Un luogo dove tornare bambini e curiosare gli archivi dedicati a un grande fumettista italiano.

Il fumetto è il luogo dove liberare la fantasia per entrare in una storia illustrata, scoprire colori reali e inventati. È un mondo parallelo e i tratti sono semplici, dettati dalla fantasia di chi crea senza regole: ecco il luogo dove bambini, veri e ormai cresciuti, nuotano la fantasia e trovano una cameretta segreta nel tempo che scorre. Si diventa grandi, per finta, e si resta legati alla leggerezza del fumetto, storie ed eroi senza tempo di cui si ha sempre fame. Insomma, leggiamo i fumetti con la voglia di curiosare immagini di eroi e cattivi ed entrare in punta di piedi, come se esistesse un camerino e potessimo indossare gli abiti di scena, nelle pagine a colori o in bianco e nero e solleticare la voglia d’immaginare. Il disegno ha il fascino della parola ma allena la mente alla visione, incastra idee precise nel ricordo e ha la forza del profumo di una torta appena sfornata: è reale, fisico, esiste e costruisce forme nella mente. Perché si diventa fumettista?, ci chiediamo curiosi: esiste il desiderio, un’intuizione sfiora la matita quando stuzzica il foglio e crea nuove forme mosse dall’istinto.

Andrea Pazienza crea il suo primo disegnino riconoscibile a diciotto mesi, così confida in una sua intervista: cresce a San Severo, in provincia di Foggia, qui scopre il disegno e sperimenta il suo talento poi, a soli dodici anni, si trasferisce a Pescara per studiare. Giovane e impaziente, inizia a nuotare la carriera con nuove esperienze nel mondo del fumetto e con frequentazioni artistiche di qualità: sperimenta le prime esposizioni e con grinta diventa co-titolare della galleria Convergenze, frequentata da pittori e intellettuali della città. La sua formazione continua a Bologna, dove s’iscrive al Dams, senza laurearsi mai: diventa il protagonista del movimento studentesco bolognese ma il fumetto e le sue forme diventano il centro della sua vita e delle sue pulsioni perché più di ogni altra cosa vive l’urgenza di raccontare e sperimentare. Il mondo del Fumetto è il suo antidoto alla frenesia della vita. Sfiora e gioca con la satira, viaggia per l’Italia e diventa famoso, ambito da grandi personaggi come Benigni fino a quando, nel 1984, la morte interrompe prematuramente la sua corsa.

La sua danza muove nuovi passi nel 2015: presso il MAT, Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, nasce SPLASH, un centro di raccolta di pubblicazioni, albi, fumetti, saggi, articoli e materiale multimediale riguardanti il percorso dell’artista e il Fumetto Italiano. È un archivio dedicato ad Andrea Pazienza e desidera sfogliare un contesto storico significativo in cui ha inseguito l’arte del disegno nel gioco del fumetto. È un punto di riferimento per chi desidera curiosare i documenti per motivi di studio e intende diventare un luogo di proposta organizzando convegni, mostre e iniziative didattiche legate a questo mondo magico. Ha solo sei anni e mezzo e gioca a nascondino: è furbo e i fumetti sono i suoi migliori amici, chiudono il mondo fuori e fanno sorridere ragazzi e bambini già cresciuti. Splash non ha età, ecco la vera faccia: una copertina buffa, desiderosa di carezze che siano nuova scoperta, saltella sul ripiano e ruba momenti di bellezza.

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