“Giudice tutelare, lasciate ogni speranza, voi ch’entrate”

Da tempo il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma denuncia le gravi condizioni di disagio della IX Sezione del Giudice Tutelare del Tribunale di Roma.

Della drammatica situazione del giudice tutelare, della quale anche i media nazionali oggi si occupano, il Coa è venuto a conoscenza in seguito di varie segnalazioni di singoli ed associazioni che al Consiglio hanno rappresentato le file epocali e i disservizi che gli utenti sono costretti a sopportare dopo l’accorpamento delle cancellerie.

In particolare, è stato lamentato che la mattina già intorno alle ore 6.00 si forma una fila unica, alle ore 8.00 o 9.00 viene fatto l’appello, vengono ricevute mediamente 18/20 persone al giorno, per complessivi 100 utenti settimanali, 420 mensili. Dopo le ore 12.00 le persone, anche se in fila dall’alba, devono ritornare nei giorni successivi.

La fila è unica anche per ritirare gli atti ed i provvedimenti.

Le richieste inviate via pec sono lavorate in tempi biblici.

Tale situazione non consente di soddisfare tutte le richieste riguardanti i minori, gli anziani, i disabili, gli amministratori di sostegno, curatori e tutori.

E’ urgente riorganizzare le cancellerie e riservare un accesso privilegiato per amministratori di sostegno, curatori e tutori.

Per questo il Coa giovedì scorso, con delibera unanime ed immediatamente esecutiva, dopo varie interlocuzioni precedenti, ha dato mandato direttamente al suo Presidente,  l’avvocato Antonino Galletti, di prendere contatti urgenti con il Presidente della Sezione ed il Presidente del Tribunale per risolvere le criticità dell’ufficio.

“La situazione oramai è critica e riceviamo continue segnalazioni – commenta Galletti  –  da mesi cittadini ed avvocati affrontano una situazione di disagio che sta sempre più compromettendo il sereno e proficuo svolgimento degli incarichi di AdS e Tutori, con pregiudizio del prioritario interesse dei soggetti fragili sottoposti alle misure di protezione.

Confidiamo nel senso di responsabilità e nella sensibilità dei magistrati interessati ai quali offriamo tutta la collaborazione degli avvocati romani per risolvere le criticità.

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