Il caro prezzo della vittoria: incontro per parlare della “Grande Menzogna” sabato 10 alla Tersicore con Memoria ‘900

Su idea del professor Ciro Gravier, sabato 10 novembre alle ore 17.00 presso la Sala Tersicore l’Associazione Memoria ‘900 e il Comune di Velletri organizzano l’incontro “Il caro prezzo della vittoria”.

Lo sapevate che mentre i cappellani militari italiani – a cui venne proibito di utilizzare la parola “pace” – benedivano le armi che servivano ad uccidere o intonavano Te Deum di ringraziamento per le stragi perpetrate nei confronti dei nemici, plotoni di prostitute venivano inviate dagli Stati maggiori al fronte per tenere alto il morale della truppa? Che nonostante la martellante propaganda e l’esaltazione dell’eroismo dei soldati, suicidi, automutilazioni, disturbi mentali di ogni tipo e alcolismo erano tra i fenomeni più diffusi tra i militari in trincea? Che grandi industrie come Ansaldo e Ilva fecero enormi profitti consegnando alle truppe materiali scadenti, gonfiando le spese e falsificando le fatture delle commesse militari? Che le mazze ferrate erano tra gli strumenti in dotazione agli eserciti per finire come bestie al macello i soldati agonizzanti, specie dopo aver usato contro di loro i gas asfissianti? Che i fanti che esitavano a lanciarsi all’assalto del nemico venivano trucidati dai carabinieri appostati alle loro spalle? Che per essere fucilati bastava anche solo tornare in ritardo dopo una licenza, oppure venire sorpresi a riferire o scrivere una frase ingiuriosa contro un superiore? E che ai prigionieri di guerra italiani, considerati vili, imboscati e disertori, il nostro governo, unico tra i Paesi belligeranti, non inviò alcun aiuto che ne alleviasse le terribili condizioni di detenzione? Questo libro – in una nuova edizione ampliata dopo quella del 2015 – vuole raccontare in maniera documentata e rigorosa, ma con un ritmo agile e un approccio adatto anche ai “non addetti ai lavori”, alcune delle questioni meno conosciute e più controverse dell’ingresso, della partecipazione e della memoria della “grande guerra” degli italiani. Un “antidoto” alle celebrazioni retoriche ed acritiche del centenario della fine della I guerra mondiale. Un invito ad una memoria generatrice di coscienza, che sia strumento per leggere il presente e soprattutto produrre futuro. Il più possibile diverso dal passato che ancora grava, pesantemente, sulle nostre spalle.

 

I RELATORI:

Valerio Gigante, insegnante di lettere nei licei, redattore dell’agenzia di informazioni politico-religiosa Adista e collaboratore di MicroMega. Fra le sue pubblicazioni: Paraventi sacri. Il “ventennio” della Chiesa cattolica dietro il ritratto dei suoi protagonisti (Di Girolamo, 2010); insieme a Luca Kocci, La Chiesa di tutti, L’altra Chiesa: esperienze ecclesiali di frontiera, gruppi di base, movimenti e comunità, preti e laici “non allineati” (Altreconomia, 2013).

Luca Kocci insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, redattore dell’agenzia Adista e collaboratore del quotidiano il manifesto. Dal 2001 al 2011 ha curato e collaborato all’Annuario geopolitico della pace (Asterios, Terre di Mezzo e Altreconomia edizioni).

Sergio Tanzarella è ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e dal 2007 professore invitato presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma). Con Anna Carfora, Valentina Oldano e Federico Ruozzi ha curato Lorenzo Milani, Tutti le opere (Mondadori, 2017) e di Milani ha curato anche l’edizione critica di Lettera ai cappellani militari. Lettera ai giudici (Il pozzo di Giacobbe, 2017). Suo ultimo libro Guardare fuori. Oscar Arnulfo Romero: prima la causa della giustizia (Il pozzo di Giacobbe, 2018). 

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