Le ragioni del NO

Ed è finalmente arrivato il giorno dopo il referendum.

Si può girare pagina e ricominciare a lavorare per questo Paese, paralizzato da mesi di dibattiti e di ospitate.

Premessa: abbiamo votato per un referendum, non erano elezioni politiche/amministrative. NON ho votato PER Salvini/Grillo/Berlusconi/Bersani/D’Alema. Così come NON ho votato CONTRO Renzi/Verdini/De Luca/Bonino. Ho votato NO in modo consapevole e determinato, per difendere la MIA Carta Costituzionale da una modifica, a mio giudizio, confusa e peggiorativa, studiando, leggendo, informandomi e comprendendo bene su cosa dovessi esprimere la mia preferenza.

Non ho paura del cambiamento, esigo però (e con me, pare, tanti italiani ed italiane) serietà e rigore quando si legifera sull’architettura democratica del MIO Paese. Ed oggi, con soddisfazione, posso ancora dire: Viva l’Italia! Viva l’Italia e viva le italiane e gli italiani!

Viva gli anziani che hanno fatto la fila per difendere la loro carta costituzionale, viva gli studenti e le studentesse che hanno opposto resistenza in virtù dei loro saperi, viva gli insegnanti che vivono ogni giorno gli effetti della “buona” scuola, viva i lavoratori e le lavoratrici spogliati da ogni certezza, viva i disoccupati e gli inoccupati cui sono state sottratte le speranze, viva i contribuenti che pagano i veri sprechi della politica…sì, viva l’Italia, contro tutto e contro tutti! Da domani le riflessioni politiche di questa scelta spero siano utili per lavorare insieme per il bene del Paese, ricomponendo il clima ostile da fazione opposta a confronto responsabile di tutte le parti sociali della nazione, perché tutti devono fare il proprio. Da domani si inizi a lavorare seriamente, è tempo di fatti, non di slogan, promesse e proclami. Da domani faccia ognuno il proprio dovere ed i risultati vengano affidati al giudizio delle generazioni future, non ad un tweet.

Oggi, però, non voglio sentire parlare di sconfitti e vincitori, non voglio assistere a teatrini politici: oggi ha vinto soltanto la democrazia, ha vinto il popolo (che non è una parola scabrosa), HA VINTO LA COSTITUZIONE!

 

Sabrina Cicin

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