Appena venuti al mondo: i ritratti dei neonati di Christian Berthelot

Vedere venire alla luce il suo primogenito per Christian Berthelot, fotografo francese, è stata un’esperienza unica, incisiva e fonte di ispirazione. Quella minuscola creatura, nei suoi primi istanti di vita, era apparsa interamente ricoperta di sangue ed avvolta in una sostanza bianca: sembrava quasi un guerriero alla fine di una dura battaglia o un angelo che era uscito vincitore dalle tenebre più profonde. Sentirlo urlare poi, sentirlo “vivo”, è stata una gioia immensa, inenarrabile.È da questa esperienza personale che ha avuto origine il progetto “Cesar”, costituito da un insieme di foto inusuali rispetto a quelle classiche che ritraggono i bambini lindi nelle incubatrici o nell’intima tranquillità delle culle di casa, rappresentanti gli stessi pochi istanti dopo la loro venuta al mondo. Non rientrano per l’appunto nella categoria di quelle solite foto che si mostrano a parenti e amici, ma costituiscono delle rappresentazioni nude e crude della realtà effettiva, di come i bambini si presentano davvero appena nati, per la precisione fra i tre ed i diciotto secondi d’esistenza, quasi come creature un po’ singolari, grondanti liquidi e sangue: fra questi c’è chi si presenta al mondo strillando, chi gesticolando, chi intontito in una serafica tranquillità e chi, citando l’artista, “sembrando non appartenere ancora al mondo dei vivi”.Il titolo del progetto, “Cesar”, fa riferimento alla pratica del parto cesareo, la stessa mediante la quale è nato il figlio di Berthelot. A dare la possibilità di assistere ad altre nascite al fotografo è stato  Jean-Francosi Morievnal, un ostetrico dell’ospedale in cui è nato il figlio, anche lui appassionato di fotografia: è stato lo stesso Morievnal infatti a proporre a Berthelot  di documentare attraverso le immagini la pratica dei parti cesarei nelle sale operatorie.Per ora ben quaranta bambini sono stati immortalati dalla macchina fotografica dell’artista francese il quale ha dovuto prepararsi in ambito chirurgico e chiedere l’autorizzazione alle madri e ai medici interessati. In cambio, le neo mamme, hanno ricevuto in dono le foto, toccanti ed esclusive, dei primissimi momenti di vita dei loro bambini.

 

 

Michela Graziosi

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