Laura Bosio presenta Una scuola senza muri “Scuole aperte. Accoglienza, disponibilità e movimento. I migranti e noi.”

BOOKCITY MILANO 2019

DOMENICA 17 NOVEMBRE ORE 16:30
Opera San Francesco, via Kramer 5


Laura Bosio presenta Una scuola senza muri
“Scuole aperte.
Accoglienza, disponibilità e movimento.
I migranti e noi.”

con Maria Cristina Guarinelli e Laura Pezzino

 

Laura Bosio

Una scuola senza muri

Una delle più apprezzate scrittrici di oggi, Laura Bosio, introduce il tema dell’accoglienza a partire dalla sua esperienza come direttrice della sede milanese della Penny Wirton.

 

Se i migranti fossero un punto d’arrivo del nostro vivere sociale? Se gli allievi della nostra scuola, e delle tante altre scuole di italiano diffuse in Italia, ci stessero indicando un altro modo di stare al mondo?

 

Vengono da lontano. Si chiamano Makan, Idowu, Teresa, Bomani, Trésor, Mariela, Amadou. I loro fragili passaporti li condannerebbero a restare dove sono, nel deserto della miseria e della guerra, ma non hanno altra scelta. Come Giacobbe che combatte tutta la notte al buio in un estenuante corpo a corpo con uno sconosciuto, attraversano il mare in una lacerante e disumana ricerca di salvezza, di identità. Identità che non hanno neppure le parole per esprimere.

Laura Bosio, che insieme a tanti volontari li accoglie nelle aule della sua scuola senza muri, dove “italiano” significa ascolto, dialogo, incontro inaspettato, dà voce alle loro storie, incrocia i loro sguardi, accoglie le loro reazioni quando, costretti a rispondere “bene” alla domanda “come stai?” del manuale, “nove volte su dieci ridono, rovesciandosi all’indietro sullo schienale della sedia e allargando le braccia” per la risposta talmente inverosimile. E in questo mondo di rabbia e disprezzo, di pregiudizi e di muri, trova spazio il più autentico cuore di un sogno, quello dei migranti e del nostro: perché, dice Laura, nonostante tutto noi siamo qui, “sulle sedie multicolore, gomito a gomito, davanti a un libro aperto, a guardarci negli occhi mentre diciamo: Io sono, affermando il semplice diritto di esistere”.

In queste pagine, intrecciando le storie dei suoi allievi migranti con echi della letteratura e dell’arte, Laura Bosio dipana i fili di una trama che ci parla di umanità, accoglienza e disponibilità.

Guardo dalla finestra in attesa degli allievi che ancora non conosco e penso che forse non è sbagliato stare negli interstizi a sollevare domande di giustizia. Nell’anarchia responsabile della nostra scuola.

 

Questo libro contribuisce al sostegno della scuola Penny Wirton di Milano.

Laura Bosio, nata a Vercelli, vive e lavora a Milano. Tra i suoi libri: I dimenticati (Feltrinelli, 1993, Premio Bagutta Opera Prima), Annunciazione (Mondadori, 1997, Premio Moravia; nuova edizione Longanesi 2008), Le stagioni dell’acqua (Longanesi, 2007, finalista Premio Strega), Le notti sembravano di luna (Longanesi, 2011) e, con Bruno Nacci, Da un’altra Italia (Utet, 2014) e Per seguire la mia stella (Guanda, 2017). Ha curato volumi antologici sull’esperienza mistica, filosofica e spirituale nella letteratura delle donne, confluiti in D’amore e di ragioneDonne e spiritualità (Laterza, 2012). Dal 2015 dirige a Milano la scuola di italiano per migranti Penny Wirton, nata a Roma nel 2008 per iniziativa di Eraldo Affinati e Anna Luce Lenzi e poi diffusa in molte città d’Italia.

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