Dal 1 settembre fino al 1 dicembre 2013 la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Venezia, diretta da Giovanna Damiani, presenta la mostra “Leonardo Da Vinci. L’Uomo universale” alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, organizzata da MondoMostre e a cura del Direttore del Gabinetto dei Disegni Annalisa Perissa. Per la prima volta, dopo trent’anni – l’ultima è stata nel lontano 1980 – avremo l’occasione di vedere esposto l’intero fondo di eccezionali fogli autografi del maestro di Vinci, conservato nella raccolta grafica delle veneziane Gallerie dell’Accademia dal 1822, 25 opere grafiche di norma mai visibili al pubblico. Accanto a questo nucleo straordinario vengono affiancati altri 27 preziosi fogli, prestigiosi prestiti di musei italiani, presenti con la Biblioteca Reale di Torino, gli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale di Parma, ed internazionali, dalle maggiori raccolte straniere: le collezioni Reali di Windsor Castle, il British Museum di Londra, il Musée du Louvre, l’Ashmolean Museum di Oxford.
Una mostra imperdibile che si può ammirare una sola volta in una generazione. Per un motivo oggettivo: i disegni, prima e dopo l’esposizione pubblica devono necessariamente ritornare, per molti anni, al buio assoluto dei caveaux climatizzati nei quali sono opportunamente custoditi. E’ una regola imposta dalla priorità che deve essere giustamente data alla conservazione di opere fragilissime e preziosissime.
In mostra, nella sezione dedicata agli Studi di proporzioni, il celeberrimo studio noto come Uomo Vitruviano, superba compenetrazione tra arte e scienza, risultato di una sintesi insuperata di rappresentazione armonica, assurto a simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, umana e divina, di un microcosmo a misura umana che è il riflesso del cosmo intero. Accanto due eccezionali studi di proporzioni del corpo umano – che non vedevamo insieme dal 1992 – uno proveniente dalle collezioni reali di Windsor e l’altro dalla Biblioteca Reale di Torino.
La sezione che apre la mostra è quella della Botanica, dove accanto allo splendido “foglio di fiori” delle Gallerie dell’Accademia troviamo, il cosiddetto “foglio tema”, prestito importante delle collezioni reali di Windsor, dove Leonardo disegna nello stesso foglio tre specie botaniche, progetti di studi geometrici, ritratti di uomini e nuvole. Il foglio tema, così definito da Carlo Pedretti, è il disegno che inizia la mostra e ci abitua subito al linguaggio leonardiano, che condensa in un solo foglio più pensieri, inseguendo i vari piani d’indagine della mente. Per aiutarci ad entrare nell’unitarietà e nella straordinarietà del pensiero di Leonardo i disegni in mostra saranno esposti tutti sia nel recto che nel verso, grazie anche ai prestatori che hanno concesso questa possibilità.
Nella sezione dedicata alla Battaglia di Anghiari verrà ricostruita la storia dell’affresco che Leonardo aveva dipinto per il salone dei ‘500 di Firenze, attraverso l’esposizione di 10 disegni preparatori più una copia pittorica, la Lotta per lo stendardo, proveniente dalla Galleria degli Uffizi. I disegni con pochi tratti ci restituiscono la mischia dei combattenti, un groviglio di uomini e cavalli dove si intravede anche il fumo della battaglia.
Nella sezione Leonardo e la Francia saranno invece affiancati due bellissimi fogli, le cosi dette Danzatrici della collezione veneziana, due figure femminili panneggiate che danzano con veli e drappi, e la famosa Pointing Lady di Windsor. Anche questi fogli non sono stati più accostati dal 1992. Questa sezione ci racconta un aspetto di Leonardo poco noto, quello di organizzatore di feste alle corti, a cominciare dalla corte di Ludovico il Moro nel periodo milanese fino al periodo francese.
Altro aspetto abbastanza sconosciuto nell’immaginario collettivo quando si pensa a Leonardo è quello delle armi. In mostra una sezione sarà dedicata a questa tematica e ci presenterà il Maestro come grande progettista di armi e ingegnere militare. Verranno esposti per l’occasione gli studi dei “carri falcati” provenienti da Torino, vero e proprio prototipo del carro armato, accanto agli “studi di armi e combattenti” delle Gallerie di Venezia e ai “progetti di armi” del Louvre. Armi immaginarie a punta, lance, catapulte, strumenti per le battaglie che Leonardo sapeva che i suoi committenti avrebbero dovuto affrontare. Questo ci dice che raramente Leonardo si presentava alle corti come pittore, molto più facilmente si proponeva come ingegnere, musico, costruttore d’armi, progettista, organizzatore di feste.
I disegni del fondo veneziano, il più consistente in Italia tra quelli pubblici che custodiscono grafica leonardiana, rappresentano un excursus che, partendo dal 1478 al 1516, documenta tutto l’arco della produzione artistica e delle sue ricerche scientifiche, con studi di proporzione, natura, armi, guerre, ottica, architettura, fisica, meccanica e disegni preparatori per dipinti: la Natività, l’Ultima Cena, il Cristo portacroce e la Sant’Anna, tutti superbe prove grafiche importanti per la comprensione della sua enorme e straordinaria produzione artistica.
L’ampia rassegna di ben 52 straordinarie prove grafiche di Leonardo è ampliata da una decina di volumi originali a stampa, a documentazione delle fonti storiche del sapere leonardiano, e da una sezione di grande interesse dedicata all’eredità di Leonardo in Lombardia, documentata da una trentina di disegni della collezione veneziana di allievi, Cesare da Sesto, Giovan Agostino da Lodi, Francesco Melzi, Andrea Solario tra gli altri, che tanto hanno contribuito al diffondersi dell’opera del maestro e alla conoscenza del suo pensiero, apportando un contributo fondamentale al crearsi fin dal XVI secolo del mito di Leonardo. E al suo diffondersi danno un importante contributo anche le incisioni, fondamentale strumento grafico di documentazione e ampia divulgazione, esposte in una mirata selezione. Il catalogo dell’esposizione, a cura di Annalisa Perissa, sarà edito da Giunti, e illustrerà i vari momenti del processo creativo dell’artista, con saggi dei maggiori studiosi leonardiani.
Dal 1 settembre al 1 dicembre 2013
alle veneziane Gallerie dell’Accademia
Leonardo da Vinci
L’uomo universale
Dopo trent’anni riuniti gli studi più importanti di Leonardo
Federica Mariani
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