#lifeviralart: le mascherine d’artista a sostegno degli ospedali italiani per emergenza coronavirus.

#lifeviralart: le mascherine d’artista a sostegno degli ospedali italiani per emergenza coronavirus.

Continua la partecipazione a lifeviralart, la mostra on line in cui le mascherine, diventate il simbolo mondiale della pandemia, sono trasformate in opere d’arte. L’obiettivo principale del progetto, ideato da TeamLife, è quello di raccogliere fondi a favore degli ospedali italiani per l’emergenza coronavirus.

#lifeviralart, una delle prime mostre interattive online nate durante la quarantena, a distanza di un mese dal suo lancio continua a coinvolgere artisti, creativi e persone comuni nella condivisione sul web delle originali mascherine artistiche utilizzando l’hashtag #lifeviralart. Termine ultimo per l’invio delle mascherine all’email life.viralart@gmail.com e per poterle votare sulla pagina IG lifeviralart coincide con la fine del lockdown decisa per il 3 maggio.

Street artists, fotografi, scultori e cittadini da ogni parte d’Italia e del mondo hanno partecipato all’azione di arte virale realizzando opere originali come nel caso degli street artist Alessia Babrow nota performer recentemente salita agli onori delle cronache con la sua rielaborazione dell’Ascensione di Heinrich Hoffman divenuto l’immagine del francobollo celebrativo della Pasqua 2020 scelto dal Vaticano, Demetrio Di Grado palermitano con la passione per il collage, About Ponny tra i più noti stencil artist italiani, Gojo con i suoi studi storici sui soggetti Fabio Petani con la sua attenzione all’ambiente, Manuela Merlo Uman e Giusy Guerriero, Acnaz con Mathias pds il Poeta della Sera, e degli artisti Marta Cavicchioni illustratrice, Teresa Podda da Orgosolo, Paolo Bielli, Susanne Kessler da Berlino, gli Elastic Group noto gruppo performativo di artisti, i fotografi Paolo Ferruzzi con la polaroid e Ernesto Notarantonio famoso per i suoi collage fotografici. C’è anche chi ha voluto dare il proprio contributo concedendo di pubblicare un’opera realizzata in precedenza ma che risultava in linea con il tema dell’iniziativa come Maupal street artist di fama mondiale famoso per il suo Super Pope, Giuseppe Veneziano uno dei massimi esponenti della “New Pop italiana” con il Bambino Salvatore, Flycat famoso writer milanese tra i primi interpreti in Italia della filosofia del writing, Gurbuz Dogan Eksioglu pluripremiato illustratore turco Alaniz, famoso street artist argentino, Smoe street artist calabrese.

Lo scopo dell’iniziativa è duplice: utilizzare l’arte come momento di svago e rispondere in maniera concreta alla crisi che stiamo attraversando sostenendo varie azioni di raccolta fondi a sostegno delle strutture ospedaliere in tutta Italia. Nello specifico si avrà la possibilità di fare una donazione per il nuovo centro di terapia intensiva COLUMBUS COVID 2 della Fondazione Agostino Gemelli, sorto solo un mese fa, e che ha già curato circa 1300 pazienti covid-19, ne ha dimessi quasi 850 ed effettuato circa 18.000 tamponi.

La partecipazione alla mostra virtuale online è completamente gratuita. E’ gradita una donazione a offerta libera direttamente sulle piattaforme degli ospedali che la campagna sostiene.

L’azione è stata creata dal TeamLife, composto da Simona Capodimonti, curatrice e storica dell’arte, Alessia Babrow artista e performer, Michela Bernardini event manager e ufficio stampa e Carlotta Degl’Innocenti, curatrice e ufficio stampa, un team di professioniste che crede profondamente nella forza del cambiamento attraverso l’arte.

Intenzione di TeamLife, come atto finale del progetto, è realizzare una pubblicazione, che racchiuda tutte le mascherine apparse online in una sorta di diario della quarantena, che testimoni questo periodo, e non appena possibile, una mostra reale in uno spazio fisico con le mascherine più votate e amate dal popolo del web abbinate a opere originali, create dagli stessi artisti e ispirate al tema della mascherina, con l’eventualità di metterle in vendita e contribuire con parte del ricavato a sostenere ulteriormente la causa.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares