A Roma hanno riaperto i Musei Capitolini, il Museo della Shoah ma anche le Ville pontificie.
Al di là del virus, è tanta la bellezza da cui ripartire, anche all’aperto.
Dal 19 maggio hanno riaperto al pubblico i Musei Capitolini e il Museo di Roma a Palazzo Braschi. I primi Musei Capitolini saranno aperti regolarmente previa prenotazione allo 060608. Si potrà tornare a sperimentare da vicino, senza la sola fruizione on-line garantita nei mesi di lockdown, la bellezza, vivendo esperienze fondamentali della vita sociale e culturale per ogni cittadino
Sempre nella Capitale la mostra-evento “Canova. Eterna bellezza”, incentrata sul legame tra Antonio Canova e la città di Roma, con oltre 170 opere e prestigiosi prestiti da importanti Musei e collezioni italiane e straniere, sarà fruibile fino al 21 giugno. Incorniciate all’interno di un allestimento di grande impatto visivo, oltre 170 opere di Canova e di alcuni artisti a lui contemporanei animano le sale del Museo di Roma, a Palazzo Braschi. L’esposizione racconta in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779.
Ha riaperto anche la Fondazione Museo della Shoah, lo spazio espositivo presso la Casina dei Vallati. In esposizione la mostra “Shoah. L’infanzia rubata”, ideata e prodotta dall’Associazione Figli della Shoah, organizzata dalla Fondazione Museo della Shoah in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma. Al fine di preservare la sicurezza dei visitatori e del personale della Fondazione, sarà garantita una visita nel pieno rispetto delle norme stabilite dal Governo.
Dal primo giugno riapriranno anche i Musei Vaticani. “Per un periodo ancora difficile da determinare nella sua durata – si legge sul sito ufficiale – le visite saranno impostate secondo alcuni rigidi criteri, regole necessarie perché la vostra visita possa svolgersi nelle migliori e più sicure delle condizioni”.
La riapertura sarà accompagnata da un “rinnovato spirito di condivisione” dello straordinario “patrimonio universale di storia, di arte e di fede”. È quanto sottolinea Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, anticipando anche qualche novità, come il restauro del Salone Costantino, una delle quattro sale delle Stanze di Raffaello. Altre novità riguardano la Pinacoteca Vaticana: la Sala ottava dedicata a Raffaello, di cui quest’anno ricorrono i 500 anni dalla morte, è stata completamente rinnovata.
Per accedere ai Musei occorrerà obbligatoriamente prenotare la propria visita attraverso il portale ufficiale tickets.museivaticani.va. In questo periodo la prenotazione sarà gratuita (in esenzione dei diritti, ordinariamente pari a 4 Euro).Gli accessi saranno contingentati e organizzati su fasce di ingresso di 15 minuti ciascuna. Per accedere ai Musei ed ai Giardini Vaticani è inoltre obbligatorio indossare una mascherina a copertura di naso e bocca. La mascherina andrà tenuta per tutta la durata della visita. Ciascun visitatore sarà sottoposto al controllo della temperatura corporea attraverso idonee strumentazioni termometriche. Sarà negato l’accesso a tutti coloro che avranno una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C. Inoltre, come da decreto ministeriale, all’interno dei Musei occorrerà mantenere la distanza interpersonale di oltre 1 metro ed evitare assembramenti.
Oltre ai Musei Vaticani, si potranno di nuovo visitare le Ville Pontificie di Castel Gandolfo e i suoi giardini, esclusivamente il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00, con ultimo ingresso alle ore 17.00. Il primo giorno di riapertura è previsto per sabato 6 giugno.
Ancora, per godere della bellezza all’aria aperta, fino al 14 giugno sarà possibile visitare l’area delle collezioni del giardino del Roseto Comunale di Roma, curato dai tecnici del dipartimento Tutela ambientale del Campidoglio. Una sezione che ospita oltre mille varietà di rose, provenienti da tutto il mondo e appartenenti a diverse epoche storiche.