Esce oggi nelle sale cinematografiche il film di Valeria Bruni Tedeschi Les Amandier con il titolo italiano Forever Young.

Esce oggi nelle sale cinematografiche il film di Valeria Bruni Tedeschi Les Amandier con il titolo italiano Forever Young.

Il Film, in concorso al Festival di Cannes 2022 per la Palma D’Oro, è stato proiettato in anteprima in Italia, sabato 26 novembre al Parma Film Festival alla presenza della regista, registrando il tutto esaurito.

Valeria Bruni Tedeschi crea forse il suo film più bello. La regista, che ama definirsi un’attrice che fa la regista, ci parla in modo indiretto della sua esperienza giovanile nella scuola di teatro Les Amandiers di Nanterre, creata da Patrice Chéreau e Pierre Romans. Il film nasce dai suoi ricordi di giovane allieva e dei suoi compagni di scuola, che protetti dall’anonimato, sapendo che si sarebbe realizzato un film di finzione, sono stati molto generosi nelle loro testimonianze. La vicenda ritrae un gruppo di giovani che partecipa alle audizioni per la selezione di ingresso nella scuola di recitazione e la loro esperienza nell’acquisizione dell’arte. Essi portano nel mondo del teatro non solo le loro forti aspirazioni a divenire attori ma anche le loro vite in divenire e i rispettivi backgraud sociali, il loro tempo, gli anni 80, droga, Aids e insicurezze personali. Dunque sceglie la gioventù Valeria Bruni Tedeschi, rappresenta il suo mondo di aspirante attrice di teatro con la freschezza del volto dell’attrice Nadia Tereszkiewicz che la rappresenta. Ma nel film non ci sono solo i sorrisi e le risate spensierate, c’è anche la fatica della lotta quotidiana ad una performance, la messa in scena dell’opera di Cechov Platonov, il dubbio di non farcela e dell’insuccesso, i richiami acerbi dell’insegnante (forse specchiano il ruolo di Bruni Tedeschi in virtù di regista?) impersonato da un tenebroso Louis Garrel, gli amori, le corse in auto tra amici spensierati che, nel gioco della loro età, dimenticano le angosce esistenziali e sorridono.

Nonostante le traversie dell’esistenza, quei visi, spesso inquadrati con primi piani prorompenti, trasmettono la gioia, la sofferenza, l’inquietudine e la freschezza della vita.

Emma Borella

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