FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA 2020
Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria
19^ edizione
Dal 7 al 25 luglio 2020 a Casa Cervi – Gattatico (Reggio Emilia)
Seconda settimana di appuntamenti per la 19^edizione del
Festival Teatrale di Resistenza negli spazi esterni di Casa Cervi
Sabato 18 luglio alle ore 21.30 “La Mite” di Teatro Presente, regia di César Brie
Seguirà l’incontro con la Compagnia curato da Giuseppe Romanetti,
Direttore del Teatro Comunale di Casalmaggiore
A inizio di serata audiomessaggio per il Festival del regista Alessandro Serra
GATTATICO (Reggio Emilia) – Seconda settimana di appuntamenti, sempre molto seguiti dal pubblico, negli spazi esterni di Casa Cervi per la 19^ edizione del Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo, ideata e promossa da Istituto Alcide Cervi insieme a Cooperativa Boorea. Momento centrale delle iniziative dell’Istituto Cervi legate al teatro, il Festival Teatrale di Resistenza di Casa Cervi seppur mutato quest’anno sotto il profilo organizzativo per l’osservanza delle norme di contenimento del Covid-19, non lo è invece nella sua natura di Festival militante, di luogo privilegiato di osservazione del teatro di impegno civile e della Storia nelle sue trasformazioni, luogo in cui accendere nuove riflessioni intorno alle questioni che riguardano l’essere umano e la società contemporanea.
Liberamente tratto dal racconto di Fëdor Dostoevskij, è “La Mite” del Teatro Presente, adattamento e regia del regista argentino César Brie, con Daniele Cavone Felicioni e Clelia Cicero, in scena mercoledì 15 luglio alle ore 21.30. Al termine seguirà l’incontro con la Compagnia a cura di Giuseppe Romanetti, Direttore del Teatro Comunale di Casalmaggiore.
La Mite è un racconto che Dostoevskij ha scritto prima de I fratelli Karamazov, ispirandosi a un fatto di cronaca che lo aveva molto colpito: il suicidio di una ragazza definito dai titoli dei giornali un suicidio mite. L’originale ci presenta un uomo che vuole comprendere perché sua moglie si è uccisa e fa un lungo soliloquio nel quale ricerca le ragioni di questo atto disperato.
Nello spettacolo Teatro Presente sceglie invece di far parlare entrambi. Il testo è del 1876 e lei, la Mite, disegna un’inquietudine che ha già la complessità della questione di genere.
«A raccontarci la storia è lui, l’usuraio – scrive il regista César Brie – l’uomo freddo e severo del banco dei pegni, che poco prima aveva sposato una ragazza buona e mite, e ora cerca una ragione che spieghi il suo suicidio. I due sono in scena senza separarsi mai, in un dialogo di azioni e parole. Lui cerca di capire l’accaduto, torna indietro, ricorda, si confonde, capisce, sale dolorosamente verso la coscienza di ciò che ha scatenato, provocato. Lei lo aiuta a ricostruire, descrive i fatti, aggiunge, conferma, tace. Poiché è morta, non può argomentare, ragionare o giustificare. Lei è la sua memoria, la sua vittima, la sua colpa, il suo amore ferito, il suo silenzio».
Teatro Presente è una compagnia indipendente composta da sette giovani attori scelti da César Brie all’interno del Cantiere delle Arti promosso da ERT – Emilia Romagna Teatro. Il gruppo inizia un percorso formativo che si conclude con Karamazov, spettacolo in tournée dal 2012 al 2015 in Italia e Argentina. A partire da questa esperienza, fondano nel 2013 Teatro Presente e realizzano, sempre con il regista argentino, Il Vecchio Principe, InDolore, La Mite e Orfeo ed Euridice. The hard way to understand each other, regia di Adalgisa Vavassori, è la loro ultima produzione, vincitrice del Premio Scintille 2016, Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2016 e il Bando Visionari 2017.
Anche questa sera lo spettacolo sarà preceduto dal messaggio appositamente registrato da una personalità del mondo dello spettacolo: la voce dell’attore Alessandro Serra, con una sua testimonianza per sottolineare l’importanza del teatro nell’esplorazione di nuovi modi di condividere e dialogare, di creare appartenenza e trasmettere memoria.
La Giuria, presieduta da Maurizio Bercini (regista) e composta da Roberta Biagiarelli (autrice, attrice, regista), Stefano Campani (direttore di Boorea), Gigi Dall’Aglio (attore e regista), Damiano Pignedoli (critico teatrale) – decreterà lo spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro Memoria (2.000 Euro) e il secondo premio (1.000 Euro). La Premiazione avverrà il 25 luglio alle ore 22 nell’ambito della Festa della Pastasciutta Antifascista di Casa Cervi (che avrà inizio dalle ore 19.30).
Per il quarto anno il Blog “Sotto la grande quercia. Appunti dal Festival, riflessioni, interviste, approfondimenti” a cura di Raffaella Ilari, prosegue nel percorso di approfondimento dei vari appuntamenti.
Il Gruppo di Lavoro del Festival di Resistenza è composto da Paola Varesi, Stefano Campani, Maurizio Bercini, Lorenzo Belardinelli, Mariangela Dosi, Raffaella Ilari, Giuseppe Romanetti, Tullio Masoni, Adriano Engelbrecht, Maria Giuseppina Bo, Nunzia Carlini.
Il Festival è ideato e promosso da Istituto Alcide Cervi insieme a Cooperativa Boorea, con il sostegno di Proges e Conad, con il patrocinio di Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia, Restate 2019, Unione Terra di Mezzo-Comune di Castelnovo di Sotto (Re), Provincia di Reggio Emilia, Comune di Parma, Provincia di Parma, Comuni di Gattatico, Campegine, Poviglio (Re), Comune di Casalmaggiore (Cr), in collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, ErmoColle.
INFORMAZIONI
L’ingresso alle serate è a capienza limitata, in ottemperanza alle misure antiCovid-19; è necessario munirsi di mascherina. Ingresso a offerta libera con prenotazione telefonica obbligatoria ai numeri 0522-678356; 333.3276881 e/o via mail al seguente indirizzo info@istitutocervi.it. Durante le serate di spettacolo, Casa Cervi rimane aperta ai visitatori.
Casa Cervi, via Fratelli Cervi, 9 Gattatico (Reggio Emilia)
Tel. 0522. 678356 – info@istitutocervi.it
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