L’antibarbarie
Centocinquant’anni di Gandhi, nonviolenza e ricerca della verità
Mercoledì 2 ottobre, per Edizioni Gruppo Abele, esce in libreria L’antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, di Giuliano Pontara. A centocinquant’anni dalla nascita del Mahatma, la nuova edizione di uno dei volumi più completi sulla concezione della nonviolenza gandhiana e i suoi rapporti con il nostro secolo.
Esperimenti con la verità
La nostra società è nazista. Certo, Giuliano Pontara non si riferisce al nazismo storico, hitleriano, quanto più alle tendenze naziste insite nelle attuali società occidentali. Tendenze naziste che si esplicano nella corsa agli armamenti, nel ricorso e nella legittimazione alla tortura, nel nazionalismo xenofobo, nel dominio economico dell’industrialismo sfrenato, nel capitalismo predatore. Queste nuove barbarie sono lo spunto per attualizzare il pensiero nonviolento di Gandhi: promuovendo metodi di lotta non cruenta, il più possibile liberi dall’imitazione della violenza, la sua dottrina risulta essere un robusto antidoto alla nazificazione del mondo. Una via indicata più di cento anni fa ma ancora terribilmente attuale, difficile – già Gandhi lo sapeva allora – ma percorribile. Un’antibarbarie contro il fanatismo e i fondamentalismi attraverso la dottrina del satyagraha – la lotta nonviolenta – che prende piede da un fallibilismo filosofico: ogni concetto che ci appare giusto e vero oggi, domani potrebbe essere smentito, e se possiamo sbagliare allora non possiamo imporre con la violenza la nostra posizione. Gandhi stesso definì la sua vita come «storia dei miei esperimenti con la verità». Una dottrina etico – politica che ha poco posto, oggi?
Le tendenze naziste dell’occidente
Giuliano Pontara pubblicò la prima edizione di questo saggio nel 2006. A distanza di tredici anni, ha deciso di aggiornarlo alla luce degli sviluppi oscuri che le tendenze naziste hanno imposto alla società. Una storia già scritta? «Forse l’unico grande precedente esperimento di democrazia nella storia – quello realizzato nell’Atene dell’antica Grecia – fu una parentesi della durata di meno di un secolo e fu distrutto in parte proprio da forze e tendenze “naziste”. Lo stesso modello democratico, così come lo conosciamo oggi, dura da circa un secolo ed è dovunque sempre più corroso e minacciato dalle stesse tendenze». Proprio per questo l’autore comincia dalle barbarie di ieri, quel nazismo che ha segnato la storia, per arrivare alle tendenze naziste odierne. Dopo un’introduzione alla figura storica del Mahatma nel capitolo Gandhi: l’uomo, il politico, il pensiero, Pontara affronta il corpus della dottrina gandhiana dell’ahimsa, quella cioè di non danneggiare gli altri esseri viventi e di favorirne con ogni mezzo il loro bene. Con collegamenti pregni d’attualità – come il tema dell’eutanasia di cui anche Gandhi si è occupato – il volume propone un sistema strategico di trasformazione nonviolenta dei conflitti per raggiungere una società del benessere, non solo per la maggioranza ma per tutte e tutti. Una rivoluzione totale dell’Occidente, teorizzato da una delle figure che più di tutte è diventata icona di pace.
L’autore
Giuliano Pontara è emerito dell’Università di Stoccolma dove ha insegnato Filosofia pratica per oltre un trentennio. È stato tra i fondatori dell’Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace, che ha diretto dal 1993 al 2004. Autore di scritti di filosofia morale e politica in italiano, inglese, svedese, è stato tra i primi a introdurre in Italia la Peace Research e la conoscenza sistematica del pensiero etico-politico del Mahatma Gandhi.