MENTRE LE LUCI ERANO SPENTE di Jack Sharkey regia Emilia Miscio – Compagnia Teatrale Sogni di scena
Testo inedito in Italia scritto dall’americano Jack Sharkey tradotto e diretto da Emilia Miscio “Mentre le luci erano spente” è una murder farce scritta nel 1988 definibile anche comedy mistery di ambientazione anglosassone. Un omicidio in una villa isolata, personaggi bizzarri e imprevedibili, un ispettore non proprio brillante, indizi più o meno nascosti e fuorvianti, colpi di scena, oggetti che scompaiono, si spostano e si “trasformano”, drink avvelenati, e molto altro. Su chi ricadranno i sospetti dell’ispettore? Sul playboy francese o sulla cameriera jamaicana dall’accento particolarmente marcato? Sul giovane tennista o sul maggiordomo freddo e apatico o magari sulla bionda in lingerie?
DAL 29 MARZO AL 9 APRILE – TEATRO DELLE MUSE
PIETRO ROMANO in MISERIA e NOBILTA’
con Edoardo Camponeschi, Valentino Fanelli, Francesca La Scala, Eleonora Manzi, Beatrice Proietti, Mirko Susanna, Marina Vitolo, Marco Todisco
Dopo il sucesso riscosso lo scorso anno torna a grande richiesta di pubblico “Miseria e nobiltà” liberamente tratto dall’omonima Opera di Scarpetta trasposto in dialetto romanesco, diretto ed interpretato da Pietro Romano.
La storia rimane forte del pregio di soggetto e stesura iniziali, lasciando che la giostra continui a volteggiare elegantemente tra i caratteri umani, classi sociali e introspezioni d’ogni sorta. Felice, il protagonista, interpretato da Pietro Romano, gioca sulle belle corde della maschera scarpettiana, sovraintendendo, nella logica di una disarmante comicità che ancora riesce a sorprendere, alla storia d’amore del nobile per la popolana, con la scaltrezza del povero che si finge ricco, tra colpi di scena e verità che scottano…