Gianfranco Anzini

Gianfranco Anzini

Allievo di Umberto Eco, si laurea a Bologna in Semiotica e per il celebre scrittore scrive una tesi sulle dispute scientifiche. In parallelo per quasi quindici anni segue i corsi all’Università di Bologna di Giuliano Scabia, fino a diventare un collaboratore della cattedra di Drammaturgia. Dopo la laurea condivide diverse esperienze culturali collaborando con riviste, partecipando a letture ad alta voce, sperimentazioni letterarie e teatrali, con gli scrittori Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, Ugo Cornia, Daniele Benati, Paolo Nori, e altri ancora. Nel frattempo frequenta la Scuola di Alti Studi Internazionale in Scienze della Cultura, di Modena, dove ha come docenti, tra gli altri, Marc Auge, Clifford Geerz, Remo Bodei, Irving Lavin, Charles Rosen. Nel 1998 inizia a collaborare con Rai Cultura, rinunciando a un dottorato in Storia della Scienza appena vinto a Bari. Fa esperienze sul campo in diverse produzioni di documentari, film cortometraggi e lungometraggi, spot pubblicitari. In questi stessi anni, comincia a collaborare come autore e come regista produzioni di diverse reti Rai, per programmi in onda su Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai Italia, Rai Storia e Rai Scuola, nonché su Current TV. Nel 2016 firma come autore il programma di divulgazione scientifica Limen: italiani ai confini della ricerca, nel 2017 è co-autore dei programma Lungo il fiume e sull’acqua e Terre d’autore trasmessi su Rai Italia, Rai 5 e Rai 3. A Roma organizza eventi letterari con l’Associazione Apollo11, per la quale ha ideato le FESTE ROMANE, godimenti pubblici letterari dedicati a scrittori, tra i quali: Ugo Cornia, Stefano Benni, Ermanno Cavazzoni, Edoardo Albinati, Giuliano Scabia, Michele Mari, Paolo Nori, Patrizia Cavalli, Fabio Genovesi e altri ancora.

Appuntamenti da segnalare:

· Domenica 4 agosto ore 11.05 su Rai 3 I Sentieri Dell’Etna puntata a cura di Gianfranco Anzini all’interno del programma Di Là Dal Fiume Tra Gli Alberi.

Il più alto e più attivo vulcano d’Europa da cinquecentomila anni regna ininterrottamente sul panorama di tutta l’isola siciliana. Una forza poderosa della natura, che nella sua inespugnabile fortezza di lava, fumi e rocce vulcaniche non ammette traccia stabile di presenza umana. Tuttavia, mano a mano che ci si allontana dai crateri, cioè dal centro del regno di questo dio pagano, verso la periferia dappertutto si vede che la vita inizia a brulicare. Da millenni gli esseri viventi cingono il gigante da ogni parte, respinti e inceneriti di tanto in tanto dal fuoco delle sue colate. E molti degli esseri umani dalla loro convivenza con il poderoso vulcano traggono non soltanto pericoli e paure ma anche sostanze preziose e grandi emozioni Qualcuno ne trae spavento, qualcun altro lo contempla e lo studia affascinato, qualcun’altro ancora si fa ispirare da lui fino a sentirsi come il dio che un tempo forgiava i metalli per gli dei dell’Olimpo.

Tutti, in un modo o in un altro, lo vivono come miniera di sensazioni in grado di nutrire le fibre più profonde del proprio essere.

Ufficio Stampa Elisa Fantinel elisafantinel@yahoo.it – 3358160566 – www.elisafantinel.it

 

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