Al Teatro Marconi il 12 marzo presentazione (in forma di quasi spetta-colo) del romanzo L’Amico Imperfetto di Rosario Galli – Edito da fila37

Al Teatro Marconi il 12 marzo presentazione (in forma di quasi spetta-colo) del romanzo

L’Amico Imperfetto di Rosario Galli – Edito da fila37

Dall’autore del cult Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, un nuovo romanzo noir e psi-cologico, tra crisi del maschio, amori e disillusione. Sullo sfondo, la Roma degli anni Cinquanta e Settanta: il quartiere Garbatella, le case popolari di Donna Olimpia, Monte-verde Vecchio

Teatro Marconi Sabato 12 marzo alle Ore 18.00 – Viale Guglielmo Marconi 698/E Tel. 06 594 3554. Ingresso gratuito

Verrà presentato al Teatro Marconi di Roma il 12 marzo il romanzo L’Amico Imperfetto di Ro-sario Galli – Edito da fila37: l’autore dialogherà con il direttore editoriale di fila37, Nicola Ma-strangelo, in una serata di letteratura e spettacolo con incursioni non accademiche di Vito Za-garrio e Carlo Prinzhofer e con letture, commenti e altro di Clelia Galli, Ida Sansone, Gabriele Galli, Paolo Gasparini, Simona Crivellone. Modera

Dopo il successo come autore di numerose pièce teatrali, tra cui il cult Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, Rosario Galli debutta con il suo primo romanzo, L’Amico Imperfetto, edito da fila37. Una storia coraggiosa e a tratti irriverente che si muove sui binari del romanzo psicologico, colorito di sfumature e noir. Ci troviamo a Roma tra gli anni Cinquanta, Settanta e Ottanta, e il ritratto del protagonista de L’Amico Imperfetto – il Principe – viaggia tra le strade della Capitale, tra le case popolari di Donna Olimpia, di Monteverde Vecchio e di Garbatella, e personaggi in fuga o di pas-saggio nel viavai romano.

Ma Roma è solo lo scenario di una storia intricata, guidata dalla dissociazione mentale del protago-nista e del suo rapporto – indubbiamente turbolento – con il gentil sesso, nell’era della crisi del maschio.

La tenerezza, la fragilità, la vulnerabilità, del protagonista, dietro a una dichiarazione di forza, di violenza, di apparente invincibilità, diventano specchio di un momento sociale, fornendo un’analisi del contemporaneo, ma al tempo stesso raccontano la malattia. E il rapporto tra i sessi diventa il vero protagonista dei racconti del Principe, assumendo una nuova prospettiva, più profonda e au-tentica.

Tutto con la firma inconfondibile, ironica, sagace e mai banale, di un autore che già in passato, attraverso il teatro, con il suo cult Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, ha raccontato le nuove visioni del mondo, a volte anche anticipando passaggi storico-sociali.

L’Amico Imperfetto è un romanzo psicologico noir che rappresenta il ritratto della dissociazione mentale del protagonista, il Principe. Il narratore fin dalle prime pagine gioca con il lettore, lo mette alla prova e inizia a costruire un legame, attirandolo nel caos di questo nulla incomprensibile dal quale si trova a raccontare. È un narratore sui generis, che scardina le regole narrative classiche. La personalità del Principe è al centro del romanzo, è sfaccettata e complessa e come una calamita attrae chi legge nel vortice dei suoi pensieri, nel movimento dei suoi ragionamenti, nelle digressioni, necessarie a rendere chiara l’idea di questo personaggio. Confuso, solo e con il bisogno di ricostruire il proprio passato e di scoprire chi l’abbia ucciso e perché. Il testo si chiude in modo spiazzante, capovolge completamente l’interpretazione dei fatti, sorprende ma non conclude veramente il ro-manzo che resta aperto e chiama il lettore a interrogarsi sulla vera identità del protagonista che diventa, dopo le rivelazioni finali, un mistero da risolvere.

Rosario Galli, nel 1980 vince il Premio Fondi La Pastora con Una giornata come oggi e subito dopo il Premio Under 35 con Sottosuolo. È ammesso al Laboratorio di scrittura di Eduardo De Fi-lippo alla Sapienza dall’82 all’84. Nel 1985, con Michele Mirabella e Mario Moretti, assume la dire-zione artistica della sala Caffè Teatro dell’Orologio. Autore della famosa commedia Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, nel 1996 fonda la compagnia teatrale Cubatea, con cui ha prodotto più di 60 spettacoli. Alterna la sua attività di teatrante con quella di sceneggiatore. Partecipa alla stesura di Elisa di Rivombrosa e scrive alcune serie televisive per Bud Spencer. Pubblica un volume dal titolo Eran Trecento tre testi su Carlo Pisacane e la Spedizione di Sapri, con la consulenza storica del Prof. Luciano Russi. Dal 2014 è responsabile organizzativo del Teatro Palladium dell’Università Roma Tre. Tra i suoi ultimi testi andati in scena: Donne che vogliono tutto, Sedia sediola, Guerra di bugie, La sottoveste rossa, Uomini Separati, Niente è come sembra.

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