Vespa: un’intuizione di design lunga 74 anni

Il 23 aprile del 1946 la Piaggio brevetta la Vespa realizzata dall’ingegnere Corradino D’Ascanio. È un mezzo che ha fatto la storia delle due ruote, esposta nei musei di tutto il mondo per il sue design. Realizzata con un concetto del tutto nuovo di trasporto, l’idea principale fu quella di creare un design comodo che fosse privo di tunnel centrale. Il cambio presente sul manubrio è stato pensato per la comodità e il motore nascosto sotto un telaio per evitare di sporcarsi con l’olio. La guida è stata creata pensando principalmente alla comodità della seduta.

Così nasce un mito della strada, presentata al circolo di golf di Roma, la Vespa con una cilindrata di 98 cm3 a 2 tempi, motore con 3 marce, potenza 3.2 cavalli, 4500 giri al minuti e con una velocità massima di 60km/h fu prodotta in largo consumo, la versione classica (da 55.000 Lire) a quella di lusso (da 61.000 Lire). I primi modelli furono venduti nelle concessionarie Lancia, nel 1946 furono prodotti i primi 2500 pezzi, superati l’anno successivo con una vendita di 10535 Vespe. Con il suo motore usava una miscela di benzina e olio, il cambio a 3 o 4 marce era sul manubrio e avveniva tramite rotazione.

Questo mito resta un design industriale che ha scritto una storia del nostro passato e pure ancora presente senza preoccuparsi delle mode. Nata dall’intuito e la creatività di un grande imprenditore e un ingegnere nel dopoguerra, ha accompagnato i nostri nonni sulle strade. Così la vespa diventa il mezzo più diffuso al mondo, nella corsa sulle sue ruote dal 1946. Una novità importante fu l’acquisto a rate, che permise di essere abbordabile per più persone, tanto da diventare un bene di uso per tutti ed allargare così la vendita a più fasce di reddito.

Amata dal cinema viene celebrata nel suo stile tutto italiano affermato nel mondo, tanto da ricordarla in un’immagine stupenda del film “Vacanze romane” girato nel 1953 e diretto da William Wyler ed interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn, un film che celebra la bellezza della capitale romana, girato su una vespa. Il modello 125 del 1952 (V3OT) accompagnò gli attori sulle strade diventando protagonista di questo film.

Sono anni importanti e la Piaggio decide di azzardare ed avvicinarsi al mondo dei giovani, rinnovando nei colori e i modelli la Vespa rendendola più grintosa e di tendenza, la novità con la guida senza targa e senza patente aprì ai giovani questo senso di libertà, pubblicizzato da Gianni Morandi che la portò nelle case degli italiani e sullo schermo, un mito che fino ad allora non aveva osato, nel 1968 con il suo nuovo messaggio pubblicitario che presenta una mela morsicata diventa simbolo di anti-conformismo con uno stile di libertà di pensiero. Un oggetto di culto, un esaltazione di design attuale, la fortuna di questa Vespa è stata la sua facile utilità e la sua semplicità nell’insieme, ma sempre in evoluzione costante nelle parti tecniche. In 60 anni i prodotti della Piaggio, nella linea della Vespa sono visibili nel suo museo, con tutti i modelli progettati e realizzati in versioni differenti ma sempre fedeli al suo stile.

Sono stati prodotti oltre 30 modelli ma il 50 Special è quello che ha lasciato il segno nella storia come simbolo degli anni 70 con il suo successo, che toccò il record mondiale di vendite, amata dai collezionisti e dai nostalgici di quegli anni, è un modello che sarà difficilmente sostituito da un altro mezzo che possa toccare un’istituzione come la Vespa 50, così amata da fasce d’età diversa. Un’icona arrivata nel dopoguerra che ha pensato ad un pubblico femminile, che ha lanciato una moda, che ha saputo farsi conoscere e farci conoscere nel mondo, rimasta se stessa e immune al tempo che trascorre rimarrà sempre un mito di funzionalità e bellezza.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares