Respect Love

Il 17 maggio è proclamata la Giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-transfobia. Lo scopo della ricorrenza è quella di promuovere iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e superamento degli atteggiamenti e dei comportamenti stigmatizzanti verso le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali o intersessuali (LGBT).

La scelta di questa data risale al 1990, quando, il 17 maggio, l’omosessualità fu, finalmente, rimossa dalla lista delle malattie mentali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nonostante ciò, in Italia, un quarto della popolazione considera ancora l’omosessualità una malattia.

Secondo i risultati della Commissione sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, costituita 2 anni fa ed intitolata a Jo Cox, la deputata laburista uccisa in quei giorni, con un coltello e colpi di arma da fuoco, nel nord dell’Inghilterra da un nazionalista, per quanto riguarda i temi LGBT, quasi il 25% della popolazione omo/bisessuale ha subito minacce e/o aggressioni fisiche (negli eterosessuali questo dato scende al 13,5%).

In ambito dell’Unione Europea, la comunità gay percepisce l’Italia come uno dei Paesi a più forte matrice omofoba, sia per ciò che attiene il senso di inclusione sociale, sia per ciò che riguarda il giudizio dei personaggi pubblici e dei rappresentanti politici.

Il diffuso incitamento all’odio e al disprezzo nei confronti del diverso, nonché un uso improprio del linguaggio, discriminatorio, volgare ed offensivo, sono indicatori di un bias cognitivo che inficia qualsiasi tentativo egalitario.

Se non si rimuovono gli effetti distorsivi dei pregiudizi e del machismo che pervade la cultura del nostro Paese, nessuna statuizione potrà sradicare tali opinioni e abitudini.

La tolleranza si predica nei fatti, non con le norme.

In occasione della Giornata internazionale contro omofobia, lesbofobia e transfobia, il Circolo culturale “Mario Mieli” ha realizzato un video che invita alla tolleranza, dal titolo “A little Respect”, cover di un brano degli Erasure. E come dice il presidente Sebastiano F. Secci, “La comunità LGBT pretende rispetto, non ci interessa la tolleranza, poiché non medieremo mai sulle nostre istanze di parità, dignità e laicità”.

Il numero verde della Rainbow Line contro le discriminazioni è 800 11 06 11.

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