Cinematica Festival giunge alla sua V edizione: “In Viaggio”, dal 16 al 25 marzo ad Ancona

Il meglio della sperimentazione audiovisiva e performativa internazionale con Crialese, Fanny e Alexander e Cuocolo/Bosetti

Roma, 8 marzo 2018 – Torna ad Ancona il Cinematica Festival, manifestazione internazionale che, nella sua V edizione, si ispira al concetto di immagine in movimento, scegliendo come tema proprio il viaggio, inteso come conoscenza, trasformazione e cambiamento di sé.

La manifestazione si terrà dal 16 al 25 marzo 2018 e riunisce una serie di eventi che abbracciano dal cinema alla danza, alla musica, all’arte visiva nelle sue declinazioni più sperimentali. Un festival fortemente innovativo che si ispira al concetto di image-mouvement del filosofo francese Gilles Deleuze per indagare nelle diverse forme d’arte la “messa in movimento” dell’immagine e quindi dell’immaginazione e percezione dello spettatore.

Cinematica è il festival dell’immagine in movimento, che ormai da 5 anni porta sulle rive dell’Adriatico il meglio della sperimentazione dell’arte filmica, visiva e performativa con un poliedrico e colorato rincorrersi di novità artistiche e performative. La direzione artistica è nelle mani di Simona Lisi, attrice, danzatrice e coreografa, ricercatrice di estetica della corporeità che ha lavorato con alcuni dei nomi più importanti della scena contemporanea come Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio, Mario Martone, Cristina Comencini, Pippo Del Bono.

Quest’anno l’ospite d’onore è il regista Emanuele Crialese: l’autore di “Nuovomondo” e “Terraferma”. Solitamente noto per la sua riservatezza, ha comunque accettato di presenziare e partecipare a confronti pubblici. Sabato 17 marzo sarà protagonista di un incontro con il pubblico, con la proiezione di “Nuovomondo”, film , già vincitore del Leone d’Argento a Venezia nel 2006, che racconta proprio di un viaggio di migrazione.

Tanti anche gli appuntamenti di rilievo nazionale per il teatro e la danza, con alcune delle compagnie italiane più apprezzate nella scena sperimentale internazionale: venerdì 16 marzo “Him” uno spettacolo di Fanny e Alexander, con la compagnia di base a Ravenna che parte da uno dei viaggi fiabeschi e di formazione per eccellenza: quello di Dorothy alla ricerca del Mago di Oz; sabato 17 è invece di scena la pluripremiata compagnia Cuocolo/Bosetti con “The Walk”, uno spettacolo itinerante per le vie della città nel quale l’esperienza della serata cittadina si sdoppia attraverso il suono delle voci nelle cuffie indossate dagli spettatori.

Per tutta la durata Festival sarà possibile assistere ad eventi cinematografici, con proiezioni e ospiti, spettacoli di danza e videodanza, performance artistiche e musicali.

Il Cinematica Videodance Competition si concluderà domenica 25 marzo, con la cerimonia di premiazione del contest internazionale che ha visto partecipare centinaia di videoartisti e coreografi da tutto il mondo. Tutte le info su www.cinematicafestival.com

 

 

dalle ore 18.00 – Mole Vanvitelliana_Sala Boxe

Inaugurazione e cin cin cinematico

in mostra personale di Michel Giaccaglia e opere di Silvia De Gennaro, Massimo Cartaginese, Jevan Chowdury

a seguire

proiezione di Ogni roveto è un dio che arde

scritto, diretto e montato da Giorgiomaria Cornelio e Lucamatteo Rossi vincitori del premio Ispic del Festival del cinema di Locarno

Paese di produzione: Italia

Anno: 2016

Presentato alla 52esima edizione del Festival di Pesaro, al Congiunzioni Festival 2017 e vincitore del premio speciale Ispeci Cinema Locarno 2016 in occasione della 69esima edizione del festival di Locarno.

Con: Lucamatteo Rossi, Valentina Lauducci, Vincenzo Consalvi, Elisabetta Moriconi

Un pellegrino si sveglia nell’adolescenza del mondo e torna a camminare, proponendosi, come in racconto di Borges, di disegnare l’universo. Così incomincia il film concepito come un’agiografia inventata, creazione di una memoria nuova, ma anche testimonianza di quanto oggi è possibile esperire facendo cinema: il luogo di un incontro, di una edificazione continua.

e

Nell’insonnia di avere in sorte la luce

scritto, diretto e montato da Giorgiomaria Cornelio e Lucamatteo Rossi vincitori del premio Ispic del Festival del cinema di Locarno

Paese di produzione: Italia e Irlanda

Anno: 2017

Con: Lucamatteo Rossi, Valentina Lauducci, Vincenzo Consalvi, Bianca Battilocchi, Richard Marsh, Pádraig Langsch, Zoe Chiaraluce, Silvio Craia, Padraig O Bradaigh

Mettiamo di essere ancora al principio. Che un mago tracci una fiaba che può essere letta come una geografia di comunanze e migrazioni, un memoriale del viaggio dove l’Ogham (antico alfabeto irlandese, provenienza del cinema, gesto doppio d’incidere linee sulla pietra e sulla pellicola) s’incontra e si confonde con i disegni di Giuditta Chiaraluce e con le stanze pittoriche di Magdalo Mussio e Mariano Prosperi: atlanti, carte cucite, tarocchi che abbiamo sperso nei posti dove abbiamo vissuto per nove mesi. Mettiamo anche che il mago, svegliatosi, abbia con sé oggetti raccolti nella memoria dei gesti con essi compiuti: il sasso e la stella orditi nel disegno del tappeto. Nel segno di queste tre figure abbiamo inventato -per senso dell’andare- un film, girato quasi del tutto in Irlanda e intitolato “Nell’insonnia di avere in sorte la luce”, e poi una mostra (proposta in Italia e al Trinity College di Dublino), come continuo sconfinamento del film stesso.

Film di corrispondenze non solo come vicinanze, ma anche come avvicinamenti, incontri, carteggi, proposte

d’etimo: se il cielo è un enorme poema, il Braille, forato nella notte della pellicola, ne è il suo Alfabeto Celeste (bisognerà rifare una buona volta il “Catalogo delle Vocali”, come già aveva indicato Corrado Costa).

Corrispondenze, dicevamo, e quindi rivolgimenti nel gioco liquido delle “Idrologie” (quelle di Villa, di Craia e di Cegna) che manifestano, inventano da capo il mondo, come succede anche in un’audiocassetta di Vincè, arrivata da Vallecascia: specie di cosmogonia suonante. Qui si svela che la piramide di Killiney Hill (due volte capovolta nei resti del monastero di Glendalough) è già stata raccontata da Aby Warburg ne “Il rituale del serpente” ed è forse un altro sogno scalato da Osvaldo Licini o scolpito da Ivo Consalvi.

E così via, d’Iride in fiore, nel viaggio che non finisce, sfinisce mai: “Voyage that never ends”.

Giorgiomaria Cornelio (14 Gennaio 1997) e Lucamatteo Rossi (3 Dicembre 1996) hanno fondato nel 2016 l’impressum Navegasión. Lo stesso anno hanno presentato il loro primo film “Ogni roveto un dio che arde”, proiettato alle 52esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, al Congiunzioni Film Festival e vincitore del premio speciale ISPEC CINEMA Locarno 2016. Insieme hanno curato l’esibizione “Come tomba di un sasso, come culla di una stella”, ospitata in Italia alla galleria Philosofarte e al Trinity College di Dublino, dove entrambi studiano. Tra le altre collaborazioni si segnalano la performance ”Playtime”e la mostra collettiva “Vibrators”, entrambe curate da Franko B. Giorgio Cornelio è anche scrittore: i suoi interventi sono stati ospitati in riviste e blog come “Artnoise”, “Nazione Indiana”, “Le parole e le cose”, “Il Manifesto”, “Anterem”.

al contrabbasso musiche di Stefano Scodanibbio

eseguite da Giacomo Piermatti

Giacomo Piermatti nasce a Foligno nel 1986. Studia contrabbasso con Daniele Roccato e Stefano Scodanibbio. Fortemente attratto dalla musica contemporanea, si è misurato con il repertorio solistico più significativo del ‘900 per contrabbasso solo e lo ha presentato in numerosi festival. L’interesse per la contemporaneità lo ha portato a collaborare con i più importanti compositori di oggi quali Giancarlo Schiaffini, Vinko Globokar, Butch Morris, Gerard Pape, Sofia Guabaidulina, Hans Werner Henze, Fabio Cifariello Ciardi, Filippo Perocco. Suona nel “Ludus Gravis”, unica formazione in ambito europeo costituita da soli contrabbassi con il quale ha partecipato a numerosi festival internazionali. Nel 2013 ha suonato nel “Lucerne Festival Academy” ed è stato diretto, tra gli altri, da Pierre Boulez, Pablo Heras-Casado e David Robertson. In ambito teatrale ha collaborato con Emilia Romagna Teatro e l’Opera Nazionale di Pechino, per lo spettacolo “Faust – Una ricerca sul linguaggio dell’Opera di Pechino”, con il CRT – Teatro dell’arte di Milano, per lo spettacolo “Più Giù” di cui è anche autore delle musiche insieme a Vincenzo Core, e con la compagnia Masque Teatro, per gli spettacoli “The Decision” (2015) e “Marmo” (2016). Ha effettuato registrazioni radiofoniche per RadioTre e discografiche per Wergo ed ECM.

Ore 21.30 Auditorium – Mole Vanvitelliana

HIM – uno spettacolo di Fanny & Alexander

con Marco Cavalcoli

ingresso 5€

produzione Fanny & Alexander

con Marco Cavalcoli

drammaturgia Chiara Lagani

regia Luigi De Angelis

promozione Paola Granato e Marco Molduzzi

organizzazione Serena Terranova

logistica Fabio Sbaraglia

amministrazione Marco Cavalcoli e Debora Pazienza

si ringrazia Teatrino Clandestino

«E la voce?». Chiese la bambina.
«Oh, io sono ventriloquo», disse l’omino, «e posso fare uscire il suono della mia voce da dove voglio; per questo hai creduto che venisse fuori dalla testa.
 E adesso vi mostrerò le altre cose che ho adoperato per ingannarvi…»
 F. L. Baum, Il Meraviglioso Mago di Oz

Malgrado la durezza e la crudeltà che mi è sembrato di vedere nel suo viso,
 ho avuto l’impressione che davanti a me ci fosse un uomo di cui ci si poteva fidare, una volta che avesse dato la sua parola.
 Dal discorso di N. Chamberlain alla Camera dei Comuni, 28 settembre 1938

Forse delle immagini mi affascina proprio la possibilità
 di non controllarle mai fino in fondo.
 Non so

esattamente perché, ma mi sembra sempre che le immagini non appartengano mai a nessuno e che invece siano lì, a disposizione di tutti.
 Maurizio Cattelan, Lectio magistralis

Al termine della sua famosa storia Dorothy giunge a Oz e, in procinto di essere esaudita, scopre che il suo mago è un falso mago e un vero artista: un ventriloquo, esperto d’aria e mongolfiere, di illusioni e altre cose inesistenti. Le alterne sembianze del mago – la grande testa, la bella dama, la bestia feroce – si rivelano fittizie e mendaci. Ma erano davvero un inganno? Se si volesse dar un volto a questo mago, concedere un’apparenza istantanea al suo smascheramento, forse più che un’immagine occorrerebbe una lacuna, una traccia, un lembo del suo possibile e misterioso aspetto. Quest’istantanea, però, sarebbe lunga quanto la storia che l’ha prodotta, o che dall’immagine si è generata, lunga quanto il racconto intero che le è sigillo e che lei sigilla.
 Il Mago, protagonista indiscusso della storia, artefice dell’inganno e della realtà dell’opera, ne è forse il primo e solo committente: inginocchiato, crudele e devoto, esile figurina desunta dalle pale di un altare barocco, spettro tridimensionale rubato alla storia o alla storia dell’arte, statuetta ambigua sottratta a un più maestoso, ma invisibile, monumento civile. Su un grande schermo approntato su palco è proiettato un film su Il Mago di Oz. 
Al di sotto, al centro della scena, la figura di un piccolo dittatore-direttore d’orchestra, ossessionato dal film, del quale esegue senza tregua il doppiaggio, arrogandosi tutti i ruoli e, di più, l’intera parte audio: voci, musiche, suoni e rumori.
La comicità scaturisce proprio dall’impossibilità di poter doppiare effettivamente tutto e quindi dalla necessità di selezionare, volta a volta, le parti e i punti a cui dare voce. È come se il piccolo dittatore-direttore fosse „parlato“ dal film. Egli adatta ai propri toni una differente modalità per ognuno dei personaggi e degli eventi del film, in un’esilarante miscela performativa che da un lato esalta il susseguirsi della narrazione del film, dei colpi di scena, delle battute, mentre dall’altro vi aggiunge la vitalità che è caratteristica dei modi e dei ritmi propri del teatro.

sabato 17 marzo

ore 11.30 Libreria Feltrinelli

presentazione del libro “Il libro di Oz”

di Chiara Lagani

introduce la giornalista Silvia Veroli

Dopo Il meraviglioso Mago di Oz, Baum scrisse altri tredici romanzi ambientati nello stesso mondo, con la piccola Dorothy e i suoi vecchi amici, ai quali se ne aggiungono via via di nuovi non meno bizzarri e simpatici. Chiara Lagani ha tradotto e antologizzato i quattordici romanzi, cosí anche il pubblico italiano può percorrere in un solo volume, per la prima volta, l’intero ciclo dei libri di Oz.

Dopo Il meraviglioso Mago di Oz, Baum scrisse altri tredici romanzi ambientati nello stesso mondo, con la piccola Dorothy e i suoi vecchi amici, ai quali se ne aggiungono via via di nuovi non meno bizzarri e simpatici, come Testadizucca, lo Scarasaggio Sommamente Eccessivo, la gallina Billina, la Tigre Famelica, l’automa Tic-Toc e tanti altri. I romanzi successivi, sebbene poco o nulla conosciuti in Italia, non sono affatto inferiori al capostipite. Chiara Lagani ha tradotto e antologizzato i quattordici romanzi, ha scritto i collegamenti tra un episodio e l’altro e ha corredato il volume di brevi note che mettono in luce ulteriori riferimenti tra i vari racconti. In collaborazione con lei, Mara Cerri ha realizzato una serie di disegni a colori e in bianco e nero che accompagnano le storie di Dorothy e dei suoi soci. Cosí anche il pubblico italiano può percorrere in un solo volume, per la prima volta, l’intero ciclo dei libri di Oz. Una saga il cui assoluto valore sta nel non farsi costringere in nessuno schema interpretativo; la libertà narrativa di Baum, la sua continua invenzione fantastica, gli esilaranti giochi linguistici, l’ambivalenza emotiva, fra comicità, paura e malinconia, attivano da sempre una misteriosa complicità con i lettori di ogni età che appartiene ai piaceri dell’intelligenza e alla sostanza della vera letteratura.

Fanny & Alexander nasce a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis, Chiara Lagani. Nel 1997 si aggrega stabilmente alla compagnia Marco Cavalcoli. Il primo importante spettacolo portato in scena dalla compagnia fu Ponti in core nel 1996.

Affermatasi sulla scena teatrale italiana come gruppo di ricerca, sperimentando metodi e discipline artistiche delle più disparate, nel tempo la loro sede Ardis Hall è diventata una vera e propria bottega d’Arte, producendo e promuovendo spettacoli teatrali, concerti, produzioni video e cinematografiche, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, libri, convegni e seminari di studi, festival e rassegne. Il loro lavoro è spesso caratterizzato dalla fusione di linguaggi di diverse discipline nella singola opera.

ore 17.00 e 19.00 davanti al Teatro delle Muse / itinerante

THE DICKINSON’S WALK

compagnia Cuocolo / Bosetti

con Roberta Bosetti

biglietto 5€

Lettere e poesie interpretate da Roberta Bosetti e tratte da Emily Dickinson, la poetessa americana che

restituiva la grandezza della natura dal chiuso della sua stanza. Una sorta di poesia del domestico che ben si congiunge con la visione di un teatro intimo e perturbante come quello di Cuocolo/Bosetti. Scabra, dura, ironica la poesia della Dickinson trascrive l’esperienza di una donna che seppe abbracciare la condizione della solitudine e farne un provocatorio strumento di conoscenza. È da molti anni che Cuocolo/Bosetti stanno portando in giro per il mondo le loro riflessione sulla Dickinson. E solo più recentemente che lo spettacolo è diventato un’affascinante passeggiata radio guidata in cui si cerca di penetrare e attraversare il mondo della poetessa americana. Anche questo spettacolo come tutto il progetto Interior Site Project nasce dalla rielaborazione di materiali autobiografici.

La Prima volta che ho letto Emily Dickinson avevo diciott’anni. Sono sempre stata quella che si dice una persona innamorata della lettura. Però preferivo la prosa. Amavo le storie. Cosa fosse davvero la poesia non me lo ero mai chiesto. Lo avessi chiesto alla Dickinson avrebbe detto che poesia è saper distillare un senso stupefacente dai significati ordinari. E’ questo il genere di poesia che amo, nessuno mi potrebbe convincere del contrario. (Roberta Bosetti)

ore 18.00 Sala Boxe-Mole Vanvitelliana

Presentazione del libro “OLTRE E UN CIELO IN PIU’” ed- Sperling & Kupfer

di LUCA SCIORTINO (viaggiatore, giornalista , filosofo)

intervistato da Alessandro Pertosa (filosofo e viandante)

OLTRE E UN CIELO IN PIÙ

LUCA SCIORTINO

Quarantasette anni, un bel lavoro, tanti interessi, eppure qualcosa non va. Di fronte a una quotidianità svuotata, si fa strada il desiderio di lasciare tutto e andare, senza tappe predefinite, per il puro gusto di viaggiare. Partire è un attimo per il giornalista Luca Sciortino, con solo un bagaglio leggero e la sua macchina fotografica, in un lungo itinerario da Occidente a Oriente. Quattro mesi e oltre diecimila chilometri, seguendo un’unica regola: niente aerei, per vedere come cambiano i paesaggi, le culture e i popoli dalla Scozia al Giappone. I tetti dorati di Budapest lasciano posto a un’Ucraina ferita dalla guerra; la sconfinata pianura russa si apre sulle montagne del Tien Shan, dove i cacciatori si affidano ancora alle aquile. «This is Asia», gli dicono, e ogni posto, così radicalmente diverso, sembra ripeterlo: il tempo si ferma nei giorni dorati della Siberia, nel sogno accarezzato di una vita altra; nella steppa mongola, fra pastori nomadi, prendono corpo le sue paure ataviche; la Cina, sotto la superficie scintillante, si rivela un mondo contadino e brutale. In questo libro – corredato da bellissime foto – Luca Sciortino racconta l’essenza di Paesi sfuggenti, nei quali si è immerso con sincera curiosità per scoprirne la natura più vera, tagliata fuori da ogni guida turistica. E lungo la strada ritrova il senso profondo del viaggio: nell’incontro con realtà sconosciute, la sua stessa identità si sgretola e si ricostruisce, fino a restituirgli un altro sé e una nuova direzione.

Alessandro Pertosa

Alessandro Pertosa (1980) cammina spesso da solo. Abita a Rotella, in una gemma di paese incastonata nell’entroterra piceno alle pendici del Monte Ascensione. Dicono sia anarchico, cristiano a modo suo e fastidiosamente ozioso. Quando non si perde lungo i sentieri delle sue colline e montagne, insegna Antropologia filosofica al Redemptoris Mater di Ancona, e Filosofia poetica e drammaturgia all’Accademia «Nuovi Linguaggi» di Loreto. Scrive saltuariamente su l’Huffington Post e su alcuni giornali on-line. Collabora con musicisti e pittori. Si occupa di decrescita da cinque anni. Nel 2014 ha pubblicato un libro che si intitola Dall’economia all’eutéleia: scintille di decrescita e d’anarchia (Editori Riuniti). L’anno scorso, insieme a Maurizio Pallante ho scritto Solo una decrescita felice (selettiva e ragionata) ci può salvare (Lindau Edizioni). Ha curato il volume di Giacomo Leopardi, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani (Lindau 2017). Degli ultimi suoi libri ricordiamo:Lavorare sfianca (Damiani, 2017) e Guarire senza dottori (Lindau 2018) scritto insieme a Lucilio Santoni. Si occupa di decrescita da cinque anni. Sta scrivendo un “Breviario del viandante” che dovrebbe vedere la luce alla fine di questo anno o all’inizio del prossimo.

a seguire

“Il cavallo magico e altre fiabe”

sonorizzazione dei corti di silhouette di Lotte Reininger

a cura di DORIANA LEGGE

al violoncello Flavia Massimo

IL CAVALLO MAGICO E ALTRE FIABE

FILM DI SILHOUTTE D’ANIMAZIONE DI LOTTE REINIGER

SONORIZZAZIONE DAL VIVO DI DORIANA LEGGE

Quando parliamo delle origini del moderno film d’animazione è d’obbligo riferirci al lavoro di Lotte Reiniger (1899 – 1981), creatrice di circa quaranta film di silhouette tra il 1910 e gli anni 1970. Sono fiabe dagli aspetti onirici e visionari, storie della tradizione europea che rivivono nelle opere della regista, che segna l’avanguardia cinematografica del Novecento. Quello di Lotte Reiniger è un linguaggio visivo e formalmente autonomo, che apre nuovi orizzonti per una moderna forma di espressione tra arte, fiabe e cultura popolare.

