Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco la mostra IL LEONE E LA MONTAGNA. Scavi italiani in Sudan

Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco

la mostra IL LEONE E LA MONTAGNA. Scavi italiani in Sudan

Esposti per la prima volta i reperti provenienti da uno dei più importanti siti archeologici del Sudan che testimoniano la fioritura della città regale di Napata intorno al I sec. d.C.

4 ottobre 2019 – 19 gennaio 2020

Roma, 3 ottobre 2019 – Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco arriva la prima tappa di Il leone e la montagna, una mostra a cura di Emanuele M. Ciampini sulla Missione Archeologica Italiana in Sudan – attiva da quasi cinquanta anni nel sito del Jebel Barkal, patrimonio mondiale Unesco – promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Saranno esposti reperti che lasciano il Sudan per la prima volta e che provengono dallo scavo dell’antica città di Napata, uno dei più importanti siti archeologici dell’intero paese. Gli oggetti accompagneranno il visitatore alla scoperta di un mondo ancora poco noto e di una cultura che fa da ponte tra Africa, Egitto e Mediterraneo.

L’evento espositivo, realizzato in collaborazione tra le due sedi universitarie “Ca’ Foscari” di Venezia e “Sapienza” di Roma, si avvale di una scelta di materiali che, pur nella loro fragilità e frammentarietà, sono ancora in grado di fornire – grazie anche a un corredo di testi, immagini e ricostruzioni grafiche prodotto dagli archeologi della Missione – un quadro quanto più esauriente e aggiornato possibile dell’area cerimoniale di epoca meroitica, fiorita nell’antica Napata intorno al I sec. d.C.

Il sito fu frequentato dagli Egizi dalla seconda metà del II millennio a.C. e conosce una lunga storia, legata al prestigio dei suoi edifici sacri e al connesso settore palaziale, che testimonia del valore di Napata come città regale, dove i sovrani del regno di Kush – antico nome che per gli Egizi identifica la terra di Nubia come entità politica – sono incoronati e confermati nel loro potere.

L’ultimo di questi settori regali, datato al regno del sovrano meroitico Natakamani (I sec. d.C.) costituisce l’area di scavo della Missione Italiana. Negli anni, l’indagine ha saputo delineare le caratteristiche di un vasto spazio dominato da un grande palazzo regale e da varie strutture satelliti. Nel loro insieme, questi edifici rappresentano l’interpretazione meroitica del concetto di città regale di matrice ellenistica.

La mostra occuperà due piani del Museo Barracco, che già possiede una ricca collezione di antichità del Vicino Oriente. Qui saranno esposti materiali conservati nel magazzino messo a disposizione della Missione dalla National Corporation for Antiquities and Museums della Repubblica del Sudan, autorità preposta alla salvaguardia e alla cura delle antichità. L’evento espositivo è anche occasione per ribadire una sinergia tra l’Università “Sapienza” di Roma, nel cui museo si conservano alcuni materiali dal cantiere diretto dal fondatore della missione, prof. Sergio Donadoni, e l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, che ha attualmente la responsabilità della direzione. Ciò che emerge non è solo una ricostruzione della città regale voluta dal sovrano meroitico, ma anche l’evoluzione e la maturazione nell’elaborazione dei dati di scavo; grazie a questo è ora possibile offrire al visitatore della mostra un quadro forse incompleto, ma certamente più vicino possibile a

quella che deve essere stata un’importante realtà fiorita in un ricco e forte stato dell’Africa Antica.

Accanto ai reperti originali, saranno presentati calchi di materiali, alcuni dei quali di particolare importanza perché riproducono oggetti fragili andati perduti a causa di una violenta inondazione. Tra i metodi di presentazione al pubblico, alcune ricostruzioni in 3D consentiranno di avere una resa grafica particolarmente accurata di strutture architettoniche e di oggetti di maggior rilievo.

La Missione Archeologica è supportata regolarmente dal Ministero degli Affari Esteri, Divisione VI, e dal Fondo Scavi dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Nel quinquennio 2014-2018 la Missione ha anche goduto del supporto del Qatar-Sudan Archaeological Project.

Ufficio stampa mostra: Francesca Iannarilli +39 392 938 0743 – francesca.iannarilli@unive.it Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura: Gabriella Gnetti 06 82077305 – 348.2696259 g.gnetti@zetema.it

SCHEDA INFO

Mostra Il Leone e la Montagna. Scavi Italiani in Sudan

Dove Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco

Corso Vittorio Emanuele 166/A – Roma

Apertura al pubblico 4 ottobre 2019 – 19 gennaio 2020

Anteprima stampa 3 ottobre ore 10.00

Inaugurazione 3 ottobre 2019 ore 18.00

Orari Ottobre – maggio: da martedì a domenica ore 10.00 – 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30)

24 e 31 dicembre ore 9.00 – 14.00

Giorni di chiusura: lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

INGRESSO GRATUITO

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Con il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Con la collaborazione di Università Ca’ Foscari Venezia; Sapienza Università di Roma; Museo del Vicino Oriente Egitto e Mediterraneo; Italian Archaelogical Mission Sudan Jebel Barkal

Sponsor mostra Qatar Museums

A cura di Emanuele M. Ciampini

SPONSOR SISTEMA MUSEI IN COMUNE

Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane

Catalogo Gangemi Editore

Info mostra Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00); www.museobarracco.it; www.museiincomune.it

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares