TODA “FEIJOA” TODA BELEZA

È ancora poco conosciuta; molti non sanno neanche quale sia il modo giusto di pronunciare il suo nome; per la presenza in tanti giardini pubblici dei suoi splendidi fiori è considerata più ornamentale che alimentare. Eppure la pianta della feijoa sta iniziando a diffondersi anche sulle tavole degli italiani, per le proprietà nutritive e il gusto decisamente originale dei suoi frutti. Meglio, dunque, non farsi cogliere impreparati e godere a pieno di tutte le opportunità offerte da questo nuovo alleato del nostro benessere.

Origine e caratteristiche

Brasile e Argentina, ma nell’entroterra montano; oppure Colombia e Uruguay. Questi i paesi d’origine del nuovo frutto della salute che pian piano sta conquistando gli europei. L’Acca Sellowiana è stata chiamata feijoa in onore del naturalista João da Silva Feijó, fondatore del Museo di Storia Naturale di Lisbona che, nel corso della sua attività, ha coordinato molte e preziose spedizioni in Sudamerica. È un arbusto della famiglia delle Myrtacee (di cui fanno parte anche l’eucalipto e i chiodi di garofano, per intenderci) che può raggiungere fino ai 7 metri d’altezza. Le foglie sono lucide sulla parte superiore e leggermente feltrose in quella inferiore, molto scure; i fiori si presentano dai petali a base bianco-rosacea ricca di venature violette e rosse, pieni di stami ed estremamente scenografici; i frutti, ad una prima occhiata, somigliano a dei piccoli lime dalla buccia d’un verde più scuro, ma le dimensioni sono decisamente inferiori. La polpa è color giallo tenue, umida e piena di semini. Il sapore, nella piena maturità (che avviene all’inizio dell’autunno), è dolce con note aspre: secondo alcuni ricorda un mix tra la fragola e l’ananas.

Perché fa bene

Le proprietà della feijoa sono molteplici. Innanzitutto, grazie alla presenza di vitamina C è un valido alleato per il nostro sistema immunitario durante la stagione fredda e per tenere sotto controllo il colesterolo. La vitamina B9 – meglio conosciuta come acido folico – aiuta l’apparato osseo a svilupparsi e rinforzarsi, per questo motivo ne è fortemente consigliata l’assunzione alle donne in gravidanza. La presenza di fibre aiuta la regolarità intestinale e quella di omega 3 e 6 agisce sul sistema cardiovascolare fluidificando il sangue e, dunque, prevenendo il rischio di trombosi. Il suo punto di maggiore forza, però, è la ricchezza di iodio. Con una quantità di questo minerale di ben 3 mg. per ogni 100 gr. di polpa, la feijoa è un aiuto concreto alla prevenzione dei disturbi alla tiroide.

Tante, però, sono le applicazioni anche nel campo della bellezza: per le sue qualità idratanti, rinfrescanti e tonificanti questo frutto è utilizzato nella composizione di creme per il viso e il corpo. Inoltre le sue proprietà antiossidanti rallentano l’invecchiamento cellulare, contribuendo a mantenere una pelle fresca ed elastica.

Come consumarlo

Innanzitutto, nella sua funzione principale: quella di frutto! Quando è maturo, è facile tagliarlo in due parti e “scavarlo” nella buccia con l’ausilio di un cucchiaino. Ma il suo sapore così particolare permette davvero di sbizzarrirsi in cucina. La feijoa tagliata a pezzetti può arricchire insalate e macedonie, ma anche decorare formaggi cremosi e frozen yogurt. Frullando la polpa si ottiene una base per salsa che si sposa benissimo con piatti di carne o pesce, sia per dare un tocco in più a qualcosa di elaborato che per esaltare la semplicità di una grigliata. Sta diventando una buona abitudine realizzare marmellate e composte di feijoa,

per accompagnare la colazione su fette biscottate o pane tostato, ma anche per abbinamenti più audaci negli appetizer, su formaggi a pasta dura, tartine e chips. Immancabile il classico smoothie, per “bere” facilmente la feijoa a merenda o dopo l’allenamento.

Curiosità: anche i fiori della feijoa sono commestibili. I sudamericani li utilizzano freschi nelle insalate, bolliti in tisane e decotti, cucinati in dolci o risotti. Qualcuno li preferisce addirittura fritti, al posto delle patatine!

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