Con l’avvento del cinema sonoro la regista inizia a esplorare le possibilità creative tra musica e immagini. Di fatto il progetto di sonorizzazione dal vivo – con le musiche originali di Doriana Legge e la partecipazione di Flavia Massimo al violoncello – vuole rifarsi a quell’artigianato fiabesco proprio della regista. Doriana Legge, musicista e compositrice è anche docente di Storia del teatro presso l’Università degli studi dell’Aquila. Per questo lavoro ha unito le sue diverse sensibilità artistiche e professionali creando una drammaturgia sonora strettamente legata al mondo fiabesco evocato dalla Reiniger. La musica non è più semplice sostegno della drammaturgia visiva ma una strada alternativa più complessa per una diversa lettura delle opere.

Il progetto si articola attorno alla sonorizzazione di quattro cortometraggi, meglio definiti come film di silhouette, che appartengono a diverse fasi del lavoro di Lotte Reiniger

1922 Cenerentola (Cinderella)– tratto dalla fiaba dei Fratelli Grimm

1954 La Formica E La Cicala (The Grasshopper And The Ant)– tratto dalla fiaba di Jean de La Fointaine

1954 Il Cavallo Magico (The Magic Horse) – è un estratto dal lungometraggio Le Avventure Del Principe Achmed

1955 Jack E Il Fagiolo Magico (Jack and the Beanstalk) – basato su una fiaba popolare inglese, con silhouette nere su sfondo a colori.

dalle ore 21.00 Auditorium Mole Vanvitelliana

proiezione di NUOVO MONDO

un film di EMANUELE CRIALESE

a seguire incontro con il regista EMANUELE CRIALESE a cura di Giuseppe Borrone

biglietto 5€

NUOVO MONDO

L’esperienza migratoria italiana, interna (da Sud a Nord) o transoceanica, si compie con Nuovomondo, la storia di un viaggio oltremare alla ricerca della terra promessa. La famiglia Mancuso decide di partire per l’America per abbandonare stenti e povertà alla ricerca di fortuna e denaro. Quel viaggio, chiuso nel profondo di una nave mai ripresa in campo lungo, è compreso fra due sequenze potenti fino a togliere il fiato: la partenza del bastimento dal porto siciliano e lo sbarco bianco in America. La nave si stacca dalla terra arcaica strappando la composizione dell’inquadratura come i cuori di chi abbandona il vecchiomondo e le origini. In mezzo, la traversata fisica e interiore di personaggi spiegati unicamente dalle immagini, fino al bagno candido, arrestato dall’affiche, da cui i protagonisti emergono al nuovomondo e di nuovoalmondo.

Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d’Argento, ha vinto 2 David di Donatello e il film è stato premiato al Festival di Venezia con il Leone d’argento.

CREDITI

Titolo: Nuovomondo / Regia: Emanuele Crialese / Sceneggiatura: Emanuele Crialese / Fotografia:Agnes Godard / Montaggio: Maryline Monthieux / Scenografia: Carlos Conti / Musiche: Antonio Castrignanò / Interpreti: Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa / Produzione: Rai Cinema, Titti Film, Memento Films, Respiro / Distribuzione: O1 Distribution / Paese:Italia, 2006 / Durata: 159 minuti

domenica 18 marzo

ore 10.00/18.00 Mole Vanvitelliana

CINEMATICA KIDS

cartoni, laboratori, talk, editoria dedicata ai bambini

laboratori gratuiti per bambini in collaborazione con Assessorato alle Politiche Sociali

a cura di Ass. Laboratorio Tecnico, APS Nuova Auser Collemarino,

Museo Omero, Coderdojo Ancona, Ars in Fabula-Scuola del libro illustrato

ore 10.00/13.00

Talk “Corporeità e nuovi media”

Il navigar m’è dolce in questa rete?

talk su pericoli e opportunità della navigazione virtuale

intervengono

Andrea Nobili, Antonio Mastrovincenzo, Giuseppe Lavenia, Emanuele Frontoni, Giancarlo Galeazzi, Carlo Infante conduce la giornalista Antonella De Minico

Durante la V edizione del festival Cinematica si propone, come di consueto, un approfondimento sul tema “Corporeità e nuovi media”, quest’anno declinato sul tema del viaggio e della navigazione virtuale, da indagare insieme alla nostra corporeità che cambia. Come può sostanzialmente l’uomo contemporaneo, le fasce più a rischio soprattutto quella dei bambini, dialogare con le nuove tecnologie e con la possibilità di viaggiare in rete senza perdere il contatto con il proprio corpo e la propria identità?”.

Ne parleranno quest’anno: il dott. Giuseppe Lavenia, psicologo, presidente del DI.TE. Associazione per la diagnosi e la cura delle dipendenze tecnologiche, ormai un punto di riferimento a livello italiano di queste tematiche. Antonio Mastrovincenzo (presidente del Consiglio regionale), il prof. Emanuele Foroni (Università Politecnica delle Marche), il prof. Giancarlo Galeazzi (filosofo presidente della SFI regionale), Andrea Nobili (Ombudsman delle Marche), Carlo Infante (changemaker, docente di performing arts) , esperti di somatica e di programmazione intelligente. Conduce la giornalista Antonella De Minico.

dalle ore 15.30 Auditorium Mole Vanvitelliana

STAR KEY

caccia al tesoro per bimbi all’interno del cortile della Mole

e presentazione del film in anteprima assoluta “LA RICERCA DEGLI ELEMENTI”

di GAMA MOVIE – GABRIO MARINELLI

STAR KEY

Un emozionante viaggio intergalattico alla ricerca di sedici frammenti perduti. Ognuno di essi è depositario di antiche e misteriose forze, che soltanto alla fine, quando i frammenti saranno stati riuniti, riveleranno lo straordinario potere di Star Key. Protagonista della serie è “Luce”, giovane e bella principessa impegnata nella lotta tra il bene e il male, mentre su tutto il popolo incombe una profezia che presto si avvererà.

La serie è stata selezionata tra i venti finalisti in gara al Seoul Promotion Plan, kermesse asiatica dei prodotti di animazione che mette in palio uno dei massimi riconoscimenti al mondo per il settore. Star Key è una serie televisiva a cartoni animati italiana realizzata dalla Gama Movie Animation, con sede a Fabriano (AN) in co-produzione con Rai Fiction.

