COME SI COSTRUISCE UN OSPEDALE IN DIECI GIORNI

Il divampare del contagio del Coronavirus sta creando non pochi disagi, soprattutto a quelle regioni maggiormente colpite da questa epidemia. E’ il caso certamente della Lombardia dove l’emergenza in corso ha creato una situazione nel settore sanitario davvero insostenibile. Gli ospedali presi d’assalto sono a tal punto gremiti che scarseggiano i posti letto nel reparto di terapia intensiva. Tanto che la Regione Lombardia ha fatto una scelta drastica: ha convocato Guido Bertolaso come “consulente” del Governatore Attilio Fontana per la realizzazione dell’ospedale Covid nei padiglioni della Fiera di Milano a Rho, con 500 posti di terapia intensiva , mentre altri 192 posti saranno allestiti al San Carlo in due piani vuoti. Oltre ad essi alcuni reparti di ospedali tra cui il Niguarda e alcune cliniche private di Milano saranno requisite al fine di adibirle ed attrezzarle sempre per l’assistenza della terapia intensiva. A Roma vi saranno nuovi posti letto di terapia intensiva: grazie al raddoppio di quelli dello Spallanzani ,all’apertura del Covid-19 Hospital 2, una struttura interamente dedicata al Coronavirus realizzata all’interno della clinica Columbus e probabilmente a una clinica privata a Casal Palocco, quartiere sud della Capitale e allo svuotamento di una torre del Policlinico di Tor Vergata. Ma per la diffusione ormai in parte passata del Coronavirus in Cina che ha provocato migliaia di vittime, il Governo per far fronte al diffondersi dell’epidemia, decise di costruire, completamente ex novo, rapidamente ben due ospedali. Realizzata un’impresa che sembrava impossibile: i lavori di costruzione del primo ospedale di Wuhan l’Huoshenshan sono iniziati il 23 gennaio e dal 3 febbraio ha iniziato ad accogliere i primi pazienti. Anche il secondo ospedale è stato completato in pochissimi giorni, il Leishenman che ha accolto 1500 malati. La Cina spedita ha costruito i suoi ospedali in tempi record, ovvero in soli dieci giorni. Nonostante ciò, la costruzione di Wuhan, l’Huoshenshan, una struttura di 25000 metri quadrati in così poco tempo sembra pura propaganda. Ma è possibile costruire un ospedale in dieci giorni? Gli ospedali di Wuhan devono essere considerati un miracolo cinese. Dieci giorni sono tempi che richiedono una grandissima organizzazione in cantiere e che necessitano anche della capacità di saper coordinare simultaneamente operazioni edili, impiantistiche e logistiche molto diverse. Questa è stata la vera complessità. All’opera, in alcuni momenti, hanno lavorato insieme 7mila persone divise su tre turni. Carpentieri, idraulici, elettricisti hanno lavorato 24 ore su 24, gli operai hanno ricevuto al giorno 1200 yuan, circa 156 euro, somma equivalente al triplo della diaria normale. Ma non è una cosa che stupisce. La Cina ha una capacità unica al mondo in alcuni momenti di far tesoro di una disponibilità individuale per far parte di uno sforzo collettivo enorme. La Cina, ha una storia di risultati rapidi per progetti monumentali ha infatti il record di velocità per la costruzione di grattacieli. All’interno degli ospedali sono stati realizzati i vari reparti per le degenze, sale di consultazione, sale di terapia intensiva, reparti dedicati alla tecnologia medica, magazzini, depositi temporanei e di lavaggio per le ambulanze. Gli ospedali prendono ispirazione dal Xiaotangshan Hospital costruito a Pechino nel 2003 per affrontare il problema della Sars, un centro medico temporaneo nella periferia settentrionale della città, costruito in soli sette giorni con 4000 persone che lavoravano giorno e notte. L’edificio dopo la fine dell’epidemia è stato smantellato. Il Governo della Repubblica Popolare Cinese per agevolare e velocizzare i tempi di realizzazione dei suoi ospedali del Coronavirus ha inoltre eliminato quanto più possibile le procedure burocratiche che sono normalmente necessarie, così come i vincoli finanziari, mobilitando tutte le risorse di cui dispone. Gli ospedali sono stati costruiti con strutture modulari. Si tratta praticamente di grandi cubi che si assemblano l’uno con l’altro. Per accelerare i lavori di costruzione è stato essenziale che i complessi ospedalieri avessero una struttura a un piano in moduli prefabbricati. Si tratta di una struttura imbullonata in cui vengono inserite “diverse scatole” lasciando tra loro dei collegamenti. I container creati possono ospitare fino a due pazienti, ma gli spazi possono essere ampliati rimuovendo delle pareti. Inoltre, all’istallazione degli shelter sono state create ulteriori rifiniture in plastica che sigillano l’opera e annullano del tutto i rischi di contaminazione. Dal punto di vista architettonico, la progettazione dell’impianto ospedaliero non è la parte più complessa, in quanto le distanze tra gli impianti e le superfici sono completamente standardizzate, tutto è interamente regolato dal disegno architettonico della facciata, ma anche dalla distribuzione iniziale, motivo per cui gli ospedali hanno molte analogie quando sono terminati. I progetti delle opere realizzate sono puramente funzionali, per realizzare un ospedale in dieci giorni non si può pensare all’aspetto estetico. Ma la velocità costruttiva può inficiare in qualche modo la funzionalità del’ospedale? La durata nel tempo della struttura non sarà differente, anche infatti gli edifici delle esposizioni mondiali vengono costruiti in breve tempo e alla fine durano. A Wuhan i due ospedali l’Huoshenshan e Leishenman sono stati costruiti da zero in appena dieci giorni. Si tratta di un record mondiale: i cinesi ce l’hanno fatta in appena l’1% del tempo medio necessario per costruire un ospedale in Europa. L’emergenza non può attendere.

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