Grazie ai fondi del PNRR, lo sconfinato patrimonio pugliese potrà essere rivitalizzato.
Le città d’arte, le fortezze medievali e le basiliche seicentesche. Il verde sconfinato del Parco Nazionale del Gargano, che inghiotte i suoi visitatori in un meraviglioso connubio panteistico. Gli scogli scoscesi e vertiginosi di Polignano a Mare. Le grotte carsiche di Castellana, che sprofondano negli abissi più reconditi del suolo e regalano ai turisti la suggestiva visione delle stalattiti trapassate da un’abbacinante luce solare. Le architetture, uniche e peculiari, dei trulli di Alberobello. Una tradizione culinaria secolare. La coltivazione degli ulivi. Gli odori, i campi e i paesaggi irripetibili del Salento. Il Mar Jonio e il Mar Adriatico, che la lambiscono, carezzandone le coste frastagliate. E poi le spiagge: chilometri e chilometri di dune da cui si accede a un’acqua limpida, promanante una suggestione di purezza e candore che sembra in grado di ripulire gli esseri umani persino dal peccato originale.
Questo e molto altro è la Puglia, patria di artisti e intellettuali che hanno portato lustro alla nostra nazione. Una terra in cui la cultura non può e non deve smettere di essere protagonista. Chi potrà mai dimenticare i grandi successi folk di Domenico Modugno, la versatilità creativa di Renzo Arbore, l’impegno antropologico e antifascista di Tommaso Fiore, o il talento eversivo di Carmelo Bene? Di certo non i loro concittadini, che li hanno visti crescere e maturare tra i vicoli stretti delle loro città di appartenenza, tutte comprese nello “stivale d’Italia”.
Grazie ai fondi del PNRR destinati alla Puglia, le meraviglie qui presenti potranno essere ottimizzate e rivitalizzate. Parliamo di oltre cento milioni di euro, che si assommano ai cinquantasei milioni già stanziati, da sfruttare in via esclusiva per la valorizzazione dei paesaggi rurali e delle architetture. In generale, in questa fase si punta all’implementazione di un gran numero di iniziative e progetti pilota mirati ad aumentare la già altissima attrattività dei borghi pugliesi.
Per quanto riguarda specificamente il PNRR, grazie all’impegno di enti locali, soggetti privati, enti ecclesiastici e altre organizzazioni, si è venuta a costituire una convergenza di intenti, che si ripropone di non tralasciare alcun investimento significativo, dentro e fuori i borghi pugliesi. Diciotto miliardi di euro sono messi a disposizione per spazi culturali, sia pubblici che privati, quali cinema, teatri e musei, oltre che per interventi finalizzati a garantire un maggiore efficientamento energetico di tali strutture. Sette milioni per il restauro di trentatré chiese o edifici di culto e opere d’arte in esse presenti, e per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza di sedici edifici di culto e delle loro torri e campanili. E ancora, più di quattro milioni di euro serviranno a operare interventi e migliorie in diversi giardini storici della regione.
Si è quindi deciso di puntare molto anche sul trasferimento tecnologico, di cui numerosi istituti e strutture pugliesi rappresentano già un’avanguardia. Ci auguriamo che i giusti investimenti del PNRR possano migliorare ulteriormente la situazione, trascinando con sempre maggior forza questo territorio nel reame dell’eccellenza.
Non si tratta tanto di creare bellezza e cultura, ma di valorizzare ciò che già esiste. Non tirare a lucido il sublime tesoro custodito dalla regione Puglia significherebbe sprecare un’occasione imperdibile.
Foto di Simone Paris