Gabrio Marinelli, giornalista professionista di Fabriano, dopo aver accumulato un’esperienza ventennale in Rai, si è occupato di video produzioni per la televisione e il cinema. Le referenze accumulate nel corso degli anni includono documentari, filmati istituzionali e spot televisivi. È stato il secondo regista italiano, dopo Franco Zeffirelli, ad aver vinto il prestigioso “Grand Prix for the best tourist film” a Vienna nel 1997, per il miglior documentario, con “A wonderful story written with water”.

Per l’occasione della presentazione in anteprima del film di Star Key “LA RICERCA DEGLI ELEMENTI” si terrà una caccia al tesoro per bambini (6/12 anni) alla ricerca dei 16 elemnti all’interno della Mole Vanvitelliana. In collaborazione con Assessorato alle Politiche Sociali, ASP Nuova Auser Collemarino, Ass.LAboratorio Tecnico.

Info e iscrizioni cinematicafestival@gmail.com

ore 18.00/22.00 TEATRO DELLE MUSE

DANCE ME DAY

in collaborazione con MARCHE TEATRO

ore 18.00 RIDOTTO del TEATRO DELLE MUSE

presentazione del libro “Col Corpo Capisco” di e con Adriana Borriello e Ada D’Adamo

un progetto di Hexperimentha per Casa delle culture

h.19.00 SALA MELPOMENE

“Passengers- il coraggio di stare” di Tommaso Serratore

ideazione, regia e coreografia Tommaso Serratore | interpretazione e collaborazione Elisabetta Bonfà, Miriam Cinieri, Tommaso Serratore | video Salvatore Insana | luci Eleonora Diana | musiche Gabriele Ottino | creazione realizzata nell’ambito del progetto Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore 3.0 / Piemonte dal Vivo | coproduzione Festival Oriente Occidente | con il sostegno di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, LUFT, Sosta Palmizi, Corsia OF, Versiliadanza

L’orizzonte è in costante cambiamento mentre i corpi dei danzatori esplorano le suggestioni generate dai pensieri di Christopher McCandless. Il desiderio di scoperta e la consapevolezza di sé maturano la possibilità di fare una scelta e infine decidere di cambiare la propria vita. Tra la possibilità di scegliere e la decisione messa in atto c’è la pulsione umana e l’istintività con cui ognuno di noi si rapporta a sé stesso e al mondo circostante. Viaggio e libertà sono i temi su cui si è fondato il percorso creativo, frutto di diverse esperienze in contesti extraurbani eccezionali e in luoghi caratterizzati da una forte connotazione semantica come quello carcerario. Un magma di immagini, suoni, luci e corpi in movimento rivela la battaglia interiore necessaria per una rinnovata scoperta di sé.

Ore 20.00 SALA CLIO

“Ciak” di Davide Calvaresi

con Giulia Capriotti e Davide Calvaresi

regia Davide Calvaresi

consulenza drammaturgica Ugo Mancini

residenza artistica Arte transitiva Officine Caos Torino

Ha detto il regista francese Jean-Luc Godard che “la televisione crea l’oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi”. Ciak è un’ avventura nel cinema che ha per protagonista ciò che il cinema ha sedimentato in noi, nella nostra formazione e nella nostra cultura. Un linguaggio comune di immagini, suoni ed emozioni da riconoscere e in cui riconoscerci. Ma la performance teatrale Ciak, essendo proiettata in presa diretta su uno schermo, giocando sull’interazione figura-video, diviene essa stessa un film. Un film che ha una sua sceneggiatura, fatta di altri film, un caleidoscopio di grandi classici tra i quali ci si muove dandogli nuovi significati. Perché Ciak è anche un gioco, in cui il susseguirsi delle citazioni cult viene elaborato in un contesto sottilmente ironico, dove è proprio l’incontro tra la nostra memoria cinefila e lo straniamento proposto in scena dalle sperimentazioni sulla falsa prospettiva a generare un’esperienza divertente e stimolante.

Pausa, possibilità di aperitivo al Muse bar

ore 21.15 SALA MELPOMENE

“Black Lights”

di e con Andrea Baldassarri e Tommaso Monza

prima regionale

E’ un progetto ideato e curato da Tommaso Monza in collaborazione con Andrea Baldassarri

Una produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni, col sostegno di Casa del Teatro, Teatro due Mondi – Faenza, col sostegno del circuito residenze del bando CURA 2017, Residenza IDRA (BS), Stalker Teatro (TO) e Teatri di Vita (BO). Il “Controluce” assordante di Black lights è metafora del viaggio del migrante: non lo conosciamo, solo lo ipotizziamo, lo mitizziamo e tentiamo di trarne delle verità muovendoci a carponi in un mondo per noi sfocato ed indefinito. Eppure una cosa emerge chiara dall’ombra: il senso dell’umanità e della tragedia che la migrazione porta con sé. L’idea che tutto lo sforzo fatto per giungere in fondo sia vano è lì, davanti a noi, ed è ciò che più ci fa paura, che più ci viene voglia di nascondere al buio. Nel viaggio fra la luce e il buio, epopea del migrante, i due corpi vengono sorpresi, scoperti, ridisegnati in un’astrazione che non appartiene alla loro fisicità.

biglietto singolo spettacolo 6€ , serata intera 12€

lunedì 19 marzo h 21.00

CINEMA AZZURRO

proiezione di MONTEDORO

alla presenza del regista Antonello Faretta e della produttrice Adriana Bruno

biglietto 5 http://montedorofilm.it/

Genere: etnofiction Durata/Duration: 90 minuti Soggetto, sceneggiatura e regia/Antonello Faretta

Cast: Pia Marie Mann, Joe Capalbo, Caterina Pontrandolfo, Luciana Paolicelli, Domenico Brancale, Anna Di Dio, Mario Duca, Aurelio Donato Giordano, Joan Maxim and the Craco inhabitants

Una donna americana di mezza età scopre inaspettatamente le sue vere origini solo dopo la morte dei genitori. Profondamente scossa, e in preda ad una vera e propria crisi di identità, decide di mettersi in viaggio sperando di poter riabbracciare la madre naturale mai conosciuta. Si reca così in un piccolo e remoto paese dell’Italia del Sud, Montedoro. Al suo arrivo viene sorpresa da uno scenario apocalittico: il paese, adagiato su una maestosa collina, è completamente abbandonato e sembra non ci sia rimasto più nessuno. Grazie all’incontro casuale di alcune persone misteriose, quelle che non hanno mai voluto abbandonare il paese, la protagonista compirà un affascinante e magico viaggio nel tempo e nella memoria ricongiungendosi con gli spettri di un passato sconosciuto ma che le appartiene, è parte della sua saga familiare e di quella di un’antica e misteriosa comunità ormai estinta che rivivrà per un’ultima volta.

«Un film in bilico tra passato e presente, tra sogno e veglia che travalica qualsiasi codice e qualsiasi regola indicandoci la strada per il cinema del futuro.» Bruno Di Marino

Da martedì 20 a gioverdì 22

ore 10/12.00 c/o LEGATORIA LIBRARE

laboratorio per bimbi delle scuole elementari a cura di Stefania Giuliani

sulla costruzione di un CARNET DE VOYAGE CINEMATICO

Mercoledì 21 marzo h 21.00

Cinema Azzurro

IBI di Andrea Segre

alla presenza del direttore della fotografia Matteo Calore

biglietto 5€ http://www.zalab.org/projects/ibi/

Giovedì 22 marzo dalle ore 19.00

BAR- MOLE VANVITELLIANA

Mascalzone Swing Band a cura del Bugigattolo

ore 21.00 SALA BOXE

DOVE (NON ) SONO MAI STATO

una selezione di film di MAURO SANTINI intervistato da MARIA MANGANARO

Mauro Santini (Fano, 1965). Dal 2000 realizza i suoi film senza sceneggiatura, accumulando immagini e documentando un vissuto quotidiano in forma diaristica. Da questo metodo nasce la serie dei ‘Videodiari’, caratterizzata da un racconto visivo in prima persona legato al tempo, alla memoria e alla ricerca di sé; fra questi “Da lontano”, vincitore nel 2002 della sezione Spazio Italia del Torino Film Festival, rassegna che nel 2006 presenta nel concorso internazionale il suo lungometraggio sperimentale ‘Flòr da Baixa’. Successivamente realizza film incentrati sul racconto delle città come ‘Un jour à Marseille’ e ‘Giornaliero di città e passanti’. Numerose le partecipazioni a festival internazionali (Locarno, Oberhausen, Jeonju, DocLisboa, Annecy, Rencontres Internationales Paris/Berlin/Madrid, Cinémas Différents et Expérimentaux de Paris, Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro tra gli altri), a rassegne di cinema sperimentale (‘La cité des yeux, une saison italienne’ a cura di Nicole Brenez) e videoarte (‘Elettroshock – il video italiano dagli anni ‘70 ad oggi’ a cura di Bruno Di Marino), gli omaggi e le personali (Jeonju, Trieste, Alba, Taranto).

a seguire VHS-Videotape High School

set audiovideo di MARCO CRUCIANI

VHS – Videotape High School

VHS è uno spettacolo audiovisuale pensato a partire dal personale archivio di studi del regista e musicista

Marco Cruciani e raccoglie circa 4000 film fra cinema di finzione, documentari e videoarte.

L’apparato dei contenuti risulta quindi composto dal film-blob oramai racchiuso in un’unica videocassetta VHS che scorre in modo cinematografico sullo schermo raccontando un viaggio, su come è fatto il sole, spazia fra le stelle con immagini tratte da rari documentari, approda nella storia dell’uomo primitivo per ripartire dai tuareg del deserto, in orbita e in fondo ai mari, fra i mille paesaggi della storia del documentario e altrettante situazioni prese da quella del cinema, sulle strade con gli easy riders e i taxi drivers, a cavallo con gli indiani, sulle navicelle degli extraterrestri e così via.

VENERDI 23 marzo h 18.00

Auditorium Mole Vanvitelliana

ON THE ROAD dal viaggio alla tratta

presentazione del documentario ‘On the road’ di PIERS ANDERSON prodotto dal GUARDIAN,

intervengono l’ Assessore alle Politiche Sociali EMMA CAPOGROSSI, CRISTINA PIZZOLATO fixer del film e le operatrici sociali di ON THE ROAD ONLUS, GIULIA ATIPALDI responsabile del settore Emersione di FREEWOMAN

conduce PATRIZIA GINOBILI

con il sostegno dell’ Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ancona

ore 20.45 Sala Boxe-Mole Vanvitelliana

MIRNA di Corso Salani

alla presenza dell’editrice Silvia Tarquini

Mirna con: Magali López (Mirna), Anita Kravos (voce monica); sceneggiatura: Corso Salani, Vanessa Picciarelli; fotografia: Corso Salani; suono: Marianna Bac; produzione: Vivo Film e Ventura film, in collaborazione con Fuori Orario / Rai 3 e RSI Radiotelevisione svizzera; edizione dvd: Artdigiland 2017.

Ultima opera di un cineasta anomalo come pochi e straordinariamente tenace, Mirna rappresenta la summa del cinema di Corso Salani: storia di una donna, storia di un amore, storia di un viaggio e insieme sotterraneo autoritratto e sublime metafora dell’identità artistica. A partire da un incipit che ricorda quello de La prima notte di quiete di Valerio Zurlini, scivolando su acqua, paesaggio, musica e promettendo poesia, Salani realizza un cinema estremo, puro, libero, e scava con la sua camera in un’identità ‒ la sua, dietro quella di Mirna ‒ che misteriosamente si afferma con spontaneo coraggio e inevitabile autonomia. Il regista racconta nel volume Mirna, omonimo diario cinematografico che pubblichiamo parallelamente al dvd, che il film riguarda, come sempre nella sua opera, un tormento esistenziale reale e personale, un’esperienza di amore e abbandono, di ricordo, rimpianto, colpa. Salani tesse trame sottili tra vita e opera, attua un transfer radicale nei suoi personaggi femminili, con un’attitudine che, prima di lui, era stata di Antonioni. VVV

a seguire al Bar

concerto BLACK CAT MAN0UCHE

Il progetto BlackCat Manouche nasce dall’incontro di quattro musicisti per promuovere la cultura e la tradizione musicale degli zingari Manouche. L’intensa attività concertistica li porta a consolidare uno stile sempre più personale, senza mai dimenticare le radici del Gypsy Jazz, fonte della loro ispirazione. Infatti l’essenza dei BlackCat Manouche è stata sempre caratterizzata da un originale e personale sforzo nella ricerca del suono e delle dinamiche. I Black Cat Manouche propongono una musica basata sull’improvvisazione, aperta alle contaminazioni, derivante principalmente dalla fusione i swing, folklore tzigano e melodia italiana. Il repertorio comprende riarrangiamenti di brani di Django Reinhardt, alcuni standards e nuove composizioni originali. Violino Luca Catena, Contrabbasso David Padella , Chitarra Giammarco Polini e Batteria Mauro Cimarra.

SABATO 24 marzo

sabato 24 e domenica 25

ALLA FONTE DELL’ ALTRO

workshop di fotografia di viaggio con il fotografo GIOVANNI MAROZZINI

Cinematica 2018 esplora il tema del viaggio nelle sue sfaccettature. Inevitabile approfondire le tecniche e i metodi della fotografia in movimento di chi fa reportage di viaggio.

Una occasione di studio unica per una full immersion di due giorni con il fotografo GIOVANNI MAROZZINI. Info e iscrizioni marozzinigio@gmail.com

Auditorium Mole Vanvitelliana

ore 10.00/13.00

I rassegna di cortometraggi a sfondo sociale

CORTI IN MOSTRA

a cura del Rotary Club Ancona-Conero

Sala Boxe/ dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00

Medici senza frontiere

UN MILIONE DI PASSI EXPERIENCE

alla presenza dei operatori di MSF e l’operatore umanitario ANDREA MASTROMARCO (nel pomeriggio) http://milionidipassi.medicisenzafrontiere.it/milionidipassi-experience/

#Milionidipassi Experience è un’installazione multimediale ed esperienziale dedicata alle persone in fuga. Vogliamo provare a farti “vivere” la realtà di milioni di persone che oggi nel mondo sono costrette a lasciare i loro paesi a causa di guerre, violenze o povertà. Indossando visori di ultima generazione, vedrai scene a 360 gradi per una totale immersione negli estenuanti viaggi via terra e via mare che dalla Siria portano in Grecia, poi lungo i Balcani, e nelle baracche fatiscenti dei campi profughi del Sud Sudan, dove centinaia di migliaia di persone sono sfollate e a causa delle violenze indiscriminate dovute al conflitto interno scoppiato due anni fa.Ti accompagneranno nel percorso i nostri operatori umanitari che hanno lavorato in prima persona in quei contesti e condivideranno con te la propria esperienza. Ad Ancona la tappa guidata dagli operatori di MSF

ore 18.30 SALA BOXE

L’avventura del reportage

una conversazione

con ANGELO FERRACUTI e GIOVANNI MAROZZINI

conduce LUCILLA NICCOLINI

Angelo Ferracuti è reporter e scrittore. Ha collaborato con «Diario» e oggi con «il manifesto». Ha pubblicato, fra l’altro, i romanzi: “Norvegia” (Transeuropa 1993), “Attenti al cane” (Guanda 1999), “Nafta” (Guanda 2000), “Un poco di buono” (Rizzoli 2002). E reportage narrativi: “Le risorse umane” (Feltrinelli 2006), “Viaggi da Fermo” (Laterza 2009), “Il mondo in una regione” (Ediesse 2009) e “Il costo della vita” (Einaudi 2013). Con il fotografo Giovanni Marozzini hanno compiuto un reportage di viaggio nella foresta amzzonica che è diventato Selva oscura un progetto di racconto di uno dei luoghi, dei paesaggi che più colpiscono e hanno colpito da sempre l’immaginario della gente, cioè la Foresta amazzonica.

L’idea è di farne un vero e proprio lungo reportage antropologico nelle diverse geografie di quello che è definito “il polmone del Mondo”; raccontarne cioè i cambiamenti, ma soprattutto le involuzioni in un mondo globalizzato e non più infinito, gli attacchi sistematici di multinazionali straniere e Stati a caccia delle ultime risorse disponibili. Ma anche le culture a rischio di estinzione, le credenze sopravvissute, i riti sciamanici, le differenti etnie, nature, la complessa rete di culture.

Ore 21.00 SALA BOXE-Mole

Økapi & Aldo Kapi’s Orchestra

Pardonne-moi, Olivier!

16 oiseaux pour Olivier Messiaen

music Økapi

visual Simone Memè

biglietto 5€

Økapi & Aldo Kapi’s Orchestra

Pardonne-moi, Olivier!

16 oiseaux pour Olivier Messiaen

Økapi: Direzione
 Geoff Leigh: voice, soprano sax, flutes! Mike Cooper: chitarre! ! Aldo Kapi’s Orchestra:! Olivier Messiaen – Jon Appleton – Senking – David Berezan – Kyoka – Marc Tremblay – Aoki Takamasa + Tujiko Noriko – Paul Dolden – Ryoji Ikeda – Mochipet – Elsa Justel – Circuit Bent- Subjex – Mr. Ours & 4bstr4ck3r – Coh – Martin Leclerc – Herve Boghossian – Monty Brigham bird sounds collection – Adrian Moore – Signal – Christian Bouchard – Anemone – Kangding Ray – Louis Dufort – Hildur Gudnadóttir – Wolfgang Voigt – Marc Tremblay – Atom Tm – The Three Suns – Åke Parmerud – Emptyset – Spontaneous Music Ensemble – Ivor Darreg! Etichetta discografica: Off-Record Label – http://off-recordlabel.blogspot.it/ Visuals (Performance live – duo con Økapi – 45 minutes): Simone Memè!

Una parabola plunderfonica, è quella di Økapi, attraverso l’immaginario musicale di Olivier Messiaen, compositore francese del XX secolo. Messiaen ha spinto la composizione clas- sica attraverso i territori della sperimentazione, animato da verticalità spirituale e atten- zione ai suoni terrestri. Messiaen amava la musica della natura. Per tutta la vita viaggiò cercando di trascrivere su pentagramma i versi degli uccelli. Økapi è partito da lì. Da abile collagista elettronico, ha decostruito con pazienza tutta la sterminata produzione musi- cale di Messiaen per omaggiarlo con un suo, inedito, catalogo ornitologico suddiviso in tre movimenti: amore umano, amore divino, amo- re per la natura. L’album, uscito per l’etichetta Off-Record (http://off-recordlabel.blogspot.it/), vede la partecipazione anche di: Mike Cooper (chitarra), Geoff Leigh (voce, sax soprano e flauto). Nel progetto live, i visuals del video-artista Simone Memè accompagnano Økapi e la sua fantomatica orchestra di campioni sonori, la Aldo Kapi’s Orchestra.

DOMENICA 25 marzo

ore 11.00 itinerante a partire da Piazza del Papa

WALK#1 guida danzante per la città

di e con ELEONORA GRECO

con l’app GEO TRACKS di Paolo Bragaglia

un produzione Cinematica Festival in collaborazione con Acusmatiq

max 30 persone su prenotazione alla mail

Una guida danzante, per teatro la città di Ancona. La danzatrice marchigiana Eleonora Greco ci invita a scoprire scenari inconsueti di un itinerario magico nel porto della città.

Eleonora Greco, pugliese di origine ma residente nelle Marche, inizia sin da giovanissima gli studi di danza e teatro. Nel 2016 vince un bando nazionale della regione Umbria e accede al corso di alta formazione per attore performer a Perugia presso il CUT che finirà ad Ottobre 2016. All’interno di questo percorso lavora per il TSU con Leonardo Delogu attraverso la danza sensibile e l’arte performativa urbana . Nel 2017 viene selezionata all’interno di una rassegna coreografica per assoli contemporanei con un suo primo studio coreografico dal titolo “ Zona Rossa” all’interno del festival “Miniatures”, Perugia, dove tornerà per riproporlo nel Luglio 2017 all’interno della serata “Il tempo aperto” .Effettua una residenza del coreografo Nicolas Grimaldi Capitello presso la struttura Camere d’Aria di Bologna e vince, sempre con lo stesso, il bando regionale “MU.D.” presso il TAN – Teatro Area Nord coordinato dalla compagnia INTERNO 5, Napoli Dicembre 2017.

Geo Tracks-Paolo Bragaglia

dalle ore 18.00

SALA BOXE Mole Vanvitelliana

CINEMATICA VIDEODANCE COMPETITION

premiazione video vincitori della competizione internazionale

saranno presenti i giovani attori dell’Accademia 56

ore 21.00 Auditorium Mole Vanvitelliana

HOMAGE TO MAYA

video Paolo Ranieri

live music Fernweh

opera audiovisiva

biglietto 5€

a seguire al Bar Auditorium

Closing Party Cinematico

Homage to maya

Video Paolo Ranieri

Live Music Fernweh

Un’opera audiovisiva di Paolo Ranieri e Fernweh che omaggia la produzione di Maya Deren, protagonista della più ardita ricerca sperimentale cinematografica del primo novecento, indagando temi quali la visione, la realtà, il riflesso, l’identità, il rituale.

Homage to Maya gioca sulla giustapposizione di alcune delle opere realizzate dalla Deren negli anni ’40. L’omaggio a Maya si compie nell’uso del montaggio, che, come nell’opera dell’autrice, è qui protagonista nelle

vesti di un deus ex machina capace di accostare realtà in apparenza incompatibili, generando una realtà nuova dove i singoli elementi conservano tuttavia la loro sostanza.

La realtà di Homage to Maya assume le vesti di una visione: proprio come accade nelle visioni o nei sogni lo spazio perde concretezza e la narrazione si esaurisce nei singoli movimenti, ora frammentati e alterati da un apparentemente insensato gioco di ripetizione e variazione.

La musica conserva i contrasti tra le scene e le fratture del montaggio; frammenti di field recordings accompagnano il viaggio di Maya, alternati ad elementi elettronici. L’unico apparente filo conduttore è il piano preparato, altro protagonista della ricerca sperimentale del primo novecento.

Paolo Ranieri

Si occupa dell’ideazione, progettazione e coordinamento dei contenuti multimediali e degli exhibit di Mostre, Musei e Installazioni multimediali in genere.

Dal 1993 al 2003 collabora stabilmente con lo Studio Azzurro come montatore e regista. È tra i fondatori dello studio di produzione N!03 di Milano, per un decennio leader in Italia nella progettazione e realizzazione di allestimenti e percorsi multimediali per Mostre e Musei.

Nel 2013 ha fondato, con altri due designer visuali e multimediali, Karmachina, società di visual e multimedia design con la quale realizza installazioni e percorsi multimediali.

Ha realizzato, in veste di Coordinatore e Supervisore Artistico dei contenuti e del progetto allestitivo, il Museo Multimediale Federico II Stupor Mundi a Jesi (An).
Dal 2017 si occupa con Karmachina della progettazione e realizzazione delle Visitor Experience, dei contenuti audiovisivi e dei software del percorso permanente multimediale del Museo M900 di Mestre.

FERNWEH

La band nasce nel 2014 come due elettronico formato da Lorenzo Cosci alla batteria e Daniel Leix Palumbo alle tastiere e sintetizzatori, cui si aggiunge nel 2015 Emiliano Bagnato alla chitarra e ai sintetizzatori. 
La musica dei Fernweh è un ibrido tra elettronica ed acustica, studio ed improvvisazione, istintività e introspezione.

La band alterna l’utilizzo di loop e strutture tipiche della musica elettronica a digressioni e improvvisazioni prevalentemente strumentali, ricercando un sound che possa creare una sorta di filo conduttore tra molteplici stili ed influenze musicali. Il fine ultimo è infatti quello di creare un’unità di intenti che sorga dal confluire di diverse idee e dal background artistico che ogni singolo componente porta con sé.

Tutti gli eventi sono ingresso libero eccetto dove indicato.

I biglietti per gli spettacoli saranno acquistabili presso la Biglietteria del Teatro delle Muse, la sera dello spettacolo anche in loco a partire da un’ora prima dell’inizio.

La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato orario: 9.30 – 13.30 (giovedì e venerdì anche il pomeriggio orario: 16.30 – 19.30). I biglietti possono essere prenotati: telefonando allo 071.52525 (negli orari di apertura) oppure mandando una mail a biglietteria@teatrodellemuse.org

Per lo spettacolo “DICKINSON’S WALK” prenotazione obbligatoria max 50 persone.

Per WALK#1, WALK ABOUT e i laboratori di Cinematica kids prenotazione obbligatoria al nr.

Le mostre alla SALA BOXE saranno aperte dal 16 al 25 marzo. Da mart a ven h 17.30/20.00, sab e dom h 10.00/13.00 e 16.00/22.00

Durante il Festival sarà aperto il bar/enoteca a cura del BUGIGATTOLO

per info e prenotazioni: 3923187233

INFOLINE

3339573020

da lun a gio orario 10.30/12.30 e 14.30/18.00 Arci Ancona

veb sab e dom anche nelle ore serali

info@cinematicafestival.com www.cinematicafestival.com

Credits

Organizzazione Associazione Ventottozerosei e Comune di Ancona

Concept e direzione artistica Simona Lisi

Produzione Adriana Malandrino

Marketing e amministrazione Alessandro Zitti

Progetto grafico LIRICI GRECI

cura degli allestimenti e collaborazione Cinematica Kids Andrea Mangialardo

fund raising e logistica convegni Daniela Calisti

Ufficio Stampa Jurij Bogogna

Sito web Alessandro Moriconi

collaborazione tecnica Alessandro Bracalente, Giulia Sbano, Andrea Anconetani, Giancarlo Mastroianni

collaboratori Giovanni Purpura, Luca Paris, Simone Ragnetti, Massimiliano Bacchiocchi, Gabriele Occhiodoro, Grazia Fiori, Giovanna Capogrossi, Laura Trevi, Paola Nicoletti, Raffaella Baldoni, Massimo Toppan, gli allievi attori dell’Accademia 56

Service ENT-Entertainment Technologies

Si ringraziano Simona Bramati, Lorenzo Luccarini, Gianni Formizzi Opitz, Simone Paglialunga, Leonardo Boldrini

le scuole di danza LUNA DANCE CENTER, NICKY DANZA, MI LA DANSE, ESPRESSIONE ARTE DANZA,STILE DANZA, FRAD Eugenia Morosanu, STUDIO DANZA, DANZA in ALBATROS

le aziende vinicole MONTETORTO-Osimo (AN), ROMAGNOLI Morro d’Alba-AN, ESTHER HAUSER Staffolo-AN, PESARESI, Varano (AN)

Enti Sostenitori

Comune di Ancona

Regione Marche

Marche Teatro

Ombudsman delle Marche

La Mole

Patrocinio

Consiglio Regionale delle Marche

SPONSOR

Seeport Hotel

Capogrossi

CNA

DMParrucchieri

Bontà delle Marche

In collaborazione con

Arci

Accademia di belle Arti di Macerata

Medici Senza Frontiere

Museo Omero

Rotary Club Ancona-Conero

Cinema Azzurro

Di.Te

On the road Onlus

Freewoman

Accademia 56

Acusmatiq

Ars in fabula

Artdigiland

università Politecnica delel Marche

Festival del Pensiero Plurale

Coderdojo

Casa delle Culture

Hexperimenta

Il Bugigattolo

Media Partner

Urban Experience

Fata Morgana Web

Blooming Festival

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