L’idrogeno come combustibile: il futuro è già qui.

Negli ultimi anni è crescente il numero di persone che pensano e vivono “green”: è noto che alcune star hollywoodiane, come Leonardo Di Caprio, affermano di lavarsi poco spesso e senza sapone, il tutto per risparmiare acqua e non inquinare le acque reflue con agenti chimici.

Oggi sono sempre di più gli automobilisti che, anche per ragioni di risparmio economico, acquistano un’auto ibrida o elettrica. Pensiamo però alle tonnellate di merci che viaggiano su gomma ogni anno ed ai milioni di chilometri che i mezzi percorrono per portarle a destinazione. La quasi totalità di questi veicoli è equipaggiata con motori diesel e, secondo stime della SIMA risalenti al 2016, sono responsabili di oltre il 7% della produzione di particolato totale prodotto sul territorio italiano. Questa stima tiene conto però dei soli veicoli immatricolati in Italia, sono quindi esclusi tutti i mezzi pesanti che ogni giorno transitano sulle nostre strade ma che provengono da altri paesi europei.
L’utilizzo dell’additivo AdBlue sugli autocarri di ultima generazione, sta aiutando a ridurre l’immissione di inquinanti nell’atmosfera; ma la Hyundai ha deciso di entrare a gamba tesissima nel mondo del trasporto su gomma, iniziando quella che sarà una vera e propria rivoluzione.

L’auto che ha fatto da testa di ponte per questo progetto è stato il SUV ix35 FCEV, progetto datato 2013. Sono quindi diversi anni che la Hyundai ha deciso di investire in questo settore energetico, ed ora ha deciso di inserirsi prepotentemente nel panorama dei mezzi pesanti con alimentazioni alternative.

Pochi giorni fa infatti sono partiti, con destinazione Svizzera, le prime dieci unità di XCIENT Fuel Cell, il primo camion pesante prodotto in serie alimentato ad idrogeno. In cantiere i coreani hanno l’obiettivo di raggiungere le 1600 unità entro il 2025.
Al momento questo modello ha solamente 400 chilometri di autonomia, che per un camion sono pochi, ma saranno tutti chilometri a zero emissioni, rilasciando come “materiale di scarto” vapore acqueo; tuttavia lo sviluppo del mezzo è stato fatto a stretto contatto con gli acquirenti finali che useranno la flotta in Svizzera, e quindi adatto all’infrastruttura di ricarica del territorio. L’accordo tra Hyundai Motor Company e la svizzera H2 Energy ha dato vita a Hyundai Hydrogen Mobility (HHM),che prevede la consegna a breve termine di almeno altre 50 unità di XCIENT FCEV.

L’alimentazione dello Hyunday XCIENT è affidata ad un sistema a celle a combustibile ad idrogeno da 190 kW, con due pile a celle a combustibile da 95 kW. Sette serbatoi di idrogeno offrono una capacità di stoccaggio combinata di circa 32 kg. Per la ricarica si stimano tra gli 8 ed i 20 minuti per il pieno, tempo che si avvicina di più a quello per riempire i serbatoi di gasolio e che si allontana enormemente da quello spesso necessario per la ricarica delle batterie delle auto elettriche, che richiedono anche ore.
La casa coreana sta comunque lavorando su delle versioni ad autonomia estesa (si parla di circa 1000 km) al fine di poter allargare la commercializzazione e la circolazione dei suoi mezzi in tutta Europa. L’obiettivo di Hyundai è di vendere ogni anno circa 670.000 veicoli elettrici, dei quali 110.000 alimentati ad idrogeno FCEV.

 

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