Stefano di Stefano L’architettura che si fa arte

Amore e passione per l’archittetura ciò che da sempre ha contraddistinto Stefano Di Stefano, nato a Roma nel 1957 e laureatosi in architettura, sempre a Roma nel 1982, ha votato la sua vita professionale alla ricerca, che si potrebbe quasi definire maniacale, della cura del dettaglio mediante la quale riuscire a mostrare la ebllezza intriseca nel lavoro; ogni luce, ogni rilievo, ogni profondita creata mirano a mostrare con eleganza e semplicità la bellezza delle sue opere.

Già nell’adolescenza si è rilevata la vena artistica di Stefano Di Stefano che iniziava a prendere piede nella sua vita. Ritratti di città, nei quali mostrare la sua “cattura” di momenti di vita quotidiana quali un caffè in compagnia o una passeggiata in centro, realizzati attraverso la sua penna dal tocco morbido ma deciso durante i suoi viaggi. Dipinti con gli acquerelli grazie ai quali piega i colori per mostrare la bellezza dei paesaggi africani a lui tanto cari realizzando una vera e propria istantanea del momento più che un quadro.

Tutte le sue esperienze hanno portato Stefano Di Stefano a realizzare che l’elemto grafico nella progettazione poteva essere non solo supportato ma anche valorizzato dai colori. Fondendo le sue capacità di disegno tecnico alla sua creatività artiscita con gli acquerelli ha creato uno stile sicuramente eclettico ma anche polivalente, in grado di adeguarsi a qualenque progetto risaltandone tutti gli elementi al fine di creare un armonia che sia percepibile anche solo ad un rapido sguardo.

Nella sua vita Stefano Di Stefano ha sposato, lavorativamente parlando, il corso di una nuova progettualità di Roma con il recupero dei Beni Ambientali e culturali promossa dalla regione Lazione, partecipando alla sistemazione architettonica di Piazza Dante nel 1990, al prolungamento della linea “A” della metropolitana tra Ottaviano e Battistini, la rappresentazione grafica dell’Augusteo, alla valorizzazione del parco di Massenzio e del parco archeologico di Centocelle nel 2012 per la sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma, inoltre tra le sue opere di maggior rilievo c’è la collaborazione con il collega F.Tarquini con il quale realizza il rilievo dell’Isola Tiberina, tale opera è divenuta successivamente la base della mostra: “La Nave di Pietra” ed è stata comparata all’articolo di Calvino: “La Città deve ritrovare i suoi Dei”.

Stefano Di Stefano rappresenta un ideologia di artista che abbandona la specificità per una più amplia e variegata conoscenza, andando a esplorare possibilità e soluziopni artistiche non ancora affrontate con lo scopo di esaltare la bellezza per quello che è.

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