Ci sono favole che raccontano storie che si capiscono lentamente, a pezzi, magari a distanza di anni, o forse raccontano sfumature della vita che solo con l’esperienza si riescono a riempire di senso.
Il Piccolo Principe è una di queste.
Sono rimaste nella storia espressioni come:
“L’essenziale è invisibile agli occhi”, “Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano”, “Se qualcuno ama un fiore di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta per farlo felice quando lo guarda” e poi, la più famosa forse: “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”.
E come dissentire da questa affermazione?
È chiaro che quanto più impegno e attenzioni e cura si impiega per coltivare una rosa, ma anche per arrivare a una meta, per conseguire un risultato, per raggiungere un obiettivo, quel risultato è la cosa più preziosa che una persona abbia. Primo, perché hai investito risorse e quindi era importante fin dall’inizio e, secondo, perché man mano che te ne prendevi (e magari continui a prendertene) cura e continuavi e continui a investirci tempo e passione è diventato il centro della sua vita. Insomma, come si dice in questi casi: è un processo che si autoalimenta.
Molte volte, questa frase è stata associata al sentimento d’amore di una persona per un’altra.
Una frase perfetta per un biglietto poetico all’interno di un famoso cioccolatino o in un biscotto cinese della fortuna.