Armonie di Silvia Cestra

Mascherina sì, mascherina no?
La mascherina ci protegge… interessante è il diminutivo di maschera, che iniziamo ad indossare fin da piccoli, proprio per proteggerci.
Crescendo ne usiamo di svariate tipologie, arriviamo ad indossarne una sull’altra, a più strati sfoggiando la “pseudo” parte migliore di noi. Quante fantasie di tessuti per coprire il nostro volto, a cuoricini, stelline, nera da duro, a strisce, dei colori della nostra squadra, animalista, vegetariana…creatività a gogò! Evviva.
La bocca tace, il naso non respira, ma i nostri occhi risplendono! Penso alle donne velate, che già da prima della mascherina mostrano solo gli occhi. Gli occhi sono lo specchio dell’anima, quale migliore sguardo per un incontro intenso e misterioso.
Donne e uomini protetti e fascinosi! Occhi, naso e la bocca? La bocca comunica, ci permette lo scambio, il confronto e per chi ha bisogno di guardarla, non solo per scoprire un sorriso o una smorfia? La creatività non ha limiti, una donna ha cucito una mascherina trasparente per aiutare sè stessa e chi come lei ha difficoltà a sentire ed ha bisogno di leggere le labbra. Che meraviglia!
Nella ricerca del sè, del vero sè, cominciamo un percorso lungo e faticoso per togliere le maschere che abbiamo indossato da sempre e le gettiamo pian piano. Per le mascherine idem, certo le monouso, ma attenzione a gettarle nel posto giusto!

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