Ettore Pollicardo: l’ATI con Parson e Istituto Italiano della saldatura è la risposta

Bureau Veritas in una grande alleanza per gestire il nuovo progetto del ponte

Ponte Morandi, non si può sbagliare ed è indispensabile oggi definire una struttura organizzativa che garantisca tempi certi, qualità e affidabilità del progetto, qualità e affidabilità nel tempo dell’opera. È in questa ottica che Bureau Veritas si dichiara da subito disponibile e pronto a far parte di un raggruppamento che comprenda gruppi internazionali, che già hanno manifestato l’ interesse e che sono tecnicamente incontestabili, come l’americana Parson, nonché l’eccellenza tutta genovese come l’Istituto Italiano della saldatura con un obiettivo preciso: garantire, specie nell’ambito delle funzioni di project management, gli standard più elevati ponendosi al servizio del Paese e di Genova. Un’ Associazione di imprese la cui affidabilità, così come l’assenza di legami con il passato, potrebbe essere la chiave di volta.

“Essere parte di un progetto così ambizioso è un dovere morale – afferma il genovese Ettore Pollicardo, CEO di Bureau Veritas Italia – credo, come tutti, che il fattore tempo rappresenti una variabile non indipendente per il futuro della nostra città, dell’economia della nostra Regione e del sistema logistico italiano. Bureau Veritas come gli altri soggetti coinvolti ha al suo interno le professionalità e le esperienze internazionali indispensabili per intervenire da subito sulla realizzazione della nuova infrastruttura, così come in un’operazione di mappatura delle grandi opere infrastrutturali italiane. Ciò nel quadro di un codice e anche di uno status del nostro Istituto che lega il suo valore alla affidabilità”.

DATI GRUPPO BUREAU VERITAS ITALIA

Sul mercato italiano dal 1839

Il numero di dipendenti totali a tutto 2017 del gruppo Bureau Veritas Italia è di 750 unità.

Fatturato 2014: 74 milioni di euro.

Fatturato 2015: 88,8 milioni di euro.

Fatturato 2016: 94 milioni di euro.

Fatturato 2017: 102 milioni di euro

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