Rafforzare l’economia e combattere la disoccupazione: i capisaldi del nuovo presidente della Commissione Europea Juncker

L’appena eletto presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha le idee chiare: rilanciare l’economia europea ponendo però al centro il lavoro e l’occupazione. Il 22 ottobre scorso grazie ad un voto favorevole di una coalizione popolare e socialista, l’ex premier lussemburghese ha ottenuto la fiducia dei deputati europei: 423 voti favorevoli, 209 contrari e 67 astensioni. Juncker ha raccolto quindi la stragrande maggioranza dei voti del Partito Popolare Europeo, la gran parte di quelli dei Socialdemocratici e buona parte dei liberali dell’Alde. In modo contrario hanno votato invece, la Sinistra Unitaria, i Verdi europei e il gruppo degli euroscettici di Nigel Farage. Conservatori e riformisti hanno infine preferito l’astensione.Jean-Claude Juncker e Jyrki Katainen avanzeranno entro la fine del 2014 il piano di investimenti da 300 miliardi di euro. I tempi sono stretti e il lavoro da fare è tanto. Grandi sono quindi le ambizioni della nuova Commissione Europea: rilanciare l’economia dell’Unione utilizzando in maniera intelligente i fondi a disposizione, senza provocare nuovo debito pubblico. Juncker ha affermato di voler vedere presto aggiudicata all’Europa la tripla A sociale, cioè il miglior giudizio possibile sulle politiche sociali, in tema di rating del rischio sul debito.Il nuovo presidente ha apertamente criticato la scarsa presenza femminile nelle stanze della Commissione: su 28 membri solo 9 sono donne. E’ una percentuale ridicola secondo Juncker. Gli stati dell’Unione dovranno tenerne conto in futuro.225px-Ioannes_Claudius_Juncker_die_7_Martis_2014

Tra le cariche più importanti assegnate da Juncker ci sono: il britannico Jonathan Hill  responsabile per la stabilità finanziaria, servizi e mercati, lo spagnolo Miguel Arias Canete commissario per l’azione per il clima e la politica energetica e il francese Pierre Moscovici super commissario agli affari economici. il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini sarà il nuovo alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza, oltre che vicepresidente della Commissione.Nel discorso tenuto il 22 ottobre Junker ha affermato di voler agire in continuità con il suo predecessore José Barroso in materia di bilancio. Inoltre in risposta alle misure anti-immigrazione avanzate dalla Gran Bretagna, il neo presidente ha asserito di non voler toccare il tema della libera circolazione degli individui, considerato un sacro principio su cui si basa l’Unione Europea. Per di più ha affermato che lo stato inglese potrà agire a suo piacimento, fintantoché nel rispetto dei trattati in vigore. In questo modo Juncker ha palesato la sua volontà di evitare fratture politiche e lasciare aperte nuove riflessioni sul tema.Il suo progetto è grande e l’eredità lasciata da predecessore Barroso, in carica per ben dieci anni, è ingombrante: riuscirà il nuovo presidente a rilanciare la credibilità e l’economia europea?

 

Francesco Consiglio

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