IL “TERZO PARADISO” DI MICHELANGELO PISTOLETTO E “IL GRAN CARRO”, LE DUE RILEVANTI ISTALLAZIONI A RENDE PER LA CONOSCENZA DELLO SPAZIO CELESTE.

Coniugare in maniera innovativa la trasmissione della conoscenza scientifica con l’esperienza artistica: è uno degli scopi centrali di “Esplorare Rende Felici”, progetto originato dalla collaborazione tra gli assessorati ai rapporti con l’Università e alla Cultura del comune di Rende e, per la direzione scientifica, con il Dipartimento di Fisica dell’Unica.

E’ stata infatti inaugurata, presso piazza San Carlo Borromeo a Rende, in provincia di Cosenza, nello spazio verde di fronte al municipio del comune, una nuova istallazione, il Terzo Paradiso, realizzata in virtù di una collaborazione con la Fondazione Pistoletto e la partecipazione di Confindustria Cosenza, ANCE, e degli studenti del Liceo Artistico Lucrezia Della Valle.

Ma le composizioni in realtà sono due, cioè il Terzo Paradiso, il segno/simbolo di Michelangelo Pistoletto, che potrà divenire ha asserito l’assessore Marta Petrusewicz: “il sito di eventi culturali di disseminazione della conoscenza dello spazio celeste, della cultura scientifica in generale e in particolare dell’astronomia; in coniugazione, dall’altra parte, con una seconda istallazione permanente, il Gran Carro”.

I curatori del progetto Terzo Paradiso sono: Marilena Morabito e Roberto Sottile, la direzione scientifica è di Roberto Bilotti, mentre la parte ideativa-progettuale è coordinata da Francesco Saverio Teruzzi della Fondazione Pistoletto.

Il rapporto tra il Terzo Paradiso e la dimensione celeste è oggi riconosciuto: nel 2017, è stato scelto come logo della missione spaziale VITA, e le fotografie realizzate dall’astronauta Paolo Nespoli sono condivise mediante la app. SPAC3, per attuare un’opera collettiva planetaria. E anche la ASI, Azienda Spaziale Italiana, ha costituito un Terzo Paradiso sul prato della sua sede principale, a Roma.

L’opera di Rende nel segno-simbolo dell’artista di Biella, è invece un’istallazione permanente realizzata con materiale lapideo di risulta.

“Il Terzo Paradiso è un simbolo creato da una linea che incrociandosi due volte crea tre cerchi: i due esterni rappresentano le differenze, le contrapposizioni, (opposizioni) al centro connessioni, far connettere le contrapposizioni in modo creativo è un collante di cultura, simbolo di pace e di equilibrio”, afferma Roberto Bilotti.

Le due istallazioni creeranno una interazione dialogica, tra di loro mediata dalla partecipazione del pubblico.

Ha specificato infatti l’assessore Marta Petrusewicz: “la parte più strettamente scientifica del progetto, sotto la direzione scientifica del professor Francesco Valentini, prevede l’attività per le scuole e il pubblico cittadino, nell’agorà e all’interno dell’Università della Calabria”.

Per un metodo verso l’utilizzo delle nuove tecnologie, sarà determinata presso il PTU, Piccolo Teatro Unical, una esposizione “Viaggio nel sistema solare e tra gli esopianeti”, con due video

tematici della lunghezza di 45 minuti circa, su temi riguardanti l’interazione Sole-Terra, meteorologia spaziale, fisica dello spazio, esplorazione e scoperta di esopianeti e buchi neri, a cura del professor Pierfrancesco Riccardi del Dipartimento di Fisica Unical.

Ma non è sicuramente la prima volta che i lavori di Michelangelo Pistoletto arrivano a Rende, infatti alcune sue composizioni sono presenti nel Museo d’Arte Contemporanea nel Castello del centro storico della città. Museo intensamente voluto dal mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, che ha con Michelangelo Pistoletto una profonda e antica amicizia. Nella foto, sono insieme seduti su una panchina di Villa Borghese a Roma, davanti al prestigioso Museo Carlo Bilotti.

Ricordiamo i famosi “Quadri specchianti”, del 1961 e 1962, sperimentazioni che giungono al livello più alto dell’oggettività, ma mostrata nei quadri a sfondo nero, con l’uso di acciaio lucidato a specchio che assicura la massima specularità della figura riprodotta.

Ancora i tre spettacolari abiti di Michelangelo Pistoletto, simboli del Terzo Paradiso, che sono stati donati al comune di Rende per il Museo di Arte Contemporanea nel Castello. Il mantello bianco con bottoni come elemento di unione e divisione, i poli opposti del maschile e del femminile aderente al concetto di rinascita alla base della sua poetica, l’abito a campo pieno con stoffe di riuso e l’abito con stoffa tubolare.

Nel 2009 nel Museo Carlo Bilotti, ci fu la nota mostra: “Speculazioni d’artista. Quattro generazioni allo specchio”, esposero circa trenta artisti fra cui Michelangelo Pistoletto. Simbolo lo specchio in tutte le sue declinazioni, idioma rivelatore di verità e inganni, oggetto rituale e sacro fin dalla nascita della civiltà in oriente come in occidente. Lo specchio magico da cui interpretare il presente, il passato e il futuro, è adoperato anche da negromanti e sciamani, e dagli anni Sessanta entrato in gioco artistico con Marcel Duchamp in “Grande Vetro” del 1915.

Michelangelo Pistoletto è ritenuto uno dei più insigni artisti del Novecento, per la creatività ed i temi esaminati. Nasce nel 1933 e si forma fin da giovanissimo nello studio di pittura del padre Ettore Oliviero. Inizia la sua attività negli anni Sessanta, la sua prima mostra personale fu all’interno della Galleria Galatea di Torino.

In virtù dei lavori posteriori, può essere ritenuto uno dei più grandi esecutori in Italia della “nuova oggettività”: con l’uso per primo di fotografie e di oggetti e persone riportati su superfici di acciaio inox lucidato a specchio o su plexiglass, 1963. La sua arte, si è sempre basata sul rapporto tra realtà e apparenza, in grado di appassionare lo spettatore.

Al termine degli anni Sessanta, fu fra i fondatori del movimento dell’Arte povera, insieme a Piero Manzoni, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Mario Merz e Jannis Jounellis ecc., realizzando sculture tramite l’utilizzo di differenti materiali, da fili elettrici alla carta, dagli stracci al cemento, ma anche gesso, marmo e altri.

Il Maestro, nel corso degli anni è sempre più attivo, fra manifesti collaborativi e opere alla Biennale di Venezia, tra esposizioni a Roma, New York e Berlino.

Negli anni Novanta compra un opificio dismesso, l’ex Lanificio Trombetta, struttura di archeologia industriale nello storico centro tessile di Biella. Attualmente questo enorme luogo è denominato Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, inaugurato nel 1998. La Cittadellarte è poi durante il tempo divenuta un caposaldo per l’arte contemporanea in Italia, dove si attuano incontri pubblici, manifestazioni e rassegne che coinvolgono artisti di svariate discipline, identificandosi in vasti settori della società, ma anche ambiente in cui l’artista prosegue i molteplici suoi progetti.

Nel 2003, a Michelangelo Pistoletto viene consegnato il Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia e dopo due anni crea il Terzo Paradiso, la fase più recente del suo lavoro.

Il Terzo Paradiso è sostanzialmente il nome di un simbolo che riconfigura il segno matematico dell’infinito aggiungendo un grande anello centrale il quale, per Pistoletto, rappresenta il grembo generativo della nuova umanità, composto dall’unione dei due anelli che nel vecchio segno formano l’infinito. Il Terzo Paradiso, riproduce in questo modo la fusione fra il “paradiso naturale” e il “paradiso artificiale”, un nuovo grado della civiltà umana, espressione ultima della filosofia di cambiamento mediante l’arte e l’impegno sociale desiderata dal Maestro.

Quello del Terzo Paradiso, è diventato così il segno distintivo di Michelangelo Pistoletto; ha esposto nelle piazze italiane e nei musei di tutto il mondo, dalla facciata d’ingresso della Piramide del Louvre all’atrio della sede del Consiglio dell’Unione Europea di Bruxelles, durante il semestre di presidenza italiana, dal bosco di Francesco D’Assisi in cui il simbolo fu composto da 160 ulivi, al parco del Palazzo delle Nazioni Unite, dove il segno era formato da 193 pietre, una per ogni paese membro dell’ONU. Ancora al mare di fronte all’Avana al Circolo Polare Artico, ed è addirittura diventato il logo della missione VITA, quella che ha portato Paolo Nespoli sulla stazione spaziale internazionale nel 2016, come già citato.

Il simbolo del Terzo Paradiso è stato proiettato persino sul soffitto della Serpentine Gallery, nell’ambito della sua mostra personale: “The Mirrors of Judgement”, o il tempo del Giudizio. Tale itinerario londinese nei Kensington Gardens arrivava negli intenti dell’artista al luogo della rivelazione e della conoscenza, con le immagini anche delle quattro principali religioni del mondo, Cristianesimo, Islam, Ebraismo e Buddhismo.

Ricordiamo, infine, che nel 2020 il simbolo è stato donato da Michelangelo Pistoletto al comune di Biella, divenuta l’anno precedente città creativa UNESCO.

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