IL PONTE DEI SOSPIRI A VENEZIA

Situato a due passi da piazza San Marco, il ponte dei Sospiri attira ogni anno moltissimi visitatori e prende anche il nome di ponte degli innamorati. Nel 1577 un grande incendio danneggiò gravemente Palazzo Ducale. Per ospitare le prigioni, i terribili Pozzi ed i Piombi di Venezia, si optò per una nuova collocazione, sulla riva di fronte del Rio di Palazzo. Le nuove carceri di Venezia, utilizzate fino al 1919, presentavano criteri architettonici più moderni, con celle più ampie e ambienti meno opprimenti. Nei primissimi anni del 1600 il Doge Marino Grimani ordinò l’edificazione di un ponte per mettere in collegamento il carcere con le sale delle varie magistrature. Il compito di costruire il ponte dei Sospiri fu affidato all’architetto Antonio Contin, nipote di Antonio da Ponte (il costruttore del ponte di Rialto) nonché figlio di Bernardino Contin che si trasferì a Venezia nel 1555 e che, insieme agli altri due figli , Tommaso e Francesco, aprì una bottega di architettura e di scultura. Egli si servì di pietra d’istria per il ponte e rispettò in pieno i dettami dello stile barocco, ponendo al centro lo stemma del Doge Grimani. Il ponte, uno dei primissimi monumenti da visitare a Venezia, è pensile e interamente chiuso, composto da due stretti corridoi separati. Tutto era stato congegnato al meglio per impedire sul nascere qualsiasi tentativo di fuga. Secondo la tradizione popolare, a dare al ponte il nome con cui è universalmente conosciuto, fu il poeta Lord Byron, che a Venezia soggiornò per alcuni anni trovando rifugio dai debiti e dagli scandali che lo avevano costretto a scappare dalla madrepatria. I prigionieri infatti che attraversavano il ponte sospiravano prima di venire rinchiusi per sempre nelle prigioni e gettavano un ultimo sguardo alla città e alla sua laguna attraverso le sue piccole finestrelle, rimpiangendo la libertà perduta e magari l’amore che avevano lasciato al di là delle sbarre. Il più famoso dei detenuti che attraversò il ponte dei Sospiri fu il nobile Giacomo Casanova nel 1755, accusato di massoneria e propaganda antireligiosa, la cui fuga dalle prigione dei Piombi rimane la più celebre tra le sue molteplici avventure di dongiovanni veneziano. Inoltre, una credenza popolare, afferma che due persone che si amano avranno la felicità eterna baciandosi su una gondola, sotto il ponte dei Sospiri, all’ora del tramonto. Con il tempo, infatti, il ponte ha assunto connotazioni e significati romantici, probabilmente a causa della grazia dell’architettura e dello scorcio sicuramente particolare in cui è incastonato. Dalle piccole finestre in pietra traforata del ponte dei Sospiri è possibile scorgere tantissime immagini significative di Venezia e della laguna veneta. In lontananza si ammirano nitidamente l’isola di San Giorgio e le acque della laguna, mentre sul retro ci sono il ponte della Canonica e la parte posteriore di Palazzo Ducale. Dall’esterno è possibile notare una suggestiva raffigurazione della Giustizia. Dal ponte dei Sospiri un po’ in tutto il mondo gli architetti hanno preso spunto anche in chiave moderna. È il caso di New York dove è presente una copia del ponte che va a collegare due edifici del Metropolitan Life Insurance Company Tower, un grattacielo che, poi sorpassato dal Woolworth Building, è stato dal 1909 al 1913 il più alto edificio del mondo. Inoltre il grattacielo risulta essere dichiaratamente e palesemente ispirato quando fu realizzato, al Campanile di San Marco. Per quel che riguarda gli altri ponti dei Sospiri nel mondo, nella capitale del Perù, a Lima e precisamente nel distretto di Barranco, c’è un punto che è denominato proprio “Puente de los Suspiros”, costruito nel 1876 e che è tra l’altro uno dei luoghi più incantevoli e romantici della città. Ed ancora in Europa e precisamente nel Regno Unito, ci sono altri due ponti dei Sospiri, ad Oxford presso l’Ertford College che assomiglia però al ponte di Rialto a Venezia e a Cambridge al St. John’s College. Il ponte dei Sospiri ha ispirato anche molti artisti e letterati, tra i quali Edgar Allan Poe, il ponte è riportato ne “l’Appuntamento” ed è stato citato in innumerevoli romanzi, tra i quali recentemente “Inferno” di Dan Brown, e il pittore Mikhail Vrubel, il suo dipinto “Il Ponte dei Sospiri” è conservato alla galleria Tetryakov di Mosca. Questo piccolo ponte sul Rio di Palazzo è uno dei monumenti più noti della città e fermata d’obbligo per chiunque visiti Venezia.

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