«CONNECTED IN SOULS, TOGETHER AT LAST IN THE SAME BLACK HOLE» Francis Bacon: l’arte come terra di mezzo fra l’Io e il Cosmo

Lo scorso 15 ottobre, presso la Casa Dei Carraresi di Treviso, è stata inaugurata la mostra Francis Bacon. Un viaggio nei mille volti dell’uomo moderno, a cura di Edward Lucie-Smith e Giulia Zandonadi, visitabile fino all’1 maggio 2017.

Prodotta e organizzata da Kornice, Fondazione Cassamarca, Casa Dei Carraresi, in collaborazione con la Francis Bacon Collection di Bologna e il Sigmund Freud Museum di Vienna, la rassegna presenta un’ampia scelta di disegni, pastelli e collages, donati, tra il 1977 e il 1992, da Francis Bacon all’amico Cristiano Lovatelli Ravarino e conservate, ora, a Bologna, presso la Francis Bacon Collection. Accompagnate da spunti filosofici, letterari e artistici di diverse personalità di spicco e messe a confronto con quelle di altri grandi interpreti dell’arte italiana del Novecento, quali Alberto Burri, Lucio Fontana e Piero Manzoni, le opere esposte sono suddivise per temi – Papi, Crocifissioni, ritratti e autoritratti – e documentano il profondo e tortuoso scavo condotto dall’artista nella propria interiorità, alla ricerca del vero significato dell’esistenza.v

Discendente da una nobile casata irlandese, Francis Bacon (Dublino, 1909 – Madrid, 1992) lasciò la famiglia nel 1926, a causa di continui contrasti col padre, e si trasferì a Londra, dove si dedicò alla pittura e all’appassionata lettura di Nietzsche. Afflitto e perseguitato, nel corpo, da una grave forma d’asma e, nell’anima, dallo spettro dell’omosessualità, sviluppò un linguaggio espressivo tormentato, un “Espressionismo cubo-surrealista”, in cui oggetti e, soprattutto, soggetti umani vengono deformati dall’azione di violente energie interne ed esterne all’opera. Uno stile, quello di Bacon, che molto deve alla psicanalisi che, nel corso del Novecento, si era diffusa in Europa, lasciando segni indelebili un po’ in tutte le Avanguardie. È l’inconscio dell’artista che scinde e ricongiunge materia e spirito nell’inarrestabile metamorfosi della vita, restituendo coerenza e compattezza all’Io e senso di partecipazione di gli uomini allo stesso mistero. Nella pur originalissima espressività di Francis Bacon resta evidente il contributo tematico-stilistico ricevuto da diversi Maestri di un passato remoto, quali Leonardo da Vinci, Diego Velázquez, Guercino, Rembrandt, o ancora prossimo, come Vincent Van Gogh, Egon Schiele, Edvard Munch, Pablo Picasso e Eadweard Muybridge, e il dialogo quasi quotidiano con gli amici Lucian Freud e Graham Sutherland.

In perfetto accordo con il titolo, la mostra offre l’occasione di un lungo viaggio attraverso l’inconscio collettivo, raggiunto tramite un’esperienza artistica universalmente soggettiva.

Francis Bacon. Un viaggio nei mille volti dell’uomo moderno

(15 ottobre 2016 – 1 maggio 2017)

Casa Dei Carraresi

Via Palestro 33-35, Treviso

Lun – Ven 9.00 – 18.00

Sab – Dom 10.00 – 20.00

www.bacontreviso.it

 

Giada Sbriccoli

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