Risate a crepapelle

In un pomeriggio di calda estate presa dalle piccole faccende ascolto i suoni che arrivano da fuori. Incredibile come in una giornata possano risuonare e vibrare emozioni positive tutt’intorno. Contagiose? Penso proprio di sì! Una bimba corre, in giardino, incontro al nonno e dopo poco lo coinvolge in un gioco che è durato più di un’ora. Lei con una pistola ad acqua inizia a bagnarlo e lui corre e ride. La piccola gli va dietro, i genitori la richiamano, il nonno ride ed emette piccoli urletti e lei ride ancora di più! Il papà la sgrida perché il nonno così non può salire in macchina, tutto bagnato, per tornare a casa. e lei ripete: “Nonno non ti puoi sedere in macchina!” e ridono come pazzi tutti e due e io dietro a loro! Mi ricordo i miei, non più giovincelli, che giocavano con mio figlio, seduti per terra, con le macchinine…strabiliante!

Dopo poco sento una bella canzone di Venditti arrivare da un balcone, riconosco la provenienza. E’ da un appartamento dove vive una donna con una patologia genetica un po’ aggressiva e sento la sua voce e canticchia piano piano. Poi sento la voce di una sua vicina, una ragazza con la sindrome di down. Insieme prendono coraggio e cominciano a cantare, dapprima piano piano e poi a squarciagola. Due stonate da paura, aiutoooo! Tra una parola e l’altra dell’ormai canzone storpiata: “Che fantastica storia è la vita” ridono a crepapelle e cantano e ridono!!! Ho cominciato a ridere pure io, forse è stato meglio che non ho cantato, altrimenti il cane dell’altra vicina cominciava ad ululare! Sai che concerto!

Beh la mia buona dose di risate me la sono fatta, per oggi sarà abbastanza. Invece no. Esco di casa, quasi all’imbrunire, per delle compere e all’angolo della strada poco trafficata c’è una famigliola che gioca con una palletta. Moglie, marito e tre figli, una famiglia indiana che da un po’ vive nella palazzina accanto. In pratica cinque bambini, allegria, dispettucci, ammiccamenti, la palla corre via lontana e tutti si lanciano all’inseguimento. Il più piccolo si tuffa e stringe a sé la palletta trionfante. Si abbracciano e ridono felici tutti insieme, che meraviglia! Rientro soddisfatta dei miei acquisti, apro il cancello e sento un buona sera nell’aria. E’ la cara Mar Jorie, la mia vicina, che con il suo dolce sguardo mi regala un bellissimo sorriso, quale migliore conclusione di giornata!

Nonni, nipoti, famiglie, tante persone nella loro unicità e diversità, che insieme costruiscono il puzzle della vita. Che fantastica storia, tante storie, tante belle anime, a volte insieme in salita, a volte felici per i piccoli momenti, per i semplici gesti della giornata. Armonia e gioia sono il toccasana della vita, il benessere nasce così, non c’è bisogno di molto altro, poi arriva tutto il resto, di conseguenza. Il simile attira il simile, il bello attira il bello e allora perché attirare paura quando possiamo vivere meglio? La risonanza tra gli esseri umani funziona e non è solo quando pensi a qualcuno e quel qualcuno ti telefona, è molto di più. Il cuore lo sente, ma bisogna aprirci alla vita, vivere. Quando ci chiudiamo per timore, ci chiudiamo anche alla gioia e all’amore! Cominciamo a ridere un po’ di più e poi ne riparliamo. In foto uno dei momenti più divertenti della mia vita, mi guardo e rido, che c’è di meglio!

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