Sax and sex: quando la musica racconta storie e travalica le coincidenze. Le emozioni del sassofono di Attilio Berni.

Originario di un piccolo paese della provincia di Viterbo, Attilio Berni è un musicista classe 1963 che, oltre ad essere perito musicale e docente, è oggi il più grande collezionista al mondo di sassofoni: una passione nata durante l’infanzia, grazie alla banda del paese e sostenuta dalla mamma che, di nascosto dal padre, amante invece del clarinetto, comprò per lui il primo sassofono.

È durante il suo viaggio di nozze, però, che avviene un incontro magico, destinato a cambiare la vita del professor Berni: quello con Joe Lovano, uno tra i più grandi sassofonisti al mondo, che suonava un sax particolare, un modello senza cuscinetti, costruito dalla Felmer durante la seconda guerra mondiale. Un oggetto unico che porterà Attilio a prendere una decisione importante: ricercare gli strumenti a fiato più unici e particolari in tutto il mondo, per regalare loro una nuova casa, in Italia.

Ne acquisterà ben 250 già durante il suo viaggio di nozze, dando così il via alla sua carriera di broker a livello mondiale che lo porterà ad acquistare e rivendere oltre 12.000 sassofoni e, successivamente, anche a diventare collezionista.

La parola sax, per Attilio Berni, evoca alla mente uno strumento unico, diverso da tutti gli altri e con un fascino travolgente: “Non è solo un pezzo di metallo, ma l’estensione dell’anima di chi lo suona e collezionarli è come sfidare il tempo”, ci spiega il maestro…

Inventato da Adolphe Sax nell’800, questo strumento ha raggiunto il successo solo quando giunse negli Stati Uniti dove, grazie al jazz e ad una società votata all’esaltazione del singolo, i suoi interpreti riuscirono ad esaltarsi e a creare musica destinata a rimanere nella storia perché si quello tra jazz e sax è un legame che possiamo arrivare a definire addirittura “carnale”.

Il 7 settembre 2019 Attilio Berni ha inaugurato a Fiumicino il primo museo del sax, grazie ad un accordo con l’amministrazione comunale che gli ha concesso un immobile, da lui completamente trasformato, dove ora, oltre ai sassofoni, possiamo ammirare anche giocattoli ed accessori vintage.

Recentemente un gruppo giapponese ha avanzato un’offerta da capogiro per rilevare l’attività, ma il maestro Berni ha rifiutato perché, al di là di una semplice questione economica, “con il suo timbro caldo e suadente, questo strumento a fiato è in grado di avvolgerci in un turbinio di emozioni sia per chi lo suona, sia per chi ascolta, esprimendo anche pensieri erotici e le emozioni non hanno prezzo”.

Emblema di tutto ciò è l’evento musicale “Saxappeal”, curato dallo stesso Berni nel corso del 2020, dove l’erotismo musicale raggiunge il suo apice con note sensuali e travolgenti, mostrandoci le metamorfosi del più sexy tra gli strumenti musicali: una meravigliosa occasione per avvicinarsi alla storia del binomio sax-erotismo nel cinema, che ci auguriamo possa essere riproposta anche negli anni a venire.

 

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