ERRICO MALATESTA: IDEE E AZIONI Appunti per una storia Internazionale

Inaugurazione 19 marzo 2019 ore 17.30

 

ERRICO MALATESTA: IDEE E AZIONI

Appunti per una storia Internazionale

La parabola di vita dell’Anarchico Malatesta attraverso un’ampia documentazione

Casa della Memoria e della Storia di Roma

19 marzo – 12 aprile 2019

Personalità emblematica e di riferimento nella cultura anarchica internazionale, Errico Malatesta – nato il 4 dicembre 1853 a Santa Maria Capua Vetere e morto a Roma il 22 luglio 1932, in pieno regime fascista – si è distinto per il suo pensiero autonomo e contro corrente, caratterizzatosi per le sue posizioni anti militariste.

 

La mostra Errico Malatesta: idee e azioni. Appunti per una storia internazionale, alla Casa della Memoria e della Storia dal 19 marzo al 12 aprile 2019, ripercorre le vicende e la vita di una delle più significative figure del primo Novecento, con sezioni che ne illustrano la storia, il pensiero, le idee e le battaglie ideali.

L’iniziativa, a cura di Bianca Cimiotta Lami, Fabrizio Rostelli, Norma Santi, Tommaso Aversa, Francesco Maria Fabrocile, è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale  Dipartimento Attività Culturali, FIAP – Federazione Italiana Associazione Partigiane in collaborazione con l’Associazione I Refrattari , il Gruppo Cafiero e il Circolo Giustizia e Libertà.

Come indicato nel volume The method of freedom – Il metodo della Libertà di Davide Turcato, la figura di Errico Malatesta incarna al meglio la dicotomia del pensiero anarchico in quel binomio che lega l’”idealismo” al “pragmatismo”.  “Ciò che distingue l’universalità del pensiero anarchico è il principio di coerenza tra i fini e i mezzi: l’emancipazione umana non può essere raggiunta con mezzi autoritari”; e, allo stesso tempo, “i nostri fini non dovrebbero essere disconnessi dalla nostra azione”.

Sono queste le riflessioni e gli argomenti più significativi del pensiero di Malatesta che hanno determinato la sua storia di attivista, diffondendo a livello internazionale, dal periodo monarchico fino al periodo fascista, un ideale rivoluzionario sulla condizione sociale italiana.

Le sezioni in mostra affrontano argomenti eterogenei che illustrano la vita ed il pensiero del teorico e rivoluzionario anarchico: “La Biografia”, “Antimilitarismo e Arditi del Popolo”, “La Roma di Malatesta”, “Malatesta e il Movimento operaio e contadino”, “Umanità Nova”, “Pubblicazioni e Stampa”: opuscoli, corrispondenze, articoli, manoscritti, volantini, inediti.

I documenti presenti in questa mostra sono tratti da materiali originali, come ad esempio i primi numeri di Umanità Nova con il supplemento del n.1 e la prima uscita di Pensiero e Volontà del 1924.

La mostra è stata realizzata grazie alla vasta documentazione fornita dai molti archivi tematici e dai numerosi studiosi coinvolti per l’occasione.

Si ringraziano per la collaborazione e per il materiale d’archivio messo a disposizione:

Asfai – Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana; Usi- Archivio dell’Unione Sindacale Italiana; Zic -Zeroincondotta e  gli storici: Tommaso Aversa; Franco Bertolucci; Roberto Carocci; Valerio Gentili; Pasquale Grella; Salvatore Rondello; Giorgio Sacchetti; Franco Schirone; Davide Turcato e la Biblioteca Franco Serantini di Pisa (bfs); C.Levy, N. Pernicone, R. Giulianelli, M. Antonioli (Zeroincondotta) per l’opera omnia curata da Davide Turcato.

NOTE BIOGRAFICHE

Errico Malatesta nacque il 4 dicembre 1853 a Santa Maria Capua Vetere. L’Italia meridionale era allora ancora governata dai Borboni, alla cui caduta assisterà ancora bambino. Da giovane studente a Napoli aderì al repubblicanesimo, il partito rivoluzionario del Risorgimento italiano. Tuttavia, sotto l’influenza della Comune di Parigi nel 1871, si orientò verso il socialismo, nuovo vangelo della redenzione sociale, che emerse in Italia sotto il segno dell’anarchia. L’anno successivo, Malatesta ebbe il suo primo incontro con Bakunin al congresso di St. Imier, dove la fondazione dell’Internazionale federalista segnò la nascita del movimento anarchico. Per i successivi sessant’anni il nome di Malatesta sarebbe stato legato alla storia di questo movimento. Ha vissuto la maggior parte della sua vita all’estero come esiliato e operaio nei Paesi di forte migrazione italiana e presenza anarchica: Francia, Belgio, Svizzera e Egitto nel 1878-82; Argentina nel 1885-1889; Stati Uniti nel 1899-1900. E in Inghilterra, più precisamente a Londra, nel 1889-97, 1900-13 e 1914-19. Per mezzo secolo fu protagonista di tutte le lotte sociali in Italia: la rivolta di Benevento del 1877, uno degli eventi più popolari e simbolici nella storia del movimento anarchico; i tumulti del pane del 1898, che lo condussero in carcere e poi alla residenza forzata, da dove scappò nel 1899; la settimana rossa insurrezionale nel 1914, quando la Romagna e le Marche rimasero per giorni nelle mani degli anarchici, dei repubblicani e socialisti; e il biennio rosso del 1919-20, quando l’occupazione delle fabbriche sembrò portare l’Italia sul limite della rivoluzione. Malatesta morì a Roma il 22 luglio 1932, sotto il regime fascista, in una condizione di arresto domiciliare non dichiarato.

Presenteranno la mostra, il 19 marzo 2019 alle 17.30: Bianca Cimiotta Lami – Fiap Federazione Italiana Associazione Partigiane e Salvatore Rondello – GL Circolo Giustizia e Libertà

Interverranno: Tommaso Aversa, Roberto Carocci, Francesco Maria Fabrocile, Fabrizio Rostelli, Giorgio Sacchetti, Norma Santi

In occasione della chiusura della mostra si terrà un incontro conclusivo, il 10 aprile alle 18.00, sul tema “Gli arditi e l’antimilitarismo di Errico Malatesta”.

 

CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA

Via San Francesco di Sales, 5 – 00165

INGRESSO LIBERO

Lun-ven ore 9.30/20

060608 – 06.6876543

www.comune.roma.it

 

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