I Preraffaelliti al Palazzo Reale di Milano

Dal 19 giugno al 6 ottobre 2019, il Palazzo Reale di Milano ospita la mostra Preraffaelliti. Amore e desiderio, a cura di Carol Jacobi (Curator British Art del Tate Britain di Londra).

Nata dalla collaborazione tra il Palazzo Reale di Milano e la Tate Britain di Londra, la rassegna celebra l’arte dei preraffaelliti, illustrandone il contesto storico-sociale di appartenenza, i valori fondanti e l’influsso esercitato sull’arte e sulla cultura delle generazioni successive, attraverso un percorso espositivo articolato per sezioni tematiche, che comprende circa ottanta opere di diciotto esponenti del movimento.

Nell’autunno del 1848, sull’onda dei moti rivoluzionari che nello stesso anno stavano ridefinendo la struttura politica e sociale di tutta Europa, tre studenti della Royal Academy, William Holman Hunt (1827-1910), Dante Gabriel Rossetti (1828-1882) e John Everett Millais (1829-1896) – cui si unirono, di lì a poco, James Collinson (1825-1881), Thomas Woolner (1825-1892), Frederic George Stephens (1828-1907) e William Michael Rossetti (1829-1919) – fondarono la Confraternita dei Preraffaelliti, una società di intellettuali e artisti che si proponevano di rinnovare l’arte britannica, affrancandola dai rigidi canoni dell’accademismo ufficiale vittoriano, mediante un approccio pragmatico, interdisciplinare e aperto alle sperimentazioni. Identificando in Raffaello e nei suoi seguaci i responsabili della scissione fra idea e realtà che caratterizzava la pittura accademica, avviarono la loro ricerca con il recupero della cultura italiana pre-rinascimentale, indicata già in precedenza dai Nazareni tedeschi e dai Puristi italiani quale modello di una perfetta fusione fra arte e vita. In linea con le posizioni del teorico e critico John Ruskin (1819-1900), che, rivendicando la qualità dei prodotti artigianali, conferiva all’arte un ruolo attivo all’interno di una società sempre più industrializzata, i Preraffaelliti svolsero, inoltre, un’intensa attività nell’ambito delle arti applicate, che costituirà il punto di partenza per la nascita e lo sviluppo, verso la fine del XIX secolo, del movimento Arts&Crafts. Arte e vita ripresero così a dialogare, utilizzando linguaggi e trattando temi diversi, quali il lavoro, l’emigrazione, la storia nazionale, il mito classico, la Bibbia, il paesaggio e il mondo della letteratura. Il risultato è una “modernità medievale” che trova la sua massima espressione nella figura femminile, simbolo dell’amore inteso quale dimensione intermedia fra i poli opposti di antico e futuro, sacro e profano, ideale e reale, come testimoniano i celeberrimi capolavori Ophelia di John Everett Millais (1851-’52), Il risveglio della coscienza di William Holman Hunt (1853), Amore d’aprile di Arthur Hughes (1856), Il sogno di Dante al tempo della morte di Beatrice di Dante Gabriel Rossetti (1871) e La dama di Shalott di John William Waterhouse (1888), tutti esposti a Milano.

La rassegna è promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE e si avvale del contributo scientifico di Maria Teresa Benedetti, che evidenzia lo stretto rapporto tra i Preraffaelliti e l’Italia.

Evento collaterale della mostra sarà, inoltre, un tableau vivant, allestito da sei attori della compagnia napoletana “Teatri 35”, che, nelle serate di martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20 giugno (ore 21.30 in Piazzetta Reale), metterà in scena alcuni dei dipinti più significativi.

Box informazioni:

Preraffaelliti. Amore e desiderio

(19 giugno – 6 ottobre 2019)

Palazzo Reale

Piazza Duomo, Milano

Lunedì 14.30 – 19.30

Martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30 – 19.30

Giovedì e sabato 9.30 – 22.30

www.mostrapreraffaelliti.com

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