L’autovelox, questo conosciuto (e temuto)

Oggi desidero parlare di un dispositivo adatto a rilevare velocità eccessive dei veicoli in modo tale da poter sanzionare gli autisti che non rispettano i limiti imposti dal Codice della strada: l’autovelox. A proposito del Codice della strada, è proprio l’articolo 142 che prevede l’esistenza di tali dispositivi e che ne prescrive una caratteristica imprescindibile: l’omologazione. Quest’ultima è una dichiarazione di conformità alla legge rilasciata dall’Autorità giudiziaria e risponde all’esigenza della massima oggettività possibile. Vediamo adesso come funziona.

L’autovelox, chiamato anche “spazio/tempo” perché rileva la velocità di un veicolo che percorre un certo spazio in un determinato tempo, è dotato di due sorgenti laser. Il raggio della prima sorgente viene interrotto dal passaggio del veicolo e, contemporaneamente, viene attivato un sistema di collegamento con la seconda sorgente in modo tale da associare le due rilevazioni allo stesso mezzo di trasporto per calcolarne la velocità. Ovviamente, non potremo mai avere un dato puntuale sulla velocità ma dovremo sempre far ricorso a una media: da qui l’esistenza dei due punti sorgente del laser. Le rilevazioni delle infrazioni commesse dai veicoli che in quel tratto di strada hanno superato la velocità consentita, vengono registrate su un file che verrà poi inviato al distretto della polizia giudiziaria al fine di elevare sanzioni (la famosa multa). Un accessorio molto importante volto ad evitare contestazioni da parte del conducente indisciplinato, è la ripresa fotografica che certifica visivamente la targa del veicolo che ha superato il limite di velocità. Esistono diversi tipi di autovelox e, anche, diversi sistemi di rilevamento della velocità tenuta dai veicoli (a esempio, il “tutor”, di cui parleremo in un altro articolo). Un tipo di autovelox è quello istallato su treppiedi, chiamato anche “mobile”, che richiede la presenza di personale di polizia. Non richiede, invece, tale presenza il dispositivo fisso che, in genere, viene installato all’interno di un apposito box, chiamato anche “auto box”. Per completare la rassegna dobbiamo segnare la presenza di autovelox su automobili di polizia. Per la tranquillità degli automobilisti occorre sapere che ogni forma di rilevamento della velocità deve essere segnalato prima dell’istallazione, pena la annullabilità della sanzione.

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