IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO DI S. GIORGIO …la “Storia” è il punto di partenza per un futuro migliore… LA TRADIZIONE DELLA “CACCIA ALLA VOLPE” PER AIUTARE LE FAMIGLIE INDIGENTI

Novara – Domenica 19 aprile. Si svolgerà nelle campagne novaresi una delle più tradizionali manifestazioni equestri che affondano le proprie radici in Inghilterra alla fine del XVIII secolo.

 

“La caccia alla volpe”, oggi praticata in modo virtuale, rievoca quel sapore nel quale la tradizione si fonda con la passione della disciplina equestre, dove amazzoni e cavalieri mettono alla prova le proprie capacità e le qualità del proprio cavallo in un divertente percorso di campagna che richiede il superamento di ostacoli naturali ed artificiali.

Un evento assolutamente non cruento ma assolutamente in armonia con i tempi che vedono il massimo rispetto per l’ambiente circostante, per la sua flora e fauna.

La partecipazione poi di una muta di cani Foxhounds rende l’atmosfera completa.

 

Un evento di costume, la cui tradizione impone delle norme molto rigide per quanto riguarda l’abbigliamento, da osservare sia durante la caccia che dopo.

 

Per i cavalieri: cap, bombetta o cilindro, giacca da caccia nera o grigio ferro, cravatta a plastron bianca, gilet giallo o quadrettato beige, pantaloni bianchi, beige o avana, stivali neri e guanti bianchi o gialli; al master, ai field-master e ai soci della società ospitante è consentito montare con giacca rossa, rigorosamente abbinata a pantaloni bianchi e stivali con risvolto giallo o beige e guanti gialli.

 

Per le amazzoni: cap o bombetta con capelli raccolti dietro la nuca, giacca nera, blu o grigio scuro, cravatta a plastron bianca, gilet da caccia giallo o quadrettato, pantaloni beige o bianchi, stivali neri senza risvolto e guanti bianchi o gialli. Una signora non porta mai l’abito rosso: se è Master o Field-master veste in nero con il cap, ed eventualmente un nastro rosso legato al braccio.

 

Ma…anche il cavallo: la sua bardatura deve essere sobria, funzionale ed essenziale. Testiera tassativamente in cuoio e con capezzina, senza fronzoli e/o frontalino colorato. Il sottosella deve essere sagomato, preferibilmente in lana con colore naturale o comunque di colore bianco. Sono ammesse le normali protezioni, evitando comunque sempre colorazioni vistose.

 

 

 

La manifestazione, organizzata dalla Rappresentanza di Novara e V.C.O. del Sacro  Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e dalla Società Milanese della caccia a cavallo, avrà come base di partenza lo Sporting Club Monterosa Novara, importante club ippico sito nelle campagne novaresi, e vedrà la partecipazione del Master Chef  2014 Federico Ferrero, che grazie ad una serata eno-gastronomica organizzata insieme all’Interact novarese presieduto da Philip McFarlane, ove Federico Ferrero è stato gradito ospite, venerdì 17 a Novara consegnerà al Gran Tesoriere dell’Ordine Costantiniano i fondi raccolti.

 

La finalità di questa storica iniziativa è quella di creare un connubio tra sport e solidarietà. Tutti i partecipanti (amazzoni e cavalieri) dovranno contribuire all’evento con il diritto di “cap”, che sarà devoluto per il progetto “La fame del nostro vicino” promosso dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e fortemente voluto dal Gran Maestro S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro. In concreto tutto il ricavato sarà utilizzato per acquistare prodotti alimentari di prima necessità (alimenti) per le famiglie novaresi indigenti.

 

Il pubblico potrà assistere, gratuitamente, a questa giornata attraverso  l’incontaminata natura della campagna novarese e rivivendo l’atmosfera di una rievocazione storica.

 

 

 

 

 

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