Cade la terra di Carmen Pellegrino

Alento è un borgo fatto di case abbandonate dove la natura ha preso il sopravvento. Qui Estella, la protagonista del romanzo di Carmen Pellegrino“Cade la terra”, ripete quotidianamente gli stessi gesti, sfiora le stesse mura sbriciolate, attraversa le stesse stradine silenziose, dove non accade nulla, dove il tempo trascorre con una tranquillità avvolgente e mortale.
Estella, organizza ogni anno un pranzo per mantenere in vita le anime che hanno costellato la sua esistenza, spettri del passato che mescolandosi in una mistura magica, diventando parte viva e pulsante d un presente solitario e muto come i ricordi.
Carme Pellegrino inaugura con il suo romanzo “l’abbandologia”, una nuova scienza volta non a far rivivere bensì a preservare la memoria di ricordi che vorticosamente e inesorabilmente sbiadiscono, inghiottiti dall’oblio di una civiltà che si ostina cocciutamente a cancellare un passato che nonostante sia ancora così tanto presente e necessario, viene inesorabilmente rinnegato dalla memoria della nostra cultura.

Lia Polcari

 
“Come fra le quinte di un teatro in disfacimento ecco aggirarsi un anarchico, un venditore di vasi da notte, una donna che non vuole sposarsi, un banditore cieco, una figlia che immagina favole, un padre abile nel distruggerle.
Ma dove sono i vivi e dove i morti? Estella non se lo dice, perché vorrebbe solo cambiare i destini, invertire il corso di esistenze desolate, per ridare loro un po’ di calore, come una vita nuova, ora che l’altra che ha infuriato per anni si è conclusa”.

Dalla quarta di copertina
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CARMEN PELLEGRINO – Studiosa eclettica, ha indagato alcuni dei nodi salienti della modernità, concentrando i suoi studi sui movimenti collettivi di dissidenza (come in ’68 napoletano. Lotte studentesche e conflitti sociali tra conservatorismo e utopie, 2008), e focalizzando successivamente le sue ricerche sul razzismo, l’esclusione sociale e le condizioni di sfruttamento dei migranti.
Coautrice di varie opere collettanee (Strozzateci tutti, 2010; Novantadue, 2012), nel 2011 ha curato con C. Zagaria il volume Non è un paese per donne: racconti di straordinaria normalità, in cui ha pubblicato un saggio su Matilde Sorrentino.
Tra i suoi temi di indagine più recenti centrale è quello dei borghi disabitati e delle rovine di antichi insediamenti, attraverso il cui studio la PELLEGRINO. ha gettato le basi per una “scienza dell’abbandono” come forma di recupero alla coscienza del vissuto storico dei luoghi.
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Venerdi 22 gennaio 2016  h.19.00

 

evaluna Libreria delle Donne 

Piazza Vincenzo Bellini 72 Napoli


presenta

ed. Giunti

Interventi di :
Franco  Arminio – paesologo
Anna  Petrazzuolo – giornalista la Repubblica
Vincenza Alfano – scrittrice
Modera:
Carmen  Vicinanza

video/audioproiezioni da
Intraterrae  di Pier Paolo Polcari
2012 Marocco Music/Audioglobe

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