A Castello di Bossi l’accoglienza è di casa

A Castello di Bossi l’accoglienza è di casa

Grandi novità nella storica struttura di Castelnuovo Berardenga. Dalle camere al wineshop tutto è pronto per accogliere i turisti da tutto il mondo.

Castello di Bossi è una consolidata realtà che dal 1985 esporta in tutto il mondo, principalmente nel mercato americano. Ma oltre all’importante realtà vinicola, i 700 ettari della tenuta sono anche una struttura ricettiva di alto livello.

Durante gli ultimi mesi Marco Bacci, fondatore dell’azienda, ha deciso di scommettere sull’enoturismo e ha iniziato una serie di importanti investimenti per ampliare l’esperienza di dormire in mezzo alla natura nella campagna toscana.

Non solo quindi i casali già ristrutturati che coprono 80 posti letto, ma la progettualità di un importante recupero architettonico che nei prossimi anni vedrà il raggiungimento di 250 posti letto.

I lavori di ristrutturazione saranno fatti con grande rispetto sia per l’ambiente circostante, limitando al minimo l’impatto con strutture perfettamente integrate nel paesaggio ma anche con l’utilizzo di materiali e manovalanze locali.

E’ stata poi ampliata l’offerta esperienziale all’interno della tenuta, con la possibilità di fare diverse attività durante il soggiorno, quindi oltre alla classica visita e degustazione, anche corsi di cucina e di pittura o attività outdoor come giri in bicicletta o un’emozionante caccia al tartufo accompagnati dai tartufai e i loro cani. Queste attività sono accessibili in tutto il periodo dell’anno, per permettere ai turisti di godere i cambi di colore e le bellezze della natura toscana in tutte le stagioni.

Anche lo storico wineshop ha avuto un importante restyling e ampliato l’offerta, non solo con la vendita di prodotti a chilometro zero, ma anche con la creazione di un punto ristoro che sarà da supporto per eventi effettuati con i ristoratori del territorio. Questo per creare grandi sinergie e continuare la grande tradizione di collaborazione di Castello di Bossi con le realtà locali.

«Con la scommessa vinta di castello di Bossi – dice Marco Bacci, fondatore del gruppo Bacci Wines – vogliamo dare la possibilità a chi da anni compra i nostri vini all’estero di venire a trovarci e potere vivere a pieno quello che è la nostra realtà. Confidiamo in una forte ripresa dei flussi turistici nel prossimo anno e pertanto abbiamo deciso di rafforzare il nostro servizio di accoglienza. Il progetto non si fermerà solo qui, ma verrà portato anche nelle altre tenute del gruppo. A Terre di Talamo stiamo progettando infatti una nuova struttura in riva al mare e anche in Montalcino a Renieri stiamo organizzando un piccolo ma confortevole luogo dove tenere degustazioni e ospitare i nostri clienti in un ambiente del tutto naturale.»

Intanto due vini del gruppo Bacci entrano nel roundup di James Suckling per il Chianti Gran Selezione. Sia Il Chianti Classico Gran Selezione Castello di Bossi che il Chianti Classico Gran Selezione Renieri sono stati nominati great value wines dall’importante critico statunitense.

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