PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI A ROMA TRA MOSTRE E RESTAURI

Palazzo delle Esposizioni è il più grande spazio espositivo e multidisciplinare del centro di Roma. Al suo interno, suddivisi su tre piani, più di 3000 mq espositivi, una sala cinema e un auditorium, spazi per le attività didattiche oltre a una libreria, un ristorante e una caffetteria. Il Palazzo delle Esposizioni è un centro culturale fra i più aggiornati in Europa, in continuo e proficuo scambio con le più importanti istituzioni nazionali e internazionali e propone al pubblico un programma ricco e culturalmente poliglotta: dalle mostre d’arte alle rassegne cinematografiche, dal teatro alle esposizioni fotografiche, passando per la musica, la presentazione dei libri, l’offerta didattica e gli appuntamenti di studio e approfondimento. L’ASP-Azienda Speciale PalaExpo, accogliendo le indicazioni dell’Assessorato alla crescita culturale di Roma, ha presentato il nuovo polo delle culture contemporanee, che diventerà operativo da gennaio 2020, le cui strutture riunite in questa gestione saranno infatti il Palazzo delle Esposizioni, il Macro (via Nizza) e il Mattatoio, spazi già sotto l’egida di ASP. Palazzo delle Esposizioni presenta così il triennio 2020-2022, che prevederà un calendario di mostre decisamente eterogenee, da “Sublimi Anatomie”, incentrata sull’osservazione storica e contemporanea del corpo umano, a “Carlo Rambaldi e Makinarium”, sugli effetti speciali visuali declinati secondo la tradizione artigianale, da “Tecniche di Evasione”, sulle modalità del dissenso degli artisti dell’Europa dell’est, a due grandi retrospettive dedicate a Jim Dine e a Gabriele Basilico. Nell’ottobre 2020 sarà ospitata la XVII edizione della Quadriennale e il World Press Photo. Il Palazzo delle Esposizioni è un edificio in stile Neoclassico, sito in Roma, in via Nazionale. Realizzato da Pio Piacentini, fu il suo primo progetto di rilievo ; seguiranno il Ministero della Giustizia e la Rinascente oggi Zara a Largo Chigi, con qualche significativa villa: Berlingieri in viale Regina Margherita e Cavaglieri in via Po’. Suo pure il Traforo Umberto I. Negli ultimi tempi, lavorava parecchio con il figlio Marcello, famoso architetto della successiva epoca Fascista. Il Palazzo delle Esposizioni fu inaugurato nel 1883, ma il suo stile suscitò aspri dibattiti. Massa imponente però senza finestre; “influenza francese”, era il meno eclettico dei 74 progetti presentati, il più classicista. In mezzo alla facciata una profonda apertura ad arco, sul frontone “ La Gloria” (detta pure “l’arte tra la pace e lo studio”), ai lati poste successivamente 12 statue di artisti famosi, lesene, colonne, rilievi. Per qualcuno lo stile era troppo datato, per altri in anticipo su quello “Floreale” che stava ormai per apparire in città. Topici erano la ristrettezza dello spazio, il margine limitato della strada antistante, perfino il dislivello, accentuato dalla costruzione del Traforo con via Nazionale. La luce dall’alto era garantita dalla trasparenza dei tetti in ferro e vetro. Sei ampie sale convergevano sulla Rotonda centrale. Durante l’epoca Fascista la sua facciata in occasione di alcune mostre (mostra della Rivoluzione Fascista, mostra Augustea della Romanità) fu temporaneamente modificata perché il suo stile fu considerato non al passo con i tempi. Nel corso degli anni il Palazzo delle Esposizioni è stato più volte restaurato e adeguato funzionalmente. Tra i principali restauri vanno segnalati quelli del 1981-1989 su progetto di Costantino Dardi, e quello del 2003-2007 dello studio ABDR, Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri, Filippo Raimondo, in occasione del quale è stato anche ricostruito in chiave bioclimatica e con tecnologie e materiali contemporanei, il volume originario della “Serra” vetrata. A servizio delle funzioni espositive, l’edificio è stato dotato di nuovi ascensori e montacarichi senza interferire con le sale museali. Un grande sforzo anche economico, i lavori di ristrutturazione e di consolidamento sono costati complessivamente 28 milioni di euro, è stato fatto nel dare risposta a tutti i problemi impiantistici di carattere generale: dalla qualità dell’aria, controllo microclimatico per le opere e per l’accoglienza del pubblico, ai nuovi impianti per la sicurezza sia anti intrusiva che antincendio. Ora lo spazio a disposizione delle grandi mostre si articola in tre distinte aree, potenzialmente autonome o integrabili fra loro, distribuite su due piani. Particolarmente piacevole il contrasto tra l’architettura classica del Palazzo e la modernità dell’interno; un innovativo sistema di pareti rivestono i muri delle sale realizzando un ideale fondo espositivo neutro e uniforme e una gestione delle luci estremamente flessibile e in grado di

adeguarsi alle necessità del momento e ad esempio diffondere luce naturale dai lucernari. Il nuovo assetto funzionale del Palazzo prevede tra l’altro un allargamento rilevante degli spazi commerciali, la realizzazione di tre sale, cinema auditorium e forum, dotate appunto di tecnologie avanzate. Il Palazzo delle Esposizioni offre al visitatore un’offerta culturale diversificata, popolare ma di qualità, aperta alle collaborazioni internazionali e al dialogo tra le culture e i linguaggi. Molto amato dai cittadini romani e sempre più frequentato dai turisti più o meno abituati alla Città Eterna, questo imponente palazzo, rappresenta uno spazio di cultura e suggestioni, capace di proporre ai visitatori progetti qualitativamente elevati, standard tecnologici di eccellenza e politiche di accoglienza degli ospiti attente e moderne. Esso offre al pubblico un ricco e prestigioso programma di mostre temporanee ospitando opere di collezioni artistiche che, all’interno dei suoi maestosi spazi, hanno trovato nel modo migliore un intensa collaborazione internazionale tra la nostra cultura e il resto del mondo.

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