Il focus su Sergio Blanco apre la nuova stagione del Teatro di Rifredi

Il focus su Sergio Blanco apre la nuova stagione del Teatro di Rifredi

Firenze

21 – 31 ottobre

La nuova stagione del Teatro di Rifredi inizierà mercoledì 21 ottobre, alle ore 21, con un omaggio al drammaturgo franco – uruguaiano Sergio Blanco, un evento speciale che vede in scena uno dei più acclamati attori della nuova scena teatrale italiana, Carmine Maringola, scenografo e protagonista di quasi tutti gli spettacoli di Emma Dante. Ne L’IRA DI NARCISO, evento speciale in prima nazionale, l’attore leggerà uno dei testi più originali del drammaturgo franco-uruguaiano, in cui Blanco racconta di un suo viaggio a Lubiana per tenere delle conferenze sul mito di Narciso. Le affascinanti disquisizioni sul tema del narcisismo si confondono con la strabordante personalità dell’autore, coinvolto in una relazione occasionale dagli esiti inaspettati. Come di consueto nello stile di Blanco i piani del racconto si intrecciano e si sovrappongono, riservando sorprese fino all’ultimo rigo. Un thriller al tempo stesso nero e intellettuale, un’impegnativa prova d’attore nelle corde di un interprete dalla forte presenza fisica e dal piglio contemporaneo, che sarà coadiuvato in questa serata speciale da Angelo Savelli, regista e traduttore delle opere di Blanco in Italia, pubblicate da Cue Press.

Il focus su Blanco proseguirà da venerdì 23 a sabato 31 ottobre con TEBAS LAND, interpretato da Ciro Masella e Samuele Picchi, diretti da Angelo Savelli, che ha curato anche le scene e i costumi. Lo spettacolo, finalista ai premi UBU 2019 nella categoria miglior testo straniero messo in scena da artisti italiani, si ispira al mito di Edipo, alla vita di San Martino e a un fatto di cronaca giudiziaria, immaginato dallo stesso Blanco, il cui protagonista è un giovane parricida di nome Martino. Con una procedura drammaturgica che ricorda “A sangue freddo” di Truman Capote, “Tebas Land” parte da una serie di colloqui che si svolgono nel recinto di un campetto di basket di una prigione tra Martino e il drammaturgo che vorrebbe portare in scena la sua storia, per allontanarsi piano piano dalla ricostruzione documentaristica del crimine e soffermarsi, alla fine, sulla relazione che si instaura tra lo scrittore e il detenuto e sulla possibilità e i rischi di trasporre la realtà in una creazione artistica. Il testo fonde l’emozione, la poesia e la passionalità del racconto di una tragedia familiare con la lucidità e l’astrazione di una riflessione sul linguaggio e sulla comunicazione teatrale, dove lo spettacolo viene montato e smontato in diretta sotto gli occhi del pubblico in un affascinante gioco di scatole cinesi.

Il Centro di Produzione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi porta avanti da molti anni un progetto di promozione della nuova drammaturgia contemporanea mettendo in scena testi di autori largamente affermati all’estero ma poco conosciuti in Italia. Grazie a questo impegnativo lavoro di ricerca e scoperta sono arrivati sui palcoscenici italiani autori come il franco-uruguaiano Sergio Blanco (“Tebas Land”), il catalano Josep Maria Miró (“Il Principio di Archimede”), il francese Rémi De Vos (“Alpenstock”, “Occidente”, “Per tutta la mia vita ho fatto solo cose che non sapevo fare”, “Tre Rotture”), delle cui opere Angelo Savelli ha curato traduzione e regia. Ricordiamo inoltre “Walking Thérapie” di Nicolas Buysse, Fabrice Murgia e Fabio Zenoni tradotto da Savelli e diretto dai tre estrosi teatranti belgi.

Per questa attività il Teatro di Rifredi e Angelo Savelli hanno vinto il Premio Ubu Speciale 2019, per l’intenso lavoro di traduzione, allestimento e promozione della nuova drammaturgia internazionale”.

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