“L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion” EXPO 2015‏

Una grande mostra per celebrare a Roma il connubio perfetto tra la nutrizione, tema dominante dell’EXPO 2015 di Milano, e la creatività Made in Italy. “L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion”, promossa da Unindustria -Unione degli Industriali delle Imprese di Roma e del Lazio, dall’ Assessorato Cultura e Turismo Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,  dalla Regione Lazio, dai Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali, e con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e di EXPO Milano 2015, che inaugura il 18 Maggio 2015 presso il Museo dei Mercati di Traiano di Roma, un sito archeologico di rara bellezza, prestigioso per storia e per eleganza architettonica, scelto per raccontare la contaminazione tra le culture della moda e della nutrizione, due aspetti del patrimonio nazionale tra i più apprezzati e conosciuti al mondo.Z

Acqua, Aria, Terra, Fuoco. I quattro elementi naturali saranno il filo conduttore della mostra ospitata che è inserita nell’ambito degli eventi in programma a Roma e Milano in occasione dell’esposizione universale da Maggio a Ottobre.

La mostra, a cura di Stefano Dominella e di Bonizza Giordani Aragno, si articolerà nelle varie accezioni proprie della moda, dal tessuto, al ricamo, all’abito, all’accessorio, e avrà come filo conduttore il cibo con un richiamo alla natura. La moda veste il corpo, lo abbellisce, lo esalta, lo protegge. E’ il suo fuori. E’ la cosa esibita. Il cibo lo attraversa, lo nutre, lo penetra. E’ il suo dentro. E’ la cosa assorbita. Così, all’apparenza, le loro finalità sembrano incompatibili.

All’interno delle sale museali saranno allestite differenti aree, contenitori dei progetti ispirati alla contaminazione tra moda e nutrizione, moda ed eco sostenibilità, moda ed energia. Il cibo e le materie prime della natura rappresenteranno il fil-rouge della mostra che vedrà protagonista la moda di ieri, di oggi e di domani. Abiti, accessori, immagini fotografiche e video, ologrammi, video mapping e visual-art costruiranno un percorso creativo contemporaneo dove il Made in Italy, l’alto artigianato e quindi la tradizione del “bello e ben fatto” saranno espressione evidente di come e quanto la moda ha saputo trarre ispirazione dalla nutrizione. Il percorso espositivo, inoltre, sarà arricchito dalle fotografie dell’artista coreana Yeonju Sung, un viaggio onirico che racconta attraverso 8 immagini come il cibo possa dialogare con l’abito e assumerne le forme.

In mostra Abiti-opera ma anche accessori realizzati con materiali inconsueti, dalle forme e disegni scaturiti da una ricerca innovativa, originale e soprattutto ironica. Perché è proprio l’ironia a caratterizzare la creatività dei designer quando interpretano il cibo. Gli abiti realizzati dai più grandi stilisti, dal 1950 ad oggi, insieme alle creazioni di giovani designer emergenti e di giovani talenti comporranno il percorso espositivo con l’obiettivo di esaltarne i contenuti e chiarire l’ispirazione dalla quale è nato l’intero concept della mostra.  La moda, con i suoi protagonisti, traccerà un percorso insolito e affascinante in perfetta sintonia con il tema dominante dell’Expo 2015, dove la contaminazione del “gusto” sarà protagonista.Z1

Se si fa il “gioco” di sostituire alla parola moda ,la parola cibo si comincia a capire come e perchè questi due pilastri della creatività e della cultura italiana fatalmente s’incontrino di continuo e segnatamente irrobustiscano il loro legame.

Tra le 160 creazioni in mostra, tra accessori e abiti, come non citare Armani che, in una sua collezione Privè, si ispira al bambù, pianta delicata e robusta al tempo stesso, sempre più in voga nell’industria ecosostenibile. Metafora di un’eleganza che eleva a poesia tessuto e disegno. Etro fa suo lo slogan “We are what we eat” (Noi siamo ciò che mangiamo), così le meravigliose stampe della Maison si colorano di pasta e crostacei crudi, in composizioni grafiche create con immagini digitali in cui i pranzi reali, italianissimi nella loro rappresentazione, si trasformano in un caleidoscopio di cibo. Agatha Ruiz de la Prada, da sempre ci stupisce con decorazioni che richiamano il cibo, tutte decisamente ironiche e spiritose, per ridere un po’ con la moda che andiamo ad indossare ogni giorno. Gattinoni ha dedicato un’intera collezione di alta moda al cibo, in mostra il “bread dress” con bustier scolpito con vere spighe di grano e pantaloni in juta ricamati con biscotti e salatini glassati e cristallizzati. Il giovane designer Tiziano Guardini sceglie vere radici di liquirizia per realizzare il suo abito “Natural Couture” eco-sostenibile.

 

 

 

Salvatore Ferragamo, pioniere nell’utilizzo di materiali poveri come sughero, rafia e canapa, ha scelto di esibire alcune delle sue calzature più famose tratte dal prezioso archivio storico della fondazione a lui dedicata. Antonio Marras, che affonda le radici della creatività nella sua terra di origine, la Sardegna, mette in mostra abiti con ricami-richiami alla natura. Immancabile Moschino, che da sempre ha trattato il cibo con ironia e come strumento di denuncia sociale. In mostra anche Ken Scott, colui che tra i primi ha scelto di inneggiare al food attraverso le vivaci stampe dei suoi abiti: asparagi, piselli, carciofi, mele, diventano “meraviglioso orto” da indossare. Va in scena ai Mercati di Traiano il “florilegio” di Laura Biagiotti attraverso abiti che citano una “natura di tessuto”.

 

 

“Mi sono interrogato spesso in questi ultimi anni circa il parossismo che sta focalizzando la nostra attenzione – dichiara il curatore Stefano Dominella – Da una parte l’edonismo, la cura del corpo, l’essere magri ed in forma ad ogni costo, dall’altra il “tam tam” mediatico e pubblicitario sul cibo, sul gusto e sulla golosità in genere che scaturisce un’ansia alimentare. E la moda? Raccoglie e assorbe tutte queste sollecitazioni e le interpreta con ironica creatività. Da sempre. E’ in questo clima da “Dolce Vita” dell’alimentazione che ho maturato l’idea di una mostra che coniugasse moda e cibo. Per sorridere di questa “Strana coppia”, ma anche per approfondire e sensibilizzare le mille sfumature legate ad essa, non per ultimo il rispetto per la natura e per l’ambiente.”

 

 

 

“L’eleganza del cibo”

 

La moda si serve dell’immagine per raccontare. Sfumature tra cibo e moda esaltano l’eleganza in un vortice d’ironia con il gioco dei sensi, creando nuove sinergie tra l’oggetto stesso di moda e il cibo. Una comunicazione collettiva di ogni forma creata, tangibile e visibile, elaborata da segni iconici dati da forme, colori e materie. E’ moda che si racconta visivamente attraverso il linguaggio dei cinque sensi coinvolgendo tutto ciò che è reale, e usare il corpo e la mente come centro dell’universo per sperimentare odori, sapori ed emozioni. Il cosmo è presente con: aria, acqua, terra e fuoco attraverso il giorno e la notte, visti con il segreto della leggerezza. Essi sono il contributo per rendere vivo e mutabile il tempo. E’ un momento di riflessione sul significato della moda, vista non solo come episodio mondano e edonistico, ma come prodotto della mente in piena armonia con la “forma”. Attraverso il lavorio composito di tecniche manuali, di antica tradizione sartoriale, di tessuto stampato, tinto o manipolato, si vogliono abbinare una serie d’interventi tecnologici per tradurre conoscenze acquisite in pieno spirito di mutazione. Un progetto ambizioso in cui l’idea d’eleganza e di cibo, sono presenti con una serie di segni identitari per esaltare tutto quello che sembra impossibile. Contaminazione e trasformazione tra culture in mutazioni consapevoli.

Conoscenze che vanno oltre il desueto, che s’ intersecano con realtà  diverse attraverso un’ estetica che mette in luce il “particolare”, che mescola  il bello con il brutto, l’odore con il sapore, il romantico con l’ironico, usando il tempo passato, quello presente e ipotizzando il futuro…

 

 

 

Bonizza Giordani Aragno

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA TECNICA

 

Abiti esposti n. 76 e n. 84 accessori:

Armani privè, Alberta Ferretti, Antonio Grimaldi, Agatha Ruiz de la Prada, Antonio Marras, Dal Co’, Elsa Schiaparelli (collezione privata), Emilio Pucci, Emilio Shuberth (collezione privata), Enrico Coveri, Etro, Fendi (collezione privata), Fondazione Gianfranco Ferrè, Fondazione Ken Scott, Gallia e Peter, Gattinoni, Gucci (collezione privata), Irene Galitzine (collezione privata), Jacques Fath (collezione privata), Kenzo (collezione privata), Krizia (collezione privata), Laura Biagiotti, Lila De Nobili (archivio teatro dell’Opera di Roma), Louis Vuitton (collezione privata), Marella Ferrera, Mariella Burani (collezione privata), Mario Valentino, Maurizio Galante, Max Mara, Melissa by Karl Lagerfeld, Moschino (collezione privata), Patrizia Fabri, Pour Toi, Raffaella Curiel, Romeo Gigli, Salvatore Ferragamo, Sarli (archivio Museo Boncompagni Ludovisi), Sylvano Bussotti (collezione privata), Tita Rossi (collezione privata), Valentino (collezione privata), Walter Albini, Zecca (collezione privata).

Giovani designer:Alessandro Consiglio, A-Lab Milano, Benedetta Bruzziches, Carta e Costura, Chez Dédé, Daniele Amato, Fabrizio Talia, Gianluca Zippo, Gianni De Benedittis, Giulia Boccafogli, Italo Marseglia, Kukso Koo, Nicolas Martin Garcia, Odile Orsi, Silvia Massaccesi, Silvia Pizzoli, Super Duper Hats, Tiziano Guardini, Vivetta.

Sartorie cine-teatrali, archivi storici e centri internazionali di documentazione moda:A.N.G.E.L.O Vintage, Sartoria Annamode, Sartoria Farani, Sartoria Il Costume, Modateca Deanna, Teatro dell’Opera di Roma, Museo Boncompagni Ludovisi, Archivio storico Enrico Quinto e Paolo Tinarelli.

 

Foto:

  1. 8 immagini fotografiche, stampate su canvas, dell’artista coreana Yeonju Sung per gentile concessione della gallerista Ho Jin Jung.

 

Video:

proiezione nel percorso espositivo con interviste a stilisti, designer e curatori.

 

Installazione scenografica:

“Il vigneto incantato” dell’artista Federico Paris.

 

Progetto di allestimento scenografico a cura di:

Piercarlo Crachi

 

Visual art e video mapping a cura di:

Unità C1

 

Catalogo:

Gangemi Editore

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALL’AREA MEDIA RELATIONS DI UNINDUSTRIA (TEL. 06-84499456-526 -289 CELL. 345-4898537- CELL.345-4898499- CELL.3460166785)

 

PRESS OFFICE MODA: Ph.+39 06 42884963 Fax +39 06 42820298 eleganzadelcibo@gmail.com

 

Ingresso mostra: Dal 19 Maggio 2015 al 1 Novembre 2015

Museo dei Mercati di Traiano di Roma – Via IV Novembre, 94 Roma

Orari di apertura: da lunedì a domenica ore 9.30-19.30 (ultimo ingresso ore 18:30)

Opening: lunedì 18 Maggio 2015 alle ore 19:00 presso il Museo dei Mercati di Traiano di Roma

Sito web: www.mercatiditraiano.it Info: +39 060608

 

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