Universo femminile

Ieri  25 novembre era la giornata contro la violenza sulle donne. Ogni giorno dell’anno dovrebbe essere dedicato alle donne, per tutto quello che accade loro ormai dai tempi dei tempi. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni scrive in un twitter: “I dati che riguardano le violenze sulle donne continuano a rappresentare un dramma nazionale”. Ha detto bene Presidente, continuano e purtroppo non è un solo un dramma nazionale, ma mondiale!
Le donne viste come fragili, sensibili hanno una loro forza interiore indescrivibile, ma se hanno la sfortuna di crescere in famiglie particolari o in ambienti disagiati il rischio di violenza è alle porte di casa…anzi dentro casa! Negli anni durante le consulenze, i trattamenti o le confidenze ricevute da persone che conoscono la mia capacità di ascolto e non  giudizio, ho sentito degli episodi a volte incredibili.
La difficoltà nel raccontare storie, fatti di vita, spesso drammatici, fa sì che le persone rimuovano o tengano segreti eventi di violenza, manipolazione, sopruso subiti negli anni. Se trovano il coraggio di raccontare qualcosa e dall’altra parte trovano un professionista non in grado di accompagnarle nel percorso di sostituzione o rimozione del trauma, i danni possono essere ancora peggiori! Ricordo una volta in cui assistetti ad una sorta di regressione canalizzata dalla terapeuta (anche abbastanza conosciuta e non è l’unica che io sappia), che aveva riportato la paziente ad una violenza di quando aveva 13 anni, consumata nella camera da letto dei genitori, abusata dal padre. Ripercorrere e riaprire un grande ferita e non riuscire a lavorare su quella immagine e le emozioni conseguenti provocò vari danni. La donna ormai quarantenne stette per almeno quindici giorni restando chiusa dentro casa, con la paura, il dolore di quella sofferenza passata, come se fosse accaduta il giorno prima! Risulta importante interagire con la persona attraverso l’ascolto e l’accompagnamento, entrare nella sua sofferenza ed aiutarla ad uscirne fuori. Già parlare degli episodi accaduti è in buona parte guarigione, un peso che viene alleggerito e condiviso. Donne che hanno subito violenze da padri, fratelli, vicini di casa, spesso persone di fiducia che mai o poi mai si penserebbe capaci di tali azioni. Certo che in famiglia nessun’altro se ne accorga è un pò strano, fa pensare spesso ad una complicità, purtroppo a volte della madre stessa, succube di un marito violento e vendicativo. Perché si scelgono persone nella nostra vita che hanno dei comportamenti così terribili verso le loro donne. Vendetta verso donne che provano a lasciarli, gettare l’acido in faccia o uccidere i propri figli insieme alla moglie “traditrice”, è pazzesco! Prendere le botte ogni sera, quasi che fosse una medicina un rimedio chissà contro quale colpa ed accettare “per amore”! Questo non è amore, ebbene no, purtroppo spesso non si riconosce a priori, prima di iniziare una relazione, una storia. Durante la pandemia, chiusi tra quattro pareti sono aumentati i fenomeni di violenze e femminicidi, bella roba, dentro casa, quella che dovrebbe essere il proprio “nido d’amore”!
La donna dovrebbe essere inviolabile, la donna ha la sua sacralità ed il suo potere proprio nella sensibilità. La donna è collegata alla Terra, alla Natura, crea, dona la vita e permette la prosecuzione della specie. Bella specie! Vanno riscattate le ingiustizie, le violenze subite e la donna,nonostante le sue fragilità,deve poter continuare ad essere protagonista principale della sua stessa vita.

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