A distanza di dieci anni dal fortunatissimo Dante Inferno, Federico Tiezzi riunisce di nuovo Sandro Lombardi e David Riondino intorno alla Commedia dantesca.
Lo spettacolo, che nasce da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno con grandi icone del Novecento (Lady Diana e Dodi Al Fayed, Marylin Monroe, Giulio Andreotti, Andy Warhol, Pier Paolo Pasolini…) o con momenti cruciali della sua storia (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…), costruendo una diversa possibilità di lettura e fruizione del poema fondante della nostra cultura.
Lo spettacolo innesca uno strumento attraverso il quale il mondo contemporaneo possa interpretare la prima cantica dantesca: ma offre anche un modo per farsene interpretare. La grande poesia di Dante diventa un percorso all’interno delle contraddizioni dell’uomo contemporaneo. E a sua volta la contemporaneità intride di nuove figure e di fatti presenti alla nostra memoria l’universo immaginario dell’al di là dantesco.
Alternando episodi dell’Inferno con brani di celebri firme del giornalismo italiano, si realizza un viaggio non solo attraverso la Commedia, ma anche una discesa nei gorghi dell’anomalo, tremendo secolo appena trascorso.
Accanto ai versi dell’Inferno, il Novecento occidentale trova infatti una sua disarmante coincidenza; e il testo di Dante, usato come lente d’ingrandimento della nostra epoca, rivela una straordinaria e quasi angosciante attualità.
Inferno Novecento invita dunque lo spettatore a un percorso in cui la poesia si faccia complementare alla cronaca: il Novecento – per tanti aspetti ancora il nostro tempo – diventa il luogo di una discesa agli inferi, di uno sguardo sulla nostra storia recente e sul nostro presente.
La Compagnia Lombardi- Tiezzi presenta quest’anno due spettacoli nel tradizionale
appuntamento di primavera nel Cortile del Museo del Bargello di Firenze
dal 28 maggio al 1° giugno, ore 21.15
Progetto Divina Commedia 1
L’Inferno e il grande giornalismo del Secolo Breve
uno spettacolo di Federico Tiezzi
drammaturgia a cura di Fabrizio Sinisi
con Sandro Lombardi e David Riondino
musiche eseguite in scena a cura del Conservatorio Cherubini di Firenze
in collaborazione con
Conservatorio di Musica Luigi Cherubini, Firenze
Ex Soprintendenza Speciale P.S.A.E e per il Polo Museale della città di Firenze
Museo Nazionale del Bargello – Associazione “Amici del Bargello”
Firenze Musei – Fondazione Teatro della Toscana
I TESTI
Canto III – Per me si va ne la città dolente
Virgilio Lilli, Hiroshima angoscia del mondo, La Stampa, 9 dicembre 1948
Canto V – Paolo e Francesca
Aldo Cazzullo, Lady D, angoscia nel tunnel, La Stampa, 1 settembre 1997
Canto XII – I tiranni
Matteo Durante, Esecuzione eseguita: Saddam impiccato, Panorama, 30 dicembre 2006
Canto XIII – La selva dei suicidi
Giovanni Grazzini, Marilyn è tornata donna, Corriere della Sera, 6 agosto 1962
Rossana Rossanda, Anche per me (Haydée Santamaria), Il manifesto, 29 luglio 1980
Canto XIV – Il sabbione ardente
Oriana Fallaci, Sono tornata da Saigon in fiamme, L’Europeo, 22 febbraio 1968
Canto XV – Brunetto
Fernanda Pivano, Lou Reed e Andy Warhol, Corriere della Sera, 18 dicembre 2004
Canto XXVI – Ulisse
Enzo Siciliano, L’idroscalo di Ostia, il manifesto, 5 novembre 1975
Franco Fortini, Postilla a In morte di Pasolini, Il manifesto, 7 novembre 1975
Canto XXVII – Guido da Montefeltro
Oriana Fallaci, Intervista a Giulio Andreotti, L’Europeo, marzo 1974
Canto XXXI – I Giganti
Oriana Fallaci, La rabbia e l’orgoglio, Corriere della Sera, 15 settembre 2006
Canto XXXIII – Conte Ugolino e Arcivescovo Ruggieri
Renzo Guold, La nuova regia dell’orrore, La Repubblica, 18 febbraio 2015
Canto XXXIV – E quindi uscimmo a riveder le stelle
Dino Buzzati, Cronaca di ore memorabili, Il Nuovo Corriere, 26 aprile 1945
dal 3 al 14 giugno – ore 21.15
lunedì 8 giugno riposo
IL RITORNO DI CASANOVA
di Arthur Schnitzler
traduzione, adattamento e regia di Federico Tiezzi
Giacomo Casanova Sandro Lombardi
Sottotenente Lorenzi Marco Brinzi
violoncello Ginevra Pruneti
percussioni Omar Cecchi
percussioni Niccolò Dell’Aiuto
drammaturgia Sandro Lombardi e Fabrizio Sinisi
costumi Giovanna Buzzi
disegno luci Gianni Pollini
in collaborazione con
Conservatorio di Musica Luigi Cherubini, Firenze
Ex Soprintendenza Speciale P.S.A.E e per il Polo Museale della città di Firenze
Museo Nazionale del Bargello – Associazione “Amici del Bargello”
Firenze Musei – Fondazione Teatro della Toscana
A grande richiesta, va in scena a Firenze per la seconda volta Il ritorno di Casanova, di Arthur Schntzler, nella magistrale interpretazione di Sandro Lombardi, insieme a Marco Brinzi e ai giovani musicisti, Ginevra Pruneti (violoncello), Omar Cecchi (percussioni), Niccolò Dell’Aiuto (percussioni).
Lo spettacolo sarà in tournée nella prossima stagione toccando, tra l’altro Lussemburgo (novembre), Pistoia, (TeatroManzoni,8-10 gennaio), Torino (Teatro Gobetti 9-14 febbraio), Milano (Teatro Studio, 17 -29 maggio).
L’avventuriero veneziano, ormai giunto a 53 anni, stanco di avventure erotiche e nauseato dal suo passato di diplomatico da strapazzo, ha un solo desiderio: tornare nell’amata Venezia ma, proprio quando sembra che il suo sogno stia per realizzarsi, un vecchio amico lo trascina in una sua casa di campagna nei pressi di Mantova, dove Casanova incontra la giovane Marcolina, che riaccende il suo desiderio.
Lo sguardo che la donna gli rivolge, freddo e indifferente, lo getta però nella disperazione: si sente vecchio e ormai incapace di esercitare fascino. L’amaro sapore della sconfitta lo spinge a un estremo quanto folle tentativo: sospettando che la giovane sia in realtà l’amante di un bellimbusto, un certo sottotenente Lorenzi, fa di tutto per scoprire la verità e, avuta conferma ai suoi sospetti, una notte riesce a sostituirsi a Lorenzi. Attraverso l’inganno, avrà così l’amore desiderato della bella Marcolina ma, dopo un sogno misterioso, al risveglio, la situazione precipita.
Il Ritorno di Casanova, è uno dei capolavori narrativi di Arthur Schnitzler, grande cantore della Vienna spumeggiante e feroce nel declinante Impero asburgico. In questo meraviglioso racconto del 1918 – ridotto ad opera teatrale attraverso l’artificio di far parlare Casanova in prima persona – si rivela la tragicommedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta ai propri istinti e ai propri falsi valori, nel tentativo di sfuggire alla vecchiaia e alla morte. Il cuore del testo è quindi un freudiano scontro fra Amore e Morte, segnato dall’angoscia della fine di un’epoca “felice”.
Nello spettacolo ha una posizione di rilievo la musica dal vivo che si accorda alla recitazione per disegnare con maggiore profondità le emozioni del testo.
Torna dunque da un’angolazione ancora diversa, l’indagine sul mistero dell’amore, al quale Tiezzi e Lombardi hanno già dedicato Un amore di Swann di Marcel Proust, rappresentato con successo nel 2012 e nel 2013, e Non si sa come di Luigi Pirandello, spettacolo molto apprezzato da pubblico e critica nel corso delle due ultime stagioni.
Info: Compagnia Lombardi-Tiezzi tel. 055.600218 – 609450 www.lombarditiezzi.it
Prevendita Circuito Regionale Box Office tel. 055.210804 www.boxol.it