Onde del mare o mare di…onde?

Foto di Matteo Cappussi

Che cosa unisce Jimi Hendrix a un’onda? L’accostamento sembrerebbe molto azzardato perché da una parte abbiamo un chitarrista statunitense famoso per le sue canzoni e per i suoi virtuosismi, dall’altra un fenomeno fisico che interessa molte situazioni della nostra vita. Nella realtà anche senza accorgercene, siamo circondati da diversi tipi di onde, del mare, della wifi, della luce, del sole, della radio, del telefono, del televisore… Ebbene, anche la Fender Stratocaster, la chitarra del mattatore di Woodstock, genera delle onde sonore per produrre le magiche note che hanno affascinato il mondo intero. Le chitarre, come tutti gli strumenti musicali, producono note; le note sono onde prodotte dalla vibrazione della corda pizzicata, percossa nel caso del pianoforte o strofinata nel caso del violino. Ogni corda ha, rispetto alle altre, onde di diversa frequenza e la frequenza naturale è quella minima a cui si deve far vibrare una corda in modo tale che generi un suono. Il suono quindi dipende sia dalla posizione sulla tastiera dove si esercita la pressione delle dita, sia dalla tensione delle corde stesse; ovviamente ci sono anche altre caratteristiche che determinano il suono della chitarra come la qualità del legno, la lavorazione della cassa e l’abilità del chitarrista. Per quanto riguarda la fisica, c’è un altro elemento che contribuisce a modificare le note. Le note prodotte dalle pizzicate sono percepite dalle nostre orecchie grazie a un mezzo di propagazione talmente naturale da risultare a noi scontato: l’aria. A questo punto tutto ciò che c’è nell’aria frapposta tra la chitarra e il nostro orecchio comporta una distorsione del suono originale. Inoltre, ognuno di noi ha un orecchio diverso da tutti gli altri ma anche diverso dal corrispondente nello stesso cranio. Dal momento che è impossibile percepire il suono reale prodotto da una fonte, cioè puro in assoluto, siate più clementi quando alla vostra vicina di posto, durante un concerto, squillerà il telefono, dato che siamo completamente immersi in un mare di onde!

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