FOMO, paura da disconnessione

Il web e i social network, luoghi dove vedi altri che pensi vivano esistenze meravigliose in costante felicità, dove vedi accadere qualcosa di continuo che devi assolutamente sapere in tempo reale e devi essere a tutti i costi il primo a condividere la notizia più interessante, la citazione più alta, la foto più poetica.

Ma nonostante tutti questi sforzi ritieni comunque di condurre una vita mediocre, e occupi così il tuo tempo a visualizzare news dai social.

Se ti riconosci in tutto questo purtroppo per soffri di FOMO (Fear of Missing Out), nuova forma di ansia sociale caratterizzata da un desiderio di rimanere continuamente in contatto con ciò che fanno gli altri e la paura di essere esclusi da un evento o contesto sociale.

La FOMO può portare a una preoccupazione compulsiva che si possa perdere un’opportunità di interazione sociale.

Forse potrebbe banalmente essere indicata anche come invidia, quella brama di dover stare sempre a guardare ciò che fanno gli altri, ma la questione in realtà è ben più complessa.

La nascita risale intorno al 2013, ma possiamo considerarla come uno dei tanti sottoprodotti della società dell’informazione, o proprio dall’eccesso di informazioni e la nostra facilità di fruizione delle medesime sta alla base della FOMO.

È palese che più connessioni si hanno col mondo più questo ci appare ricco di esperienze e di fatti che prima potevamo solo ignorare.

In più la possibilità per ciascuno di noi di filtrare la nostra immagine pubblica sui social selezionando solo i momenti migliori ci permette di diventare manager di noi stessi e di dare un valore aggiunto a esperienze normalissime, come un aperitivo, un tuffo in mare, l’acquisto di un oggetto, oscurando i momenti più noiosi e banali.

E poi il costante flusso di notizie e aggiornamenti dal mondo che ci impediscono di disconnetterci perché sta sempre succedendo qualcosa.

Ma come se ne esce?

Il primo passo per risolvere un problema è sempre individuarlo, e se vi capita di pensare che la vostra vita fa schifo rispetto a quella degli altri o che necessitate di like forse è arrivato il momento di combattere la vostra FOMO.

Non vi preoccupate, capita.

E allora cosa occorre fare? Per prima cosa non paragonare le vite tramite i social, perché le vite che vengono mostrate lì espongono solo il meglio (o il peggio, dipende dai punti di vista), evitando le cose banali del quotidiano che in realtà tutti fanno, ma semplicemente non mettono in vetrina.

Occorre poi smettere di pensare di dover amare ogni momento della tua vita, perché ogni istante, anche il più bello, è seguito dai attimi di noia, e ogni vita è fatta di situazioni incasinate.

La FOMO ti induce a pensare che tu debba fare esperienze incredibili quasi tutti i giorni, ma se le cose straordinarie fossero la normalità allora non sarebbero più straordinarie.

Dobbiamo accettare la vita sia anche noia.

La FOMO colpisce in particolare le fasce più giovani, ovvero le persone più avvezze ai social e più soggette a voler conoscere più cose possibili, e con l’aumentare dell’età aumenta anche la consapevolezza che accadono così tante cose nel mondo e ci sono così tanti libri, film, articoli, canzoni e esperienze da apprezzare che inevitabilmente ti perderai qualcosa.

C’è sempre qualcosa da fare e possiamo solo fare una cosa (bene) alla volta, sta a voi decidere cosa. Vivere in un eterno rimpianto di ciò che ti perdi e danno, la vita si apprezza amando ciò che fai in quel momento.

Il marketing poi si approfitta di tutto questo, un buon pubblicitario sa quali corde toccare per sfruttare i nostri istinti peggiori.

Non trasformare una connessione in una interruzione dal mondo.

I social media sono ovviamente un modo per mantenere e creare dei collegamenti con gli altri, ma quando poi questo bisogno di connessione e di informazione ci separa da un legame reale con chi abbiamo di fronte o con le persone con cui abbiamo dei rapporti concreti allora si trasforma in interruzione.

I nostri cervelli non sono fatti per fare troppe cose assieme, rimbalzare continuamente tra il momento presente e gli aggiornamenti in rete crea un flusso d’interruzioni che ci fanno realmente perdere tutto: ciò che abbiamo attorno e ciò che succede nel mondo.

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