Ristorante Tazio, la creatività dello chef Niko Sinisgalli nella storia di Roma

Una cena esclusiva tra piatti d’autore, il fascino della “dolce vita” e il richiamo dell’antica Roma. Non poteva sorgere in un luogo migliore l’esclusivo Tazio ristorante e Champagneria, elegante locale ospitato all’interno degli spazi di Palazzo delle Naiadi– The Dedica Anthology a Piazza della Repubblica. L’hotel a 5 stelle luxury è affacciato su una terrazza che unisce la Roma degli Imperatori a quella dei Re sabaudi. In questo palcoscenico unico al mondo, dove classicità e modernità corrono insieme, prendono vita le creazioni dell’executive chef Niko Sinisgalli.

Dedicato al fotografo-paparazzo Tazio Secchiaroli, il primo a fotografare le vivaci notti di Via Veneto immortalando i divi di tutto il mondo, il ristorante Tazio vi accoglie in uno spazio rétro stile newyorchese fatto di geometrie di marmo bianco e nere, giochi di luci e cristalli. Un’atmosfera accogliente ed elegante, perfetta per gustare i piatti dell’executive chef Niko Sinisgalli e bere dell’ottimo vino. Delle salette raccolte, quasi delle dépendance, permettono ai clienti di mangiare in assoluta riservatezza. Di tanto in tanto, tra un antipasto e un calice della selezionata carta dei vini è possibile osservare delle foto del paparazzo dei Vip Tazio Secchiaroli, assaporando quell’atmosfera magica che Federico Fellini cristallizzò nel 1960 nel suo capolavoro “La dolce vita”.

Attenzione spasmodica alle materie prime, ma anche tecnica e fantasia: sono questi gli ingredienti principali che Niko Sinisgalli inserisce nei suoi piatti. Si va da quelli legati alla tradizione lucana, come gli strascinati alla “Don Mario” con salsa di pomodorini piccadilly, basilico rosso e pecorino affumicato di “Filiano”, a quelli decisamente più gourmet e creativi, come le capesante scottate al timo limonato con spuma di topinambur, caviale Asetra e fumo di ciliegio. I secondi spaziano dalla tempura croccante di calamaretti e gamberi rossi di Mazara del Vallo, al foie gras di anatra al profumo di mirto con cavolfiore viola, crema di sedano, rapa e ristretto di arance rosse.

Ambasciatore della cultura enogastronomica della Basilicata e di Matera (Capitale europea della Cultura 2019), lo chef Sinisgalli, insieme a sua moglie e manager Maria Rosito, guarda indietro, facendo tesoro delle tradizioni familiari, ma con lo sguardo proiettato al futuro e sempre aperto a nuove sfide. Nel cuore la voglia di diffondere le tradizioni culinarie ma anche le bellezze della sua Lucania, una terra ricca di storia che è in grado, tra calanchi e borghi sospesi nel tempo, di lasciare senza parole. In questo la scelta delle materie prime segue percorsi ben definiti, esaltando prodotti naturali e di nicchia, come i fagioli di Sarconi e il rafano del Pollino.

Meritano un cenno a parte i dolci. Soprannominato lo “scultore”, per l’architettura dei suoi piatti, lo chef ha trovato un modo molto originale per concludere le cene dei suoi ospiti: i “dolci su tela”. I dessert sono serviti direttamente su una speciale tovaglia, che permette infinite possibilità alla fantasia.

La location rappresenta il valore aggiunto di Tazio ristorante. Il Palazzo delle Naiadi si trova a Piazza della Repubblica, prima conosciuta come Piazza Esedra, che sorge sopra la grande esedra delle Terme di Diocleziano. A fine Ottocento, ricordando l’aspetto dell’edificio romano, è stato costruito il famoso colonnato semicircolare: uno dei luoghi simbolo del rinnovamento della capitale d’Italia appena unificata.

Il palazzo delle Naiadi, ridisegnato dall’architetto Maurizio Papiri e dal designer Adam D. Tihany, risale proprio a questa fase, quando il maestro Gaetano Koch costruì i due palazzi-colonnato gemelli in stile neoclassico. In un gioco di sguardi, l’opera umbertina abbraccia la sensuale fontana delle Naiadi inaugurata nel 1901 al centro della piazza: la Ninfa dei Laghi che tiene il cigno, la

Ninfa dei Fiumi, sdraiata su un mostro acquatico, la Ninfa delle Acque Sotterranee adagiata su un drago e la Ninfa degli Oceani in sella a un cavallo che simboleggia il mare. L’uomo che domina l’acqua, il progresso che assorbe e si sovrappone alle vestigia dell’antica Roma. L’intera zona era infatti occupata in passato dalle immense Terme di Diocleziano. La costruzione del più grande complesso termale dell’Urbe iniziò alla fine del III secolo d.C.: si trattava di un enorme “palazzo del popolo” costruito sul colle Viminale che occupava oltre 13 ettari. Oggi i clienti dell’hotel possono ammirare degli affascinanti resti delle Terme di Diocleziano al piano seminterrato.

Come se non bastasse, a fare da sfondo a Piazza della Repubblica, si trova la chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, costruita nel Cinquecento all’interno del frigidarium delle terme da personaggi dal calibro di Michelangelo Buonarroti e poi rimaneggiata nel Settecento da Luigi Vanvitelli. Un’immagine che racchiude l’essenza di Roma e il sapore del Ristorante Tazio a Palazzo delle Naiadi: un salotto raffinato immerso nella storia, per un menu a cinque stelle.

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