Continua e si sviluppa sempre più il Progetto “Mediterranea”, frutto del carisma vincenziano Esso vuole  cogliere la sfida della globalizzazione della carità lanciata lo scorso anno durante il Giubileo e proseguire l’impegno sul tema del cambio sistemico

Continuano in modo fervido i lavori per lo sviluppo del progetto Mediterranea. Frutto del carisma vincenziano, questo progetto consiste nella riqualificazione e la valorizzazione dei terreni incolti di proprietà della Curia Generalizia della Congregazione della Missione (circa due ettari di terra) in Via della Nocetta 191, dove si è creato un vivaio specializzato in piante del bacino del Mediterraneo, un orto, un giardino delle erbe aromatiche e una produzione di oggetti di design per esterno.

In occasione del grande Simposio per i 400 anni del carisma di San Vincenzo de’ Paoli il Santo Padre Francesco, nel messaggio inviato alla Famiglia Vincenziana, si era così rivolto: “La testimonianza di San Vincenzo ci esorta a investire nella creatività dell’amore, con la genuinità di un «cuore che vede». La carità, infatti, non si accontenta delle buone abitudini del passato, ma sa trasformare il presente. Questo è tanto più necessario oggi, nella mutevole complessità della società globalizzata, dove certe forme di elemosina e di aiuto, pur motivate da generose intenzioni, rischiano di alimentare forme di sfruttamento e di illegalità e di non portare benefici reali e duraturi. Per questo pensare la carità, organizzare la prossimità e investire sulla formazione sono insegnamenti attuali che da San Vincenzo giungono a noi. Ma il suo esempio ci stimola, al tempo stesso, a dare spazio e tempo ai poveri, ai nuovi poveri di oggi, ai troppi poveri di oggi, a fare nostri i loro pensieri e i loro disagi, perché un cristianesimo senza contatto con chi soffre diventa un cristianesimo disincarnato, incapace di toccare la carne di Cristo. Incontrare i poveri, prediligere i poveri, dar voce ai poveri, perché la loro presenza non sia zittita dalla cultura dell’effimero”.

In questo solco si colloca il progetto Mediterranea che nasce all’inizio del 2018 grazie alla sinergia tra la Congregazione della Missione, i Gruppi di Volontariato Vincenziano – Lazio, la Cooperativa Sociale “Tre Fontane” (ente gestore di alcuni centri SPRAR presenti sul territorio di Roma), l’associazione no profit “Linaria” (che ha maturato nel tempo diverse esperienze sullo spazio urbano e sull’integrazione) e Margherita Grasselli. Principale obiettivo di Mediterranea è la riqualificazione delle competenze professionali di un gruppo di dodici beneficiari SPRAR, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria, regolarmente soggiornanti a Roma, che si intende sostenere al fine dell’inserimento nel tessuto sociale e lavorativo capitolino.

Grazie a tutto ciò, oggi, presso i terreni della Curia Generalizia, vi è:

  • Un orto biologico con ortaggi e verdure destinati alla vendita a km zero
  • Un giardino delle erbe aromatiche e un vasto agrumeto con cui si producono sali e zuccheri aromatizzati in barattoli da 50 gr e marmellate biologiche per la vendita al dettaglio e online
  • Un vivaio per la coltivazione di una preziosa e rara collezione di “Sweet pea” (piante da fiori profumatissime e rampicanti) e “Cosmos”  (fiori annuali di varietà molto particolari) i cui semi provengono da alcuni vivai specializzati della Gran Bretagna; un’ampia gamma di graminacee e piante mediterranee (piante xerofile adatte a vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da clima arido o desertico) grazie alla collaborazione con “Cascina Bollate”, il vivaio che Susanna Magistretti ha realizzato nel carcere omonimo.
  • Produzione di oggetti da design per giardini e terrazzi urbani come tutori per piante e da parete, orti verticali, tavoli e sedie per giardino, vasche in ferro e legno per piante di tutti i tipi e generi.
  • Progettazione e manutenzione di giardini, terrazze e balconi grazie alla professionalità di Michela Pasquali (architetto paesaggista e presidente di Linaria)

Attraverso la nascente collaborazione con la cooperativa sociale “Accoglienza Vincenziana” si intende entrare in modo professionale nel mondo del lavoro e del commercio. L’iniziativa, oltre ad essere l’occasione per questo gruppo di rifugiati politici di una completa e autonoma integrazione sociale vuole anche essere una sperimentazione con forte impatto sociale, economico e ambientale con la possibilità di diventare un progetto pilota replicabile in altre realtà urbane di proprietà religiosa o pubblica. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il nostro sito web: http://www.mediterranearete.org/ e la pagina facebook: https://www.facebook.com/mediterranearete/?ref=br_rs.

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