Isis dalle origini ai giorni nostri.Dalla nascita del califfato alla strategia del terrore online

Non tutti sanno che quando ci riferiamo all’Isis stiamo indicando lo Stato islamico dell’Iraq e della Siria, ma cos’è questo Stato e quali sono i suoi obiettivi e i mezzi con cui vorrebbe ottenerli? Per Stato islamico si intende un’organizzazione armata di matrice estremista islamica presente in Iraq e in Siria, fondata da Abu Musab al Zarqawi il movimento inizia ad operare con una serie di attentati nel 2003(dopo l’invasione americana dell’Iraq allora guidato da Saddam Hussein). E’ il 29 giugno 2014 quando un gruppo di jihadisti dell’Isis annuncia la creazione di un califfato islamico nei territori conquistati in Iraq e in Siria. La rapida conquista del territorio iracheno e siriano da parte dello Stato islamico e le continue vittorie (conseguite in poche settimane nel mese di giugno) sono state costruite in verità in mesi di lunghe manovre nei fiumi Tigri ed Eufrate. Uno degli obiettivi dello Stato islamico è quello di farsi riconoscere il califfato pertanto non riconosce la comunità internazionale e non ha bisogno di costruire uno Stato per legittimarsi nella comunità internazionale.  Tra i seguaci che hanno aderito alla causa dello Stato islamico troviamo molti giovani (sia uomini sia donne) o che a causa di forzature sono stati costretti a diventare parte integrante e attiva dello Stato. Queste giovani reclute erano dei ragazzi in cerca di un occupazione lavorativa (spesso avevano passaporto europeo) che attratti dalla propaganda jihadista e da un facile guadagno partono senza avere timore di ciò che realmente li può aspettare in uno Stato che ha sempre conosciuto guerre di qualunque tipo. Lo Stato islamico è diventato il gruppo terroristico più ricco al mondo per diversi fattori: la sua principale fonte di guadagno è il petrolio, il controllo petrolifero dei pozzi di Siria e Iraq, le città e i villaggi privati delle proprie ricchezze, le attrezzature e i mezzi sottratti all’esercito iracheno ma è soprattutto con lo scambio degli ostaggi che l’Isis si assicura un forte potere e detta le sue regole contro gli altri paesi di tutto il mondo. Tutti gli sforzi per diventare un marchio del terrore si realizzano attraverso la propaganda che i membri dell’organizzazione dell’Isis trasmettono con i messaggi. I messaggi di propaganda sono trasmessi spesso sui social network (in particolare twitter) oppure attraverso il canale di youtube con immagini e video. E’ proprio attraverso la pubblicazione dei video e delle particolari decapitazioni (negli ultimi gli ostaggi sono chiusi in delle gabbie) che l’Isis ha sempre più rilevanza ed è presente in ogni parte del mondo. La minaccia fa scuotere i politici e i potenti del mondo dove gli ostaggi sono come al solito merce di scambio per ottenere sempre più favori e libertà per i propri seguaci chiusi nelle prigioni straniere. Di recente anche l’Italia è stata minacciata dall’Isis e ha dovuto chiudere la propria ambasciata a Tripoli, in questo momento nessuno ha i mezzi e le forze sufficienti che possano sovrastare la minaccia dell’Isis. La stessa Italia ha il problema dell’immigrazione che quest’anno è aumentata del 64% ed è proprio su questo che l’Isis si è soffermata e tutti noi sappiamo che è un problema che riguarda non solo l’Italia ma i paesi dell’UE (lo stesso premier Renzi lo ha sostenuto durante il semestre europeo italiano).  Il messaggio forte e duro che l’Isis presenta non deve piegare le altre forze del mondo che unite possono affrontare questa minaccia che incombe su tutti.    

Noemi Deroma

 

                                                                                                                             

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