L’enigma di Ponte Milvio: un luogo di culto cristiano?

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO
SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO

Roma restituisce un altro squarcio prezioso del suo passato archeologico, una stratigrafia che dal I arriva al IV secolo dopo Cristo, nella suggestiva cornice del fiume Tevere, lungo via Capoprati in prossimità di Ponte Milvio.

Le strutture antiche sono cominciate a venire alla luce nell’autunno scorso durante gli scavi di archeologia preventiva della Soprintendenza Speciale di Roma per i lavori di Areti sui sottoservizi della rete elettrica Acea.
Diretto da Marina Piranomonte, lo scavo, interrotto per ragioni climatiche durante l’inverno e ripreso un mese fa anche grazie a un finanziamento della Soprintendenza, ha rivelato costruzioni del I – II secolo d.C., probabilmente a uso commerciale vista la presenza del fiume. Sopra queste, tra III e IV secolo, è stato edificato un complesso che si
caratterizza per le ricche decorazioni marmoree e per la presenza di sepolture. I quattro ambienti che formano questo complesso e la vicina area sepolcrale si sono rivelati di difficile interpretazione, un vero enigma archeologico sulle rive del Tevere a pochi passi da Ponte Milvio e dal tracciato delle antiche via Cassia e Flaminia, che
proprio li si biforcavano. Tra le ipotesi al vaglio della Soprintendenza Speciale di Roma è che si possa trattare di
una villa ricca villa suburbana oppure di un luogo di culto cristiano, con annessi mausolei. Solo le prossime analisi sui materiali di scavo e le ricerche sulle fonti d’archivio potranno confermarci questa ipotesi. Ancora una volta Roma si dimostra un territorio archeologico tra i più ricchi, pronto a rivelarci un passato sorprendente, con scoperte di eccezionale valore storico e archeologico, in questo caso rese possibili grazie alla collaborazione tra Areti – Acea e la Soprintendenza Speciale di Roma. Soprintendenza Speciale di Roma
Francesco Prosperetti, Soprintendente Marina Piranomonte, direttore scientifico dello scavo
Romano D’Agostini e Giorgio Cargnel, fotografie Scavo in collaborazione con Cooperativa Archeologia
Coordinatore sul campo Giovanni Ricci
Archeologi:
Claudio Ciammella
Davide Meucci
Camilla Panziera
Rilievi:
Alice Scortecci
Archeologi:
Alessandra Castellaro
Alice Ceazzi